10 agosto 2012

Respiro d'Europa.

Sembra incredibile solo a pensarci: dal Varese allo Schalke 04. Due squadre che non sono neanche minimamente comparabili, eppure stasera - a Klagenfurt - la Sampdoria affronterà in amichevole la squadra di Gelsenkirchen, piazzatasi terza nell'ultima Bundesliga e già qualificata di diritto alla fase a gironi della Champions League. Come se non bastasse, tra 10 giorni i colori blucerchiati saranno presenti sul larghissimo Camp Nou di Barcellona, per sfidare i padroni di casa. L'invito ha suscitato diverse reazioni, dato che la Sampdoria è stata chiamata per questa sfida in onore dei vent'anni passati dal primo trofeo in Coppa Campioni della squadra blaugrana, ottenuto proprio contro la nostra squadra. Alcuni rifiutano di esserci, altri sono entusiasmati dal poter calcare un palcoscenico del genere. Certo, la prospettiva che molti delle super-star "barceloniste" non possano esserci (a causa di impegni ravvicinati nei giorni successivi) ha frenato le fantasie di molti; ma chi non sarebbe contento di una bella vittoria o di un risultato prestigioso al Camp Nou, sebbene contro le seconde linee di una delle squadre più forti della storia?

Lionel Messi, 25 anni: chissà se ci sarà il 20 di Agosto contro la Samp..

La verità è che, intanto, la Samp non ha mai perso prestigio. Sicuramente ne è passata di acqua sotto i ponti e ne abbiamo viste tante: la cessione di campioni amati e riveriti, la perdita di sicurezza di chi è rimasto, il lento declino del parco giocatori, la retrocessione e la difficile risalita. E' bello, però, pensare che siamo a questo punto dopo tutto quello che è successo. Non a tutti riesce un salto da un capoluogo della provincia lombarda ad uno dei campi più importanti della storia del calcio. L'ultimo incrocio europeo della Samp in competizioni ufficiali è datato 16 Dicembre 2010, nel freddo di Budapest contro il Debrecen: un incrocio, peraltro, neanche troppo fortunato, dato il 2-0 a favore dei padroni di casa. Ma fu un risultato normale: la Sampdoria era già stata eliminata e si era imbaracata nel viaggio ungherese con molte seconde linee.
Fu l'anno dell'illusione della Champions, del gol di Rosenberg al 93', del Marassi esaltato dal provvisorio 3-0, che ci avrebbe qualificati, e gelato dal gol di Pizarro, che significò l'eliminazione. Fu l'anno di un girone fattibile con PSV Eindhoven, Metalist Kharkiv e Debrecen nell'Europa League 2010/2011. La competizione fu giocata con un grosso disinteresse da parte della squadra e della società; mettiamoci poi il caso-Cassano ed ecco l'Europa minore non importava più a nessuno. Una sola vittoria, due pareggi e tre sconfitte: un bilancio misero ed un esempio di come NON debba essere gestito un impegno europeo. Da lì, la debacle fu abbastanza veloce, con l'esonero di Di Carlo, l'ingaggio di Cavasin e la retrocessione in un pomeriggio di Maggio, davanti ad un Marassi colmo d'amore, ma sopratutto d'amarezza.
Ora si ricomincia: chiaro, non è una competizione ufficiale, ma fa bene al morale sapere che squadre come queste vogliano testare la loro preparazione affrontandoti. Inoltre, lo stesso ritiro austriaco è una novità per la Sampdoria, abituata da diversi anni a gestire la preparazione del campionato in Italia; fino all'anno scorso, Moena era la casa blucerchiata. Quest'anno, c'è stato l'esordio di Bardonecchia, con una discreta partecipazione di tifo e della città intera. La seconda parte del ritiro è stata programmata a Klagenfurt, in Austria, che già ha ospitato nel suo stadio le partite dell'Europeo di Svizzera ed Austria del 2008. La Sampdoria attende lo Schalke dopo che i tedeschi hanno pareggiato, quattro giorni fa, contro l'Udinese.

La Samp durante la presentazione di sabato scorso a Marassi.

Analizzando le due squadre, si trovano situazioni completamente opposte. Finalmente, nello Schalke, regna un po' di stabilità: non c'è stata nessuna rivoluzione estiva, perché i risultati hanno corrisposto alle attese della scorsa stagione. Raul è andato via, lasciando un vuoto immenso, ma la squadra è ben preparata per fronteggiare gli impegni stagionali. Negli ultimi due anni, sono arrivate diverse soddisfazioni: semifinali di Champions League e Coppa di Germania nel 2010/2011, Supercoppa di Germania, terzo posto in campionato e quarti di Europa League nel 2011/2012. Il tutto con una squadra che va migliorandosi negli anni, sotto la guida di Huub Stevens. Nel mercato estivo, i "minatori" sono riusciti a migliorare ulteriormente la rosa, confermando Obasi dall'Hoffenheim e prendendo Barnetta dal Bayer Leverkusen (parametro zero) e Neustadter dal Borussia Moenchengladbach. La punta di diamante è senza dubbio Klaas-Jan Huntelaar, sbolognato troppo facilmente dal Milan e ora bomber principe della Bundesliga. Tanto per dire: l'olandese ha segnato ben 48 gol in 47 incontri ed è stato capocannoniere.
Diversa la situazione in Spagna. In quel di Barcellona, infatti, hanno optato per il cambio di allenatore. Guardiola, ormai stanco dopo anni di successi, ha lasciato la conduzione del team blaugrana al suo vice, Tito Villanova. Giusto per capire, Villanova fu oggetto di un gesto scorretto di Mourinho, che gli mise un dito nell'occhio, durante il finale della Supercoppa Spagnola 2011, vinta dal Barcellona contro il Real Madrid. Villanova conosce il gruppo e, per questo motivo, è sembrata la soluzione più sensata al CDA del Barca, convinto nel seguire la linea della continuità. Per ritrovare quei successi che quest'anno sono mancati. Vedremo se la Samp riuscirà a sorprendere questi squadroni; ma, intanto, è già bello tornare a sentire il profumo d'Europa sul campo.

Klaas-Jan Huntelaar, 28 anni: lui ed il suo Schalke saranno un test probante.

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