27 gennaio 2014

Un brutto spettacolo.

A volte, il calcio non è sempre bellezza. E' uno sport maschio, nel quale giocare di fioretto non è sempre necessario; ci sono tempi in cui la sciabola è molto più efficace. Ciò nonostante, non è bastato giocare concretamente alla Samp per portare a casa i tre punti contro il Bologna dello squalificato Ballardini: un rigore (netto) concesso agli ospiti nel finale ha consentito ai rossoblu di strappare un punto immeritato. Guardando la gara, non ha perso solo la Samp, ma in generale il gioco del calcio.

Sinisa Mihajlovic, 44 anni, il più deluso per la mancata vittoria di ieri.

I blucerchiati, reduci dalla buona prova a Torino contro la Juventus, vogliono trovare a tutti i costi la vittoria in quello che è uno scontro salvezza a tutti gli effetti. Rientrano dalla squalifica Krsticic e Soriano, subito rimessi in campo da Mihajlovic dietro a Eder; inoltre, con Regini squalificato, ecco Costa dal 1'. In casa Bologna, dopo la scottante caso di mercato che lo ha coinvolto, Diamanti non va in Cina e si ritrova nuovamente a capitanare gli emiliani al Ferraris. Confermato il 3-5-1-1 che ha portato i felsinei a centrare un clamoroso pareggio contro il Napoli. Il primo tempo dovrebbe essere arrembante, ma la verità è che la squadre sono timorose e sopratutto incapaci di farsi alcun male: i primi 45' sono uno spot CONTRO il calcio, in cui le due compagini non riescono a costruire nessuna occasione veramente degna di nota. Ci sarebbe qualche dubbio arbitrale sull'intervento di Morleo su Eder lanciato a rete, ma il fischietto di Torre Annunziata non segnala nulla e si prosegue. Da parte blucerchiata, solo Soriano ed Eder tentano qualcosa nelle vicinanze dell'area rossoblu, mentre gli ospiti trovano il miglior pericolo quando una discesa di Garics e il conseguente cross basso costringono Gastaldello a un ottimo intervento su Bianchi.
Conclusi i primi (orrendi) 45', la ripresa è sempre imprecisa dal puno di vista tecnico, ma almeno mostra più vitalità. La prima grandissima occasione arriva al 57', quando Soriano sfrutta una sponda aerea di De Silvestri e s'inserisce bene in area: l'uscita di Curci è precisa ed evita il vantaggio dei padroni di casa. Tuttavia, è il preludio al gol: Krsticic apre bene in profondità per Eder, il brasiliano viaggia sino alla linea di fondo e mette in mezzo, dove c'è Gabbiadini che deve solo concludere a porta spalancata. 1-0 meritato, sebbene la Samp non abbia fatto vedere moltissimo; in ogni caso, è l'unica squadra in campo. Il Bologna, dal canto suo, inserisce Acquafresca e passa al 4-3-1-2 per tentare la rimonta. I rossoblu, però, non sembrano esser in grado di raggiungere il pareggio: i vari tentativi dalla distanza di Perez, Acquafresca e Moscardelli sono troppo centrali per impensierire Da Costa.
Anzi, è la Samp a sfiorare il raddoppio un paio di volte con Eder, molto in vena. Purtroppo, il disastro è dietro l'angolo: Renan scivola a centrocampo e parte un contropiede per il Bologna. Gestibile in ogni caso, visto che Mustafi, Costa e Palombo circondano Christodoulopoulos in fuga con il pallone. Il greco entra in area e trova il contatto di un ingenuo Costa: calcio di rigore sacrosanto e giallo per il difensore del Doria. Una beffa abnorme, concretizzata poi dalla trasformazione di Diamanti: doveva andare in Cina, invece il suo sinistro regala il pareggio al 90' per gli ospiti. La rabbia è tanta e i minuti di recupero non cambiano il risultato finale: l'1-1 fa tanto male, specie perché l'avversario rossoblu è sembrato spuntato e senza alcuna capacità di creare problemi alla Samp di Mihajlovic.

Alessandro Diamanti, 30 anni, ha realizzato l'1-1 su rigore nel finale.

Da Costa 6 - Ha avuto poco da fare: solo conclusioni centrali dalla distanza. Sul rigore di Diamanti non ci si aspettava miracoli.
De Silvestri 6.5 - Decisamente uno dei migliori, tanta spinta e pericoli creati dalle sue iniziative.
Gastaldello 7 - Buonissima la gara del capitano blucerchiato, che ha ben imbrigliato Bianchi.
Mustafi 6.5 - Meno brillante di Gastaldello, ma sempre attento e risolutivo.
Costa 5 - Spiace bocciarlo così, perché fino all'episodio del rigore non era dispiaciuto. Tuttavia, non è possibile commettere certe ingenuità al 90' di una partita decisiva per i destini della Samp.
Obiang 6 - Tanta sostanza nel duello con Pazienza.
Palombo 6.5 - Perez è più esperto di lui, ma l'Angelo blucerchiato lo doma a dovere.
Gabbiadini 6.5 - Continua la pratica del prendere la palla, giocarla per forza col sinistro e cercare il tiro da posizioni impossibili. Tuttavia, il sesto gol in campionato - nonché l'ottavo in stagione - è a referto e perciò siamo contenti così.
Krsticic 6 - Molto ispirato nell'azione che porta al gol di Gabbiadini, ma è un lampo nella notte. Specie nel primo tempo fa tanta fatica.
Soriano 6.5 - Dopo l'ingenuità commessa contro l'Udinese, torna più utile che mai. Peccato per il gol sprecato davanti a Curci.
Eder 6.5 - Pimpante come solito, Natali e Antonsson non riescono a tenerlo. Regala l'assist a Gabbiadini per l'1-0.

Renan 5.5 - Entra in campo e commette un paio di ingenuità evitabili. Il campo lo tradisce nell'azione che porta al rigore a favore del Bologna.
Sansone s.v. - Il suo ingresso arriva troppo tardi per fare una qualche differenza.

Nonostante la delusione cocente dei tre punti sfuggiti all'ultimo, c'è la necessità di ripartire. Sono due punti persi quelli di ieri, ma la Samp continua a dimostrare un buon approccio alle gare e la squadra sembra seguire ciecamente Mihajlovic. Con lo sfoltimento della rosa, poi, sicuramente c'è molta positività all'interno dell'ambiente e il serbo potrà seguire più facilmente i suoi ragazzi. Si spera ora anche in qualche botto in entrata, che forse servirà a puntellare quella che sembra una macchina discreta. La prossima tappa è il derby: una tappa da non sbagliare, a qualsiasi costo.

Il gol di Manolo Gabbiadini, 22 anni, per il momentaneo 1-0 Samp.

19 gennaio 2014

Onore ai vinti.

C'è da dire che non ci si aspettava un finale diverso. Il copione era bello che scritto, viste le forze in campo: il 4-2 subito dalla Samp in quel di Torino, allo Juventus Stadium, dimostra sostanzialmente due cose: a) la Juve di Conte potrebbe essere una delle squadre più forti del calcio italiano, se non la più forte. Chiedete alle loro 12 vittorie di fila; b) la Samp di Mihajlovic se la gioca. Sempre e comunque. Poco importa chi è l'avversario. E con quest'atteggiamento, si potrà solo che andare lontani.

Antonio Conte, 44 anni, e Sinisa Mihajlovic, 44, alla fine della gara.

La Samp si presenta al cospetto dei campioni d'Italia con qualche novità rispetto alla gara con l'Udinese. Rientra Obiang dalla squalifica, prendendo il posto di Krsticic, squalificato insieme a Soriano; davanti, proprio per queste assenze, Eder è assistito da Gabbiadini, Bjarnason e Sansone. La Juve, dal canto suo, tira avanti con il suo 3-5-2 e con la coppia Llorente-Tevez, seppure senza Pirlo, relegato in panchina per riposare. La partita si conferma ostica fin dall'inizio: è subito Asamoah a impegnare Da Costa, così come Tevez sfiora il vantaggio al 15'. La Samp prova a stare corta tra i reparti, ma incassa lo svantaggio al 18': gran filtrante di Pogba per Vidal, che d'esterno batte Da Costa in uscita. 1-0 e ospiti subito costretti alla rincorsa. Sfortunatamente, dopo un tentativo dalla distanza di Gabbiadini appena a lato, la Samp subisce anche il 2-0: su corner, Llorente stacca più alto di Mustafi e raddoppia per la Juventus. Niente da fare per Da Costa, così come per la Samp, che rischia anche il terzo: Tevez gira bene in porta, ma il brasiliano della Samp è strepitoso sulla respinta. A quel punto, gli ospiti si rialzano: prima Mustafi impegna Buffon con un destro dal limite dell'area, poi è Barzagli a mettere nella propria porta l'1-2 su cross di Gabbiadini. Purtroppo, neanche il tempo di esultare e Regini commette un'ingenuità, regalando a Vidal fallo e rigore del 3-1, con il quale si chiude la prima frazione.
Appena rientrati in campo, si nota la mancanza di Bjarnason, quasi invisibile nei primi 45': dentro Renan e passaggio ad un 4-3-3 per cercare la rimonta. Tutto sommato, la Juve decide di gestire il risultato e ha una sola enorme occasione nei primi 20' della ripresa: Llorente, lanciato da solo verso la porta blucerchiata, sparacchia a lato. Poco prima, De Silvestri aveva costretto Buffon al miracolo su corner con il suo colpo di testa ravvicinato. E' un preambolo alla sofferenza dei padroni di casa: al 69', Gabbiadini accorcia ulteriormente le distanze in tap-in, dopo che Buffon aveva respinto un bel colpo di testa di Regini su calcio d'angolo. Pochi minuti dopo, è lo stesso numero 11 blucerchiato a far tremare la traversa con un sinistro dai 25 metri: Buffon non ci può arrivare, ma il legno sì. In quel momento, si spengono le speranze degli ospiti di pareggiare. Pogba, al 77', porta il punteggio sul 4-2 con un magistrale destro dai 25 metri: Da Costa non può nulla. E' lo stesso francese a provarci più volte, ma lo score non cambia: la Juventus vince meritatamente, ma la Samp dimostra che può mettere paura persino ai campioni d'Italia.

Arturo Vidal, 26 anni: ieri doppietta e doppia cifra per lui in campionato.

Da Costa 5.5 - Onestamente non ha grosse colpe sui quattro gol e fa pure un mezzo miracolo su Tevez nel primo tempo. Il voto più vicino alla sufficienza è dovuto.
De Silvestri 5.5 - Davanti fa sfaceli e sfiora il gol, dietro soffre un Asamoah in giornata.
Mustafi 5 - Simile disamina per lui: mette paura a Buffon, ma si perde Llorente sul 2-0.
Gastaldello 5.5 - Le solite legnate e la difficoltà nel marcare un campione come Tevez.
Regini 6 - Di fronte al miglior esterno destro del campionato non sfigura affatto e dà una mano nel segnare il 3-2, ma l'ingenuità sul rigore del 3-1 è forse eccessiva quando giochi contro la Juve.
Palombo 6.5 - Non era facile giocare contro il centrocampo juventino: Palombo tiene un buon profilo anche di fronte a Pogba e compagni.
Obiang 6 - Leggermente meno appariscente, ma efficace quando serve.
Gabbadini 7 - Il deus ex machina della Samp: crea e disfa velocemente. Il bilancio a fine gara è un autogol causato, un gol e una traversa. La Juve lo guarda con attenzione. In ogni caso, se continua a giocare così, il suo futuro sarà sempre più lontano da Genova.
Bjarnason 5 - Deludente. Dovrebbe limitare il centrocampo avversario e invece non risulta decisivo.
Wszolek 6 - Tante sportellate con Lichsteiner, migliorato rispetto alla prova con l'Udinese.
Eder 5.5 - Non è importante come altre volte, ma la difesa bianconera è un osso duro.

Renan 5.5 - Senza lode, né infamia. Il suo ingresso trasforma la Samp nel 4-3-3 del secondo tempo.
Costa 6 - La sua entrata in campo per Mustafi mette la Samp nelle condizioni di salire meglio.
Sansone s.v. - Non si vede molto in una partita decisa dal gol di Pogba.

Ora si riparte con ciò che c'è di reale da ottenere: la salvezza. A partire dalla gara con il Bologna, una sorta di portafortuna blucerchiato: da quando i rossoblu sono tornati in A, la Samp ha ottenuto quattro vittorie casalinghe contro gli emiliani. 2-0 nel 2008, 4-1 nel 2009, 3-1 nel 2011 e 1-0 nel 2012: vedremo se sapremo mantenere questa fortunata tradizione. Intanto, onore ai vinti: non tutti hanno fatto così bene allo Juventus Stadium. Neanche Roma e Napoli. Il futuro può solo che sorriderci, se continueremo a giocare in questa maniera.

Manolo Gabbiadini, 22 anni, il più pericoloso tra i blucerchiati ieri sera.

15 gennaio 2014

Giallo risol(u)to.

E' finito il girone d'andata, eppure un primo mistero ce lo sentiamo di averlo risolto: il problema della Samp sembrava intanto essere Delio Rossi. La Samp batte anche l'Udinese 3-0, in una gara meritatamente vinta, seppur piena di episodi: il protagonista, più che Eder, è Mazzoleni, autore di un vero e proprio show. Anche lui è un giallo, ma risoluto: ciò nonostante, i blucerchiati chiudono il girone d'andata a quota 21 punti e possono guardare più fiduciosi al futuro.

Sinisa Mihajlovic, 44 anni, e la sua Samp chiudono l'andata a quota 21 punti.

La Samp, dopo la sconfitta di Napoli, si ripresenta al Ferraris con qualche novità: dentro Costa dall'inizio per un acciaccato Regini, non ancora recuperato. A sostituire Obiang non è Renan, ma Krsticic arretrato in mediana, sconvolgendo i pronostici della vigilia; davanti ancora Eder con Wszolek sulla fascia sinistra. L'Udinese si presenta in formazione tipo, sebbene manchi come al solito Muriel: Di Natale è assistito da Pereyra e Maicosuel. E' la Samp a tenere il pallone fin dall'inizio, con gli ospiti che si limitano a rincorrere gli avversari. Al 15', l'episodio che dà una prima svolta alla partita: filtrante ottimo di Krsticic per Eder, con il brasiliano che viene toccato da Kelava in uscita. Giallo al portiere croato e rigore, che il brasiliano trasforma: record di gol in una stagione di A e 1-0 per i padroni di casa. Soriano, quattro minuti dopo, spaventa ancora Kelava con una spizzata sul cross di Costa, che va fuori di poco. Il massimo prodotto dall'Udinese nella prima frazione è un colpo di testa sbilenco di Domizzi su punizione di Di Natale: troppo poco per impensierire la Samp. In compenso, il protagonista è Mazzoleni: cinque gialli, tra cui i due assegnati ad Allan, espulso al 35'.
I friulani rientrano con Badu al posto di Maicosuel per sperare nel miracolo: un 3-4-1-1 abbattuto immediatamente dal raddoppio blucerchiato. Palombo rimette in mezzo un pallone rasoterra ed è Eder ad agguantarlo, per il 2-0 davanti a Kelava: tuttavia, dobbiamo precisare che ci sia un fuorigioco sul tocco di Gabbiadini, che cambia leggermente la direzione del pallone quando arriva all'attaccante brasiliano. Lì la partita si chiude: l'Udinese fa persino fatica a tenere il pallone e non è in giornata. Anzi, prima Eder impensierisce Kelava, poi De Silvestri trova due volte il salvataggio di Gabriel Silva sulla linea. Quando la gara sembra ormai incamminata verso i binari giusti, è Soriano a commettere un'ingenuità: già ammonito, molla un pestone gratuito a Domizzi e il secondo giallo è sacrosanto. 10 contro 10, la partita potrebbe riaprirsi, anche per un rigore non assegnato agli ospiti per fallo di Wszolek su Heurtaux (con il polacco che sarebbe forse anche stato espulso per secondo giallo). L'ennesimo errore di valutazione della serata di Mazzoleni porta anche al doppio giallo per Gabriel Silva, con una gomitata che c'è su De Silvestri, ma nella quale il terzino blucerchiato accentua parecchio. La gara si conclude lì, con la Samp a creare occasioni e l'Udinese inerme: nella girandola di cambi, Eder ci riprova ma il suo tiro è alto. C'è il tempo per arrotondare il punteggio, quando Gastaldello sigla il 3-0 di testa su punizione pennellata di Gabbiadini. Si chiude così un girone d'andata a quota 21 punti, che fa ben sperare per il futuro.

Shkodran Mustafi, 21 anni, a duello con Antonio Di Natale, 36.

Da Costa 6 - Praticamente inoperoso, si sporca i guanti nel finale con la conclusione di Bruno Fernandes.
De Silvestri 6 - Gabriel Silva non gli crea tutti questi problemi. Forse il peggiore del reparto difensivo, ma solo per i due gol che si mangia davanti a Kelava.
Gastaldello 7 - Preciso, puntuale, ma sopratutto goleador nel finale.
Mustafi 6.5 - Marca bene Di Natale e lo segue a dovere: rispetto al capitano, gli manca la rete per alzare il voto.
Costa 7 - Parte timido nei primi 20', poi comincia a spingere: con l'espulsione di Allan, trova praterie e Basta viene distrutto. Molto, molto bene nel secondo tempo.
Palombo 6.5 - A buoni livelli, specie quando non si intrattiene nel lancio lungo: molta della differenza con la prestazione di Napoli è qui. Stravince il duello con Pinzi.
Krsticic 6.5 - Quando trova l'ispirazione, come nell'assist che causa l'azione del rigore, è geniale.
Gabbiadini 6.5 - Tanta buona volontà, tanti tiri dalla distanza (e bassa percentuale di presa della porta): si salva un pochino nel finale quando mette l'assist per Gastaldello.
Soriano 5 - 6.5 per la gara, 3 per l'ingenuità commessa: sei ammonito, Domizzi ormai ha buttato la palla... la Samp non ha bisogno di certe sciocchezze. Per altro, mancherà a Torino.
Wszolek 5.5 - Forse è l'unico veramente rimandato della gara: parte bene nel primo tempo, dove è arruffone ma mette in difficoltà Basta. Poi si spegne e rischia di causare anche un rigore, non fischiato da Mazzoleni.
Eder 7.5 - Sempre presente, doppietta e rigore guadagnato. A questo va aggiunto anche il record di gol in Serie A, ottenuto nel solo girone d'andata: grande.

Bjarnason 6 - L'obiettivo è evitare che Wszolek faccia altra ingenuità.
Renan s.v. - Sostituisce un buon Krsticic, molla un paio di pestoni e si becca una gomitata clamorosa in pieno volto da Pinzi (stranamente non sanzionata).
Sansone s.v. - Entra nel finale per l'ovazione a Eder.

Ora si guarda alla Juventus con fiducia, seppur l'impresa sia difficile: la squadra di Conte ha ottenuto undici vittorie consecutive e sembra una corazzata. Obiettivamente, i bianconeri fanno campionato a parte; tuttavia, il sogno di ripetere lo scherzetto dell'anno scorso c'è e proprio nella passata stagione la Samp fu l'unica squadra ad infliggere una doppia sconfitta alla Juve. All'andata, fu 1-0 per i bi-campioni d'Italia: vedremo se andrà allo stesso modo allo Juventus Stadium. Intanto, un giallo è stato risolto: Mihajlovic sembra esser l'uomo giusto per la Samp (salvo ripensamenti).

Grande serata per Eder, 27 anni: doppietta e record di gol in una stagione in A.

07 gennaio 2014

Fermi al palo.

La miglior sintesi della gara della Samp a Napoli l'ha fatta proprio il tecnico blucerchiato, Sinisa Mihajlovic: il serbo ha parlato di mancanza sia di fortuna che di cattiveria. C'è andato parecchio vicino, visto che la Samp vista al San Paolo è stata buona, specie nel primo tempo, mentre nei secondi 45' è riuscita nel cogliere tre pali (impresa titanica). Il Napoli ha comunque dimostrato una superiorità rispetto agli ospiti, ma il passivo sembra esser troppo pesante.

Rafa Benitez, 53 anni, e Sinisa Mihajlovic, 44: il possibile passato e il presente Samp.

La Samp si presenta al San Paolo con il solito 4-2-3-1, con Regini al posto di Costa (seppure questo sia recuperato pienamente) e Soriano riproposto ancora come esterno sinistro. Davanti c'è Eder, nella speranza che possa bucare la fragile difesa azzurra. Dall'altra parte, con le assenze forzate di Hamsik, Zuniga, Behrami e Reina, Benitez propone uno schieramento speculare, con Callejon, Insigne e Mertens dietro l'unica punta, Higuain. Sarà un primo tempo a grandi ritmi quello del San Paolo, con il Napoli subito sugli scudi: Mertens prima costringe Da Costa alla presa a terra, poi è sempre il portiere brasiliano a compiere un miracolo su Higuain in girata. Un super-riflesso, dettato da un buon posizionamento e anche dal tiro centrale dell'argentino. La Samp accusa, vede annullarsi un gol in fuorigioco di Krsticic (in off-side c'è Eder, l'assist-man) e si riprende.
Callejon spaventa un po' Da Costa, ma è la Samp ad avere una super-occasione: filtrante rasoterra di Palombo, Krsticic si inserisce bene, salta Rafael ma non tira quando la porta è ormai spalancata. Allungandosi il pallone, il serbo perde l'attimo e deve rinunciare all'occasione. Eder scalda nuovamente le mani a Rafael, ma è il Napoli ad avere altre due buone chances, partite entrambe dal piede di Higuain: né Callejon, né Mertens però chiudono in tempo e la Samp riesce a finire il primo tempo sullo 0-0.
La ripresa, ahimè, è un'altra storia: sul piano del gioco, gli ospiti scompaiono lentamente dal campo e il buon pressing visto nella prima frazione tende a diventare sempre più leggero. Eder e De Silvestri costringono Rafael a qualche tuffo, ma nulla di impegnativo per l'ex Santos. Chi invece deve raccogliere il pallone in fondo al sacco è Da Costa: al 53', su cross di un ispirato Higuain, Mertens prende in controtempo il portiere della Samp e lo batte sul primo palo. Un peccato, ma il vantaggio degli azzurri è meritato. Poi, ecco l'episodio che spezza definitivamente la gara: Gabbiadini, fin lì abbastanza invisibile davanti, punta un incerto Armero, lo salta e spara un bel sinistro, che solo la traversa ferma. Da lì, la Samp chiederà anche un rigore per atterramento di Regini, anche se sembra che sia il terzino blucerchiato a cercarlo. Intanto, il Napoli chiude la gara: punizione di Mertens, la barriera non fa il suo dovere e nemmeno Da Costa, un po' incerto nell'occasione. 2-0 e tutti a casa.
Tuttavia, c'è ancora del tempo per rammaricarsi: Sansone entra per Soriano e spaventa Rafael. Il numero 12 degli ospiti salta Albiol e scaglia un bel sinistro, che però incoccia il palo per due volte. Sfiga multipla, che fa capire come in ogni caso oggi non sarebbe stata giornata. Il Napoli, dal canto suo, gestisce e cerca con Insigne la via del gol per un paio di volte. La Samp butta dentro anche Pozzi e Costa, ma il risultato non cambia: vittoria giusta dei padroni di casa, anche se il passivo è sembrato eccessivo di fronte ai tre legni colpiti dai blucerchiati.

Pedro Obiang, 21 anni, non ha brillato nella gara di oggi al San Paolo.

Da Costa 6.5; De Silvestri 5.5, Mustafi 5, Gastaldello 5, Regini 6 (dal 27' s.t. Costa 5.5); Obiang 5, Palombo 5.5; Gabbiadini 5.5, Krsticic 6 (dal 32' s.t. Pozzi s.v.), Soriano 5 (dal 20' s.t. G. Sansone 6.5); Eder 6 - già pubblicate su SampNews24

Peccato come la gara si sia conclusa: il 2-0 finale è apparso forse troppo pesante per quanto si è visto in campo. La Samp ha provato a giocarsela, seppur con dei limiti evidenti di fronte alla squadra di Benitez. Ha sofferto, ma è stata in grado di far tremare i 60mila del San Paolo: i tre legni colpiti da Gabbiadini (traversa) e Sansone (doppio palo) hanno fatto comprendere però come, probabilmente, non fosse destino che i blucerchiati passassero in quel di Napoli.
Peccato anche per Da Costa, che ha rovinato la sua ottima prestazione con un intervento troppo leggero sul 2-0 di Mertens, mentre sul primo molti portieri di Serie A avrebbero fatto fatica: il brasiliano, spostandosi al centro per seguire al centro il cross, si è probabilmente condannato a non prendere quel pallone calciato dal belga. Male la difesa, con Regini unico a sembrare sufficiente, specie grazie ad una buona ripresa. Male anche i mediani, che hanno fatto poco sullo scatenato numero 14 del Napoli; le tre mezze punte hanno offerto prestazioni diverse. Se Soriano ha deluso e Gabbiadini, traversa a parte, non ha sfruttato gli avversari deboli di fronte a sé, è andato abbastanza bene Krsticic, seppur abbia sprecato una grossa occasione nel primo tempo.
Capitolo a parte sull'attacco, dove Eder ha fatto il possibile, mentre Pozzi e Sansone non sono dispiaciuti quando sono entrati. Specie l'ex Sassuolo dimostra di avere uno dei mancini più pericolosi della Serie A. Ora si penserà alla Coppa Italia, dove la Samp si prepara a un mini-ritiro e alla trasferta di Roma contro la squadra di Garcia. La competizione non è nei pensieri della società, ma fare un colpaccio contro una delle compagini migliori di quest'anno sarebbe un bel modo di sorprendere tutti: vedremo se la Samp-2 (ci saranno molti cambi e turn-over) sarà in grado di regalarci la prima soddisfazione del 2014. Magari evitando di restare fermi al palo.

Dries Mertens, 26 anni, ha deciso la partita di oggi con una doppietta.