29 dicembre 2016

2017, quando arrivi?

Bello 'sto 2016, vero? No, non è vero. Il 2016 è stata una lunga sofferenza per la Samp, partita da un derby vinto comunque faticando (pur se con tre gol di vantaggio), passato per una salvezza arrivata per demeriti altrui più che per sforzi propri e con un finale incerto, comunque basato su un futuro di prospettiva.

Ma è tutto l'anno che piango su questo blog. E sono stanco, specie con il fatto che i post stanno diventando meno frequenti. Oggi ho voglia di chiudere l'anno pensando a quello che verrà con un filo di ottimismo. Quindi vi lascio con cinque speranze positive per la Samp, che a giudicare dai 23 punti racimolati nel girone d'andata (manca la gara di Napoli) può guardare al futuro con un minimo di positività.

  • Giampaolo ha un piano (integralista, ma ce l'ha)
Dopo un 2016 di misteri, prove e controprove con Montella, la Samp ha una sua identità: magari marcata, a volte integralista, ma c'è. A Marco Giampaolo va dato questo merito: a giugno avrei preferito Pioli, ma una volta scelto l'ex tecnico di Empoli e Ascoli gli dava dato tempo. Ringraziamo la vittoria con l'Inter, perché ora ci godiamo una Samp discontinua, ma che almeno ha un piano di gioco ben delineato.


  • Partirà Muriel? C'è Schick
Si parla tanto del possibile addio di Luis Muriel già a gennaio, sicuramente a fine anno: lui e Torreira saranno probabilmente i due pezzi pregiati che foraggeranno le future campagne acquisti e che lasceranno Genova durante il 2017. Tuttavia, se per Torreira l'erede va trovato (stiamo parlando di trovando un erede a un classe '96: magie del calcio moderno), Muriel il sostituto ce l'ha già. È ceco, ha un gran sinistro e un futuro promettente.




  • La società ha anche osservatori all'estero
Per anni - compreso a più riprese su questo blog - mi sono chiesto: ma la Samp vede ciò che accade all'estero? No, perché si parlava tanto di modello Udinese e poi gli investimento erano SOLO italiani.o rivolti comunque alla Serie A-B. La tendenza è finalmente cambiata quest'estate, con l'arrivo di Linetty, Schick e Praet. Nonostante Osti (attendiamo sempre un d.s. più creativo), c'è da sperare per il futuro.


  • I giocatori esperti stan facendo il loro
Sono ormai pochi, ma i cosiddetti senatori non stanno sfigurando. C'è chi è senatore per età e carriera: Viviano, Silvestre e Quagliarella hanno disputato una buona prima parte di stagione, al netto di giornate no e infortuni. C'è chi è invece senatore per necessità, come Vasco Regini, capitano all'improvviso: rispetto alle macerie lasciate nel 2015-16, va meglio, non c'è alcun dubbio. Su Cigarini e Palombo, c'è poco da dire: il campo non l'han visto e per ora va bene così.

  • Ricavi, ricavi, ricavi
Dicevo quest'estate come il mercato estivo della Samp avesse fruttato un utile netto da quasi 30 milioni: mica male. Ma se venissero ceduti Torreira e Muriel - al netto anche delle partenze di Budimir, Cigarini e Pereira (direzione Benfica) - quanto potrebbe incassare la Samp? E questo tesoretto andrà solo nelle tasche della società o verrà reinvestito tra mercato e programmazione strutturale? Al 2017 l'annosa risposta.