04 agosto 2012

"El Chelo" es siempre màs azul.

Erano attesi ancora un paio di colpi in casa Sampdoria. Il diesse Pasquale Sensibile ha provveduto a mettere il primo di questi a segno: oggi è atteso l'annuncio ufficiale per il trasferimento di Marcelo Estigarribia, nazionale paraguaiano, dal Deportivo Maldonado. La formula sarà la stessa che ha usato la Juventus nella stagione passata: prestito oneroso fissato a 700mila euro, diritto di riscatto fissato a cinque milioni di euro. Per il nazionale paraguaiano è un'altra occasione di dimostrare che in Italia può starci; per la Sampdoria, può essere il colpo di mercato dell'anno. Anche più di Maxi Lopez, perché il ragazzo è tutto sommato giovane e ha enormi margini di miglioramento, possibili solo grazie al minutaggio da spendere sul campo. Inoltre, la sua versatilità gli permetterà di essere utile in ogni modo a Ciro Ferrara: esterno sinistro offensivo nel 4-3-3, esterno di centrocampo nel 4-4-2, esterno di spinta nel 3-5-2. Azzardarlo terzino pare troppo, per quello ci sarà tempo una volta che saranno risolti i casi di Palombo e Poli. Ma, intanto, la Samp ha un nuovo giocatore da idolatrare e Marcelo promette molto bene.



Marcelo Alejandro Estigarribia Balmori nasce a Fernando de la Mora, un paesino compreso nell'hinterland della capitale Asuncion, il 21 Settembre 1987. Esordisce con lo Sport Colombia nella seconda divisione paraguaiana, prima che il Cerro Porteno (una delle maggiori squadre del paese) si accorga di lui e lo comprì: Marcelo si fa largo nel team che vince diversi titoli nazionali e dimostra di attirare l'attenzione dei club europei già a 21 anni. Non ci pensa due volte il Le Mans, squadra di Ligue 1, nel comprarlo, sperando nel colpaccio di mercato; invece, la sua esperienza francese si rivelerà una delusione, con appena 13 presenze totali nell'anno e mezzo che il paraguaiano spende in Francia. Scottatosi, Estigarribia decide di tornare in Sud America per rilanciarsi: il Newell's Old Boys lo porta a giocare in Argentina per la prima volta nella sua carriera per il Clausura 2010. Il paraguaiano convince e così il club argentino imposta un diverso tipo d'accordo con il Le Mans: prestito con diritto di riscatto fissato a due milioni di euro. Nonostante le 52 presenze, con tanto di un gol, collezionate in un anno e mezzo di campionato, Copa Libertadores e Copa Sudamericana, il Newell's non può economicamente permettersi il riscatto di Estigarribia.
In questo modo, Marcelo inizia la Coppa America del 2011 senza sapere dove giocherà nella stagione successiva; in compenso, la manifestazione è un successo. Il Paraguay arriva addirittura in finale (senza vincere neanche una partita, tutti pareggi!) ed Estigarribia è una delle colonne della nazionale del C.T. Gerardo Martino; sulla sinistra, Estigarribia miete parecchie vittime e segna anche uno dei rigori vincenti nella lotteria dagli undici metri contro il Brasile nei quarti di finale.
Le sue prestazioni attirano l'attenzione di molti club, tra cui un insolito gruppo di investitori uruguaiani, che possiedono il club del Deportivo Maldonado, militanante nella seconda divisione uruguaiana: una mossa fatta, probabilmente, per tirare su un po' di soldi, sapendo che Estigarribia sarebbe stato cercato da club ben più famosi.
Su di lui, infatti, piomba la Juventus, che decide di completare la batteria di ali per il 4-2-4 di Conte con il paraguaiano, che viene acquistato con la formula del prestito con diritto di riscatto: 500mila euro subito per poi decidere se pagare i cinque milioni di euro per il cartellino del giocatore, spalmabili in tre anni. Alla Juventus, Marcelo parte dietro nelle gerarchie di Conte, oscurato dalla forma di Pepe e dalla necessità di far giocare anche Elia, Krasic e Giaccherini; quando poi lo schema bianconero passa dal 4-2-4 al 3-5-2, Estigarribia viene adattato a farsi l'intera fascia, rendendo così meno di quanto ci si aspettasse. Le prestazioni della Coppa America sembrano un lontano ricordo ed i tifosi juventini fanno presto a scordarsi di lui, specie quando arriva Caceres a rimpinguare la batteria di esterni juventini. Così, le presenze del paraguaiano in campo saranno solo 18, con il gol al San Paolo di Napoli come ricordo più alto della sua esperienza juventina. La Juventus decide di non affrontare il costo del suo riscatto. Adesso, la Samp: speriamo di costruire insieme altri ricordi piacevoli da raccontare e di cantare: "Ma "El Chelo" è sempre più blu (cerchiato di blu, cerchiato di blu)..".


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