24 novembre 2014

Sprechi a volontà.

Un'occasione sprecata: questa la sensazione che lascia la trasferta blucerchiata a Cesena dopo 24 ore. La Samp ha colto un pareggio sul campo dei romagnoli, ma la rabbia di Mihajlovic a fine gara e le tante occasioni sprecate al Manuzzi lasciano qualche pensiero scuro nella mente del tecnico serbo. L'1-1 non è un risultato giusto, visto quanto creato dagli ospiti, ma i blucerchiati possono incolpare solamente sé stessi per non aver agguantato i tre punti in Romagna.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni, imbestialito per le occasioni mancate.

Si comincia con la bellissima iniziativa dei tifosi di casa: una raccolta fondi in questa e nella prossima gara casalinga (contro il Genoa) per gli alluvionati della Liguria. Il Cesena si presenta con un 4-3-1-2, con Brienza dietro al duo d'attacco Defrel-Hugo Almeida. Bisoli rischia la panchina, mentre Mihajlovic spera di continuare il filotto di risultati positivi. Il 4-3-3 è il classico modulo della Samp, con tutti gli uomini recuperati nella pausa: in porta, però, ci va Romero e non Viviano, pienamente recuperato.
Il primo tempo è di una noia mortale. La Samp tenta di creare qualche occasione, ma fa fatica a concludere le azioni dai 25 metri in poi. Il Cesena, invece, non ha il tasso tecnico per creare grossi problemi agli ospiti. I bianconeri impensieriscono solo con un mancino appena a lato di Defrel all'11', che è il massimo sforzo dei romagnoli. I blucerchiati non fanno granché meglio, ma Eder è sugli scudi. Prima di testa sfiora il palo, poi sul finire della prima frazione per poco non sorprende Leali con un missile su punizione dal limite dell'area.
La ripresa inizia con un copione ben diverso: la Samp si riversa per i primi 15' del secondo tempo nella metà campo bianconera. Okaka al 49' prova la magia di tacco alla Crespo su cross di Soriano, ma Leali è pronto e respinge. Poi è ancora Eder a scheggiare il palo con un gran sinistro dal limite dell'area. Quando la Samp spinge, il Cesena trova a sorpresa il vantaggio su calcio da fermo: cross di Brienza e Lucchini può colpire due volte. Sulla prima c'è la goffa respinta di Romero, sulla seconda l'ex blucerchiato segna e non esulta. Al 59' la gara si capovolge come non si pensava: i padroni di casa sono a sorpresa in vantaggio.
A quel punto, la rabbia Samp ci mette un po' a uscire. Il dominio a centrocampo è persistente, ma ci vogliono dieci minuti perché i blucerchiati diano un qualche segnale di vita: Eder costringe ancora Leali alla parata a terra. Solo al 76' arriva il pareggio: cross di Soriano, nessuno tocca in area ma Nica - appena entrato - deposita goffamente nella sua porta. Autorete e 1-1 stra-meritato per quanto visto in campo. Il Cesena fa ancora in tempo a cogliere una traversa su calcio da fermo con Cascione: anche qui Romero non sembra impeccabile. Poi i romagnoli scompaiono e lasciano la scena agli ospiti, che hanno occasioni a ripetizione. Okaka si gira in area e impegna ancora Leali, che però si rivela insuperabile. Quando il portiere bianconero non c'arriva, ci pensa il palo a fermare una sciabolata di Sansone dai 25 metri. Nel finale, infine, Bergessio si mangia il 2-1 dopo un bell'uno-due con Okaka: l'argentino salta tutti, ma non Leali, che lo ferma ancora una volta. Il risultato finale fa mangiare le mani a Mihajlovic, che sperava in un'altra conclusione per questa gara.

La gioia celata di Stefano Lucchini, 3? anni, che da ex non esulta.

Romero 5 - Deve parare quattro tiri in tutta la gara, ma sbaglia sul gol di Lucchini ed è poco reattivo sulla punizione di Cascione. Fortuna che ci pensa la traversa.
De Silvestri 6 - Una gara senza troppi patemi.
Silvestre 6.5 - Ogni tanto sfrutta le ripartenze per spingersi anche in avanti.
Gastaldello 6 - Hugo Almeida non lo impensierisce più di tanto.
Regini 6 - Gara ordinata la sua. Nella ripresa alza il giro dei motori e si spinge anche in fase offensiva.
Obiang 6 - Primo tempo bruttino, ripresa di grande livello. Su di lui però pesa la marcatura inguardabile su Lucchini nel gol del vantaggio cesenate.
Palombo 5.5 - Nel confronto fra registi, Cascione sembra Xabi Alonso di fronte alla sua fase di impostazione. Tanta legna portata a casa, ma manca qualcosa.
Soriano 6.5 - Il suo dinamismo è la chiave di volta della ripresa, suo il cross dove Nica realizza l'autogol.
Gabbiadini 5 - Quando gioca così, toglierlo è l'unica soluzione.
Okaka 7 - Sempre la solita boa di riferimento per l'attacco blucerchiato. Dopo il gol in nazionale, vuole inventarsi un gol di tacco, ma Leali lo ferma. Perde il duello con il portiere bianconero, ma la sua prestazione è ottima.
Eder 6.5 - Pericoloso con le sue conclusioni, scheggia il palo a inizio ripresa. Mihajlovic lo toglie nel finale per Bergessio.

Sansone 6 - Entra e scaglia un gran sinistro che coglie il palo. Sarebbe stato un gran gol. Nel ruolo di trequartista, però, non concede nessun'altra invenzione. Il passaggio al 4-3-1-2 ha comunque funzionato.
Bergessio 5.5 - Capisco che giocare poco non lo aiuti, ma si mangia il 2-1 di fronte a Leali all'89'.

Due punti persi che fanno male, specie perché mancati dopo aver dominato il secondo tempo di fronte a una squadra organizzata, ma dal tasso tecnico veramente basso. Per altro, il Cesena ha vinto una sola gara delle 12 giocate quest'anno in A (contro il Parma ultimo in classifica): perdere sarebbe stato di una gravità inaudita. La cosa buona è che almeno la Samp sta dimostrando di aver la capacità di reagire, spesso mancata l'anno passato. Ora ci attende il Napoli, pronto per giocarsela al Ferraris lunedì 1° dicembre alle 21. Sarà sfida d'alta classifica: in attesa del Genoa, le due squadre sono terza e quarta con un distacco di un punto. Speriamo di non vedere la stessa Samp sprecona osservata ieri a Cesena.

L'autorete di Constatin Nica, 22 anni, regala il pari alla Samp.

10 novembre 2014

Quanti rimpianti.

Poteva andar meglio, ma se Mihajlovic si è detto soddisfatto a fine gara, forse va bene così. La Samp esce con un punto dalla sfida contro il Milan: un 2-2 finale che non rispecchia molto l'effettivo andamento della gara, con i rossoneri troppo timidi in zona offensiva e spesso sterili. Dal canto suo, la Samp avrebbe dovuto chiudere la gara sul 2-1 e invece si è fatta rimontare. L'ennesima prova di carattere dei blucerchiati, che vanno a quota 20 e si fanno scavalcare dal Napoli di Benitez.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni, si è detto soddisfatto del pareggio.

La Samp è reduce dal 3-1 contro la Fiorentina: un successo che ha confermato i blucerchiati al terzo posto, mentre il Milan viene dalla sconfitta casalinga per 2-0 contro il Palermo. Due momenti diversi in una sfida che rimane interessante: la potenza offensiva dei rossoneri contro l'organizzazione del Doria. Inzaghi e Mihajlovic devono fare i conti con molte assenze: il primo ha problemi in difesa, tanto da piazzare Bonera terzino e rispolverare Mexes. Il secondo deve fare a meno di Palombo e Romagnoli, mentre Regini parte dalla panchina. Comunque, il serbo decide per il ritorno al classico 4-3-3.
Pronti, via e il Milan si ritrova in vantaggio: classica discesa di El Shaarawy sulla sinistra. De Silvestri si sposta sull'arrembante Bonera, Silvestre deve tenere sottocontrollo Menez e toccherebbe a Obiang accorciare sull'italo-egiziano. La chiusura arriva quando il numero 92 ha già scagliato il tiro a giro sul secondo palo: Romero non può nulla ed è 1-0 per gli ospiti. El Shaarawy torna al gol dopo 622 (!) giorni, tanto per confermare la capacità storica della Samp di resuscitare i morti. Tuttavia, la squadra di Mihajlovic non si scompone: sbaglia per un po', poi si rimette a posto e comincia a macinare gioco. Prima Eder costringe Diego Lopez in corner, poi Gabbiadini salta il portiere rossonero in uscita ma non riesce a concludere in porta. La Samp continua a premere, mentre il Milan si difende. Alla fine, il (meritato) pareggio arriva: palla in profondità per Gabbiadini, che mette un pallone in mezzo per Okaka. Il numero 9 blucerchiato sfiora in spaccata e batte Diego Lopez: 1-1 all'intervallo. Giusto così per le occasioni create.
Nella ripresa non c'è tempo di respirare che la Samp si è già portata in vantaggio: al 51', su corner di Gabbiadini, Obiang stacca bene e coglie il palo. Sulla respinta, Honda tiene tutti in gioco e per Eder è facile insaccare a porta vuota. È il momento cruciale della gara: i padroni di casa dovrebbero cercare il 3-1, che metterebbe fuori gioco un Milan fin lì molto sterile. Invece, la Samp arretra e passa dieci minuti di stasi, finché non arriva l'episodio del rigore per gli ospiti. Cross di Menez al 63' e Mesbah scivola - in diagonale difensiva - scivola al centro dell'area, andando a colpire il pallone con la mano. Molte proteste, ma a parti invertite bisognerebbe vedere cosa ognuno di noi avrebbe voluto... fatto sta che Menez s'incammina verso il dischetto e spiazza Romero per il 2-2. La partita lì s'inceppa tra ammonizioni e una girandola di sostituzioni. Il Milan ci prova solo con un gran destro di Bonaventura all'82': palo sfiorato, ma Romero controlla. Nel finale Soriano prova la fuga per la vittoria, ma il suo destro incrociato dal limite dell'area viene respinto dall'ottimo Diego Lopez. Finisce 2-2 con molti rimpianti per la Samp, che forse ha buttato altri due punti dopo quelli di Cagliari.

Jeremy Menez, 27 anni, e Stephan El Shaarawy, 22: entrambi in gol.

Romero 6 - Incolpevole sui due gol, presente nelle altre occasioni.
De Silvestri 5.5 - A differenza di Mesbah, fa più fatica con El Shaarawy e Menez. Corre molto, ma in fase offensiva si vede raramente. Rischia anche il rigore con una trattenuta su Torres.
Silvestre 6.5 - Una roccia, anche se deve abbandonare il campo con anticipo.
Gastaldello 6.5 - Diciamo che Menez in area non ci sta mai e Torres non è il più difficile dei clienti.
Mesbah 5.5 - Annulla Honda, ma pesa l'ingenuità del rigore. Sfortunato a scivolare, ma alzi la mano chi a parti invertite non avrebbe voluto il rigore...
Soriano 6.5 - Dinamicità è la parola d'ordine. Nel finale ha anche la palla del 3-2, ma Diego Lopez è attento.
Obiang 6 - Mi aspetto qualcosina in più. Specie contro De Jong e il fantasma di Essien. Anche perché è in una forma fisica strepitosa: si vede che i problemi della scorsa stagione sono alle spalle. Sul gol di El Shaarawy potrebbe accorciare sul milanista, ma arriva tardi.
Duncan 5.5 - Meglio nella ripresa, anche lui può fare di meglio.
Gabbiadini 6.5 - Molto ispirato in profondità. Sfrutta gli spazzi prima per cercare il gol, poi per trovare l'intesa con Okaka per l'1-1.
Okaka 6.5 - Seconda rete in campionato e solito mazzo clamoroso. Avrebbe un'altra occasione chiara da gol, ma Orsato ferma tutto inspiegabilmente dopo Mexes cade da solo.
Eder 7 - De Sciglio ha difficoltà a tenere il suo passo. Spostato sul povero Bonera, forse, avrebbe persino causato l'espulsione del rossonero in anticipo. Gol da rapace, il secondo in campionato.

Rizzo 5.5 - Il suo ingresso fa sperare in un cambio di passo, ma il ragazzo dal cuore blucerchiato non incide sulla gara.
Regini s.v. - Entra per far rifiatare un Silvestre che pare acciaccato.
Bergessio s.v. - Ammetto che questi ingressi a tre minuti dalla fine non li capisco.

A parte il folkloristico Inzaghi a fine gara («Meritavamo di vincere»: sicuro?), la Samp ha dimostrato che non ha nulla da invidiare alle squadre che lotteranno per una posizione in Europa League. Perché di certo il Milan non può puntare a qualcosa in più: i rossoneri hanno parecchi problemi in difesa e a centrocampo. E terzi non ci si può arrivare solo con l'attacco. Invece, per la Samp, ci sono i rimpianti: la posizioni di classifica è ottima e forse "mugugnare" sembra troppo, però questo è un gruppo tanto ottimo e unito quanto ingenuo. Dopo Cagliari, è arrivata un'altra buona prova, macchiata però da imprecisioni. Chissà quanto saranno rimpiante a fine campionato. Arrivederci a Cesena, quando tra due settimane la Samp sarà al Manuzzi per sfidare i bianconeri.

Stefano Okaka, 26 anni, festeggia il secondo gol in campionato.

03 novembre 2014

Vorrei giocare come Luca Rizzo.

Una giornata migliore di così forse non poteva esser vissuta. Intensità, cattiveria e organizzazione di gioco, nonostante un ampio turn-over e il cambio di modulo: la Samp di Mihajlovic ormai è realtà, c'è poco da fare. Possiamo darci tutti i pizzicotti che vogliamo, ma il 3-1 alla Fiorentina certifica una squadra che può fare bene anche con le grandi. E alcuni interpreti hanno dimostrato che saranno utili in più di un'occasione.

Angelo Palombo, 33 anni, ieri a segno su calcio di rigore.

Mihajlovic cambia la sua Samp dopo la sconfitta di San Siro: dal consueto 4-3-3 a uno speciale 3-5-2 contro la Fiorentina. La mossa sembra fatta apposta per limitare Cuadrado e reggere bene di fronte al grande talento del centrocampo viola. Quindi dentro un trio di centrali del tutto inedito: Cacciatore, capitan Palombo e Regini. Sulle fasce confermato De Silvestri e dentro Mesbah, mentre Rizzo è titolare dal 1' per sostituire Palombo, passato in difesa. Davanti chance per Bergessio al fianco di Okaka. La Fiorentina non si snatura e conferma un 3-4-2-1, con Borja Valero e Ilicic in appoggio a Babacar, in gran forma.
L'inizio è buono per gli ospiti, che ci provano con Marcos Alonso e Babacar, ma in entrambi i casi il pallone non va in porta. Dall'altra parte, prima Bergessio manca la deviazione su un tiro di Soriano, poi Rizzo salta mezza difesa viola, ma tira a lato. Comincia subito a distinguersi l'arbitro Giacomelli, che nega un rigore solare a Okaka. Il centravanti salta Neto con uno stop, ma l'ostruzione del portiere ospite è considerata regolare. Va meglio al 27', quando Aquilani sgambetta Soriano sulla corsa e l'arbitro fischia il rigore: l'intervento è involontario, ma a velocità normale il rigore è fisiologico. Dagli undici metri si presenta Palombo, che spiazza Neto e trasforma per l'1-0.
Da quel momento, la gara impazzisce. Pochi minuti e Giacomelli concede un altro penalty, stavolta inesistente, per la Fiorentina: Babacar e Palombo si strattonano a centro area per la posizione, ma alla fine l'attaccante viola riesce a tirare, seppur a lato. L'arbitro fischia il rigore e ammonisce Palombo. Fortunatamente la premiata ditta Romero-Gonzalo Rodriguez ci pensa a rimediare al torto subito dai blucerchiati: brutto il tiro del centrale della Fiorentina, l'argentino della Samp azzecca l'angolo e para. Ancora Marcos Alonso sfiora la porta con un colpo di testa su corner, ma poi è Rizzo a prendersi il palcoscenico: finta a tre giocatori viola, rientra sul mancino quasi sulla linea di fondo e tira. La palla entra e la Sud è in visibilio per il ragazzo con il cuore blucerchiato, al primo gol in A. Sarebbe un perfetto primo tempo, ma la Samp fa in tempo a concedere il 2-1. Savic sovrasta Regini e svetta su corner: la Fiorentina accorcia le distanze e per il montenegrino è il terzo gol contro la Samp in carriera.
Il secondo tempo è un tentativo continuo della Fiorentina di cuocere a fuoco lento la Samp, tramite il possesso palla e la convinzione che prima o poi la palla entrerà. Ma la squadra di Mihajlovic sa soffrire e gli ospiti non creano grandissimi occasioni, nonostante il possesso palla maggiore. Una punizione di Babacar impensierisce Romero, che però blocca. Dall'altra parte, Okaka in contropiede ci prova almeno tre volte, ma trova sempre Neto sulla sua strada. In una girandola di sostituzioni e cartellini gialli (saranno ben sette a fine gara), ci pensa Eder a chiudere la partita. Al 77', dopo esser entrato da una decina di minuti, fugge dalla sua metà campo ed evita gli interventi di Savic e Gonzalo Rodriguez. Il 3-1 permette al brasiliano di sbloccarsi e finisce la Fiorentina, che mette dentro Mario Gomez ma non crea praticamente più nulla. Giacomelli trova ancora il modo di distinguersi, non espellendo per seconda ammonizione Babacar (che stende Soriano lanciato in porta). Finisce così e la Samp festeggia il terzo posto in graduatoria e in solitaria.

La gioia della Samp per il primo gol di Rizzo in A: è 2-0.

Romero 7 - Solido come già visto contro Roma e Inter, ha il merito di neutralizzare il penalty di Gonzalo Rodriguez. Bella soddisfazione per lui, che comunque deve incassare la rete di Savic.
Cacciatore 7 - Sembra strano a dirlo, ma è sembrato il migliore in campo. Da terzino corre troppi rischi, ma da centrale destro in una difesa a tre è ovunque. Fa almeno due chiusure fondamentali.
Palombo 6.5 - Rigore trasformato e tempi buoni da centrale difensivo. Non merita il giallo per il (presunto) rigore su Babacar.
Regini 6 - Un paio di sbavature ci sono. E in difesa si perde Savic sul corner che porta i viola ad accorciare le distanze a fine primo tempo.
De Silvestri 6.5 - Tiene bene le distanze e quando può sale a destra.
Rizzo 7 - Il suo gol è una meraviglia, ma in generale dimostra di aver qualcosa in più di quanto aveva dimostrato sinora. Contentissimi i tifosi, contento lui.
Obiang 6.5 - Primo tempo bruttino, ripresa da mostro: il voto è la giusta media.
Soriano 6.5 - Sempre dinamico, si guadagna con furbizia il rigore dell'1-0.
Mesbah 6.5 - In attacco si fa vedere poco, ma in difesa ha il merito di annullare Cuadrado.
Bergessio 6 - Personalmente ho apprezzato l'impegno e mi sembra che la condizione stia migliorando. Speriamo di vederlo in rete presto: se lo merita.
Okaka 7 - Commovente la sua gara: fa a sportellate con tutti e non c'è una volta in cui riescano a buttarlo giù. Gli manca solo il gol.

Eder 7 - Solo per il gol prende mezzo voto in più. Una fuga mai rallentata, ma veramente efficace.
Krsticic 6 - Deve riprendere il ritmo-partita. Servirà anche lui più in là.
Duncan s.v. - Entra nel finale per concedere la passerella a uno stremato Soriano.

Una grande gara. Forse la certificazione definitiva che la Samp - per mentalità e organizzazione - può ripetere quanto fatto da Parma e Torino la scorsa stagione. Ora bisogna vedere se il fisico accompagnerà questa scalata o ci sarà qualche stop, vista la lunghezza dell'annata. E se ci sarà qualche arbitro che avrà manie di protagonismo, perché la direzione targata di Giacomelli è stata sicuramente insufficiente. Il Milan di sabato prossimo sarà l'ultimo test prima del break internazionale. Speriamo sia un'altra bella serata, che consacri qualcuno in ottica nazionale (Italia-Albania si gioca a Genova: chissà...). E speriamo di rivedere la stessa dedizione mostrata in questa gara. Specie da ragazzi come Luca Rizzo: genovese, sampdoriano e faticatore dai piedi buoni.

La festa a fine gara per il successo ottenuto: è ancora terzo posto.