30 maggio 2012

Oltre il dolore.

E' difficile scrivere in queste ore. Non nego che lo sia, visto tutto quello che è accaduto in Emilia in questi giorni, con il terremoto che ha sconvolto gli ultimi giorni di quella regione. E magari lo è ancora di più dato che abbiamo appena finito di giocare contro una squadra che è di quelle parti. Ma voglio provarci. Magari senza il solito entusiasmo e con un pensiero rivolto alle vittime, ma ci provo.
La Samp batte il 2-1 il Sassuolo nell'andata delle semifinali dei play-off, valide per l'ultimo posto da assegnare nella stagione 2012/2013: lo fa meritatamente, con un buon piglio e la capacità di riprendersi dall'iniziale svantaggio.

Chiaro che - rispetto a Varese - la formazione titolare sia ripristinata in tutti i suoi effetti. Per i blucerchiati, non ci sono né squalifiche, né infortuni; mancano però Romero, Laczko e Kristicic, unitisi alle rispettive nazionali per impegni amichevoli ed ufficiali. Il Sassuolo si schiera nella formazione tipo, lasciando Troianello in panchina ed il 3-5-1-1 a far faticare gli avversari.
La Samp non parte certo con l'approccio giusto: al 3', Valeri va vicinissimo al gol su cross deviato di Gazzola, sparando alto di testa da pochi metri. Pian piano, la Samp prende il pallino del gioco in mano, per non lasciarlo più: il problema è che non crea molto da questa sterile superiorità. Un tiro alto di Pozzi ed un missile di Renan a lato è il massimo che la Samp crea nei primi 20'.
Dopo una punizione di Eder di poco a lato, avviene però il fattaccio: lancio di Valeri per Boayke, che supera Gastaldello in velocità e costringe Da Costa all'uscita. Il brasiliano sposta leggermente (ma in maniera più che visibile) il talento scuola Genoa e l'arbitro non può far altro che fischiare il rigore ed ammonire Da Costa. Una mazzata. Un errore in un momento che più sbagliato non si poteva. Proteste a non finire, ammonizione pure per Foggia, ma il rigore c'è.. anche se Boayke poteva evitarsi una sceneggiata da attore quand'era a terra.
La fortuna è che Da Costa ha voglia di rimediare: difatti, il portierone blucerchiato para il rigore di Sansone di fronte ad una Gradinata Sud impazzita. Ma, tempo due minuti, la frittata arriva comunque: angolo del sempre presente Sansone e testa di Missiroli, con Da Costa che viene disturbato da Pozzi. Ed allora il vantaggio per gli emiliani è cosa fatta. 1-0 e gelo.
Allora, la Samp rispinge a testa bassa: al 37', tiro di Eder parato da Pomini; al 40', un'occasione clamorosa, con Pozzi e Gastaldello che mancano il tap-in a due metri dalla linea, dopo un tiro sporco di Rispoli. Infine Eder, dopo una bell'uno-due con Pozzi, tira fuori.
La partita sembra destinata a concludersi così nel primo tempo. Ma il Sassuolo non ha fatto i conti con Eder, che punisce un'imprecisione di Pomini e Piccioni e pareggia i conti con un colpo di testa fortunoso. 1-1 e tutti al riposo.
Nella ripresa, la musica è decisamente a favore dei blucerchiati, che schiacciano il Sassuolo nella sua metà campo. Costa colpisce la traversa con un cross casuale, ma è solo il prologo al vantaggio: Eder fugge a Cofie sulla destra, cross in mezzo e Pozzi è un falco, che uccella Terranova e porta in vantaggio i blucerchiati. Marassi IMPAZZITO.
Un terzo gol non farebbe schifo e così la Samp riprende a spingere. Il peccato è che non arriverà. Prima Obiang costringe al miracolo Pomini su un tiro da fuori area, poi Juan Antonio si prende diversi insulti. Dal pubblico, per un tiro sprecato malamente in area di rigore, e da Pozzi, dato che il numero 9 era solo e pronto per essere servito.
Il Sassuolo è tutto in un tiro di Sansone ed un altro del neo-entrato Troianello, entrambi centrali e senza problemi per Da Costa; i blucerchiati tentano fino alla fine per il 3-1, ma né Renan, né ancora Juan Antonio riescono nell'obiettivo.
A Modena si andrà con un vantaggio risicato. Sarà da gestire con calma e sangue freddo. Piccolo rimprovero a Iachini: tra tre giorni, c'è il ritorno. Un qualche cambio per far rifiatare tutti sarebbe stato gradito.

Da Costa 7 | Il voto sarebbe stato più alto senza il rigore causato. Ma oggi prendiamolo per quello che è, il salvatore della patria.
Rispoli 6 | Difensivamente non soffre Longhi, sale anche spesso.. ma pochi cross. Pochi, pochi.
Gastaldello 6 | Il capitano soffre un po' Boayke: il rigore ne è la dimostrazione.
Rossini 7 | Lui, il soldato Johnny, di problemi non ne ha. Sansone non lo impensierisce e fa un paio di interventi importanti quando la partita è ancora in bilico.
Costa 6 | Anche qui il voto sarebbe più alto. Ma Missiroli chi lo marcava sul corner? Non lo sappiamo. Lui di certo se l'è perso in area.
Obiang 7.5 | Un mostro. Oggi ha sovrastato Cofie.
Renan 6 | Nel primo tempo, è inesistente. Sembra più dannoso che utile. Meno male che nel secondo si sveglia e fornisce un qualche aiuto alla squadra.
Munari 6.5 | La solita partita: tanto dinamismo, sovrapposizioni e supporto alle punte.
Foggia 5 | Decisamente il peggiore. Non ne azzecca una e sembra persino seccato quando viene cambiato. Non ne avrebbe motivo.
Eder 7.5 | Gran partita la sua. Il gol è fortunoso, ma è l'unico a crederci nel primo tempo. Nel secondo, fornisce l'assist a Pozzi per la rete del 2-1.
Pozzi 7 | Quante se ne erano sentite sul suo conto: "Non farà neanche 10 gol in B", "Si rompe sempre, a che serve?!", "Non ha segnato finora, mica esplode adesso!". Dopo 45 partite stagionali, mi sento più che soddisfatto: il gol del 2-1 è da centravanti vero.

Juan Antonio 5.5 | Tanta volontà, qualche bel dribbling.. ma quell'errore sotto porta speriamo di non dovercelo ricordare.
Pellé s.v. | Entra per mettere centimetri e dare fiato a Eder.

Adesso tutti a Modena (o dove si giocherà la gara di ritorno, non si hanno certezze a riguardo). Spero vivamente che non si butti via tutta la fatica spesa oggi per questo prezioso risultato.

Un'altra piccola appendice finale, però, la voglio fare. Sono fiero di esser tifoso della Samp per migliaia di motivi: per le emozioni che mi dà, per la sua storia, per i suoi colori magici, per i giocatori che hanno vestito questa maglia e per i sogni che ho vissuto da quando la tifo, dalla tenera età di 6 anni. Oggi ho un motivo in più per essere fiero di questi colori: la Gradinata Sud. Non fraintendetemi, la magica curva sampdoriana è sempre stato un altro motivo di vanto, perché c'è sempre e non ti abbandona mai, neanche quando retrocedi dopo un anno terribile o esci dalla porta di servizio dei tuoi sogni quando ci sei ormai arrivato. Però, nel pre-partita, la Gradinata ha saputo dare una lezione di stile invidiabile. Non è bastato essere vicini alle vittime dell'alluvione dell'inverno scorso. Non è bastato raccogliere oggi fondi per la causa di Giovanna, una sfortunata tifosa sampdoriana, costretta a casa da una grave malattia.
No, la Sud ha fatto di più: nei primi cinque minuti di partita, non ha cantato un coro. E' rimasta in silenzio per far sentire la propria vicinanza alle vittime del sisma d'Emilia. In un calcio che si ferma mai, c'è una voce diversa che si può udire: è il silenzio, quello rispettoso dei supporters blucerchiati. Speriamo si sia sentito anche a Modena e dintorni.

Samp in festa dopo il vantaggio firmato da Nicola Pozzi, 25 anni.

21 maggio 2012

Sparrring partners.

Non ci aspettavamo una tale superiorità, ma purtroppo le motivazioni hanno fatto da spartiacque ad una partita anche sfortunata. La Samp perde dopo un mese e mezzo, lo fa in modo dolce-amaro. Una sconfitta per 3-1 che non significa nulla, dato che nel pomeriggio c'eravamo guadagnati i play-off con la sconfitta del Padova a Nocera Inferiore; certo, subire 3 gol e non vedere palla per tutto il secondo tempo non fa mai piacere, specialmente se avviene a Marassi.

La Samp cambia poco dall'impresa contro la Juve Stabia, anzi risparmia qualcuno, vista la qualificazione ormai ottenuta ai play-off: l'unica differenza è il tandem d'attacco, con Icardi dentro dal 1' al posto di Fornaroli e Pozzi recuperato al posto di Pellé, squalificato per un turno. Il Pescara si presenta con il solito assetto e con l'attacco più forte di tutta la Serie B. Di contro, la miglior difesa, ovvero la nostra.
Pronti, via e si spera che la gara vada come i primi 10': pressione a tutto campo, Pescara che ha difficoltà ad uscire dalla propria area di rigore e a far girare il pallone come solo una squadra di Zeman sa fare; prima Pozzi impegna Anania in calcio d'angolo, poi il bomber blucerchiato sfiora il gol, impedito solo da un salvataggio di Verratti sul primo palo. Purtroppo, la Samp - come intensità in campo - finisce lì. Perché arriva, oltretutto, il vantaggio pescarese: Pozzi indugia troppo con il pallone a centrocampo, Verratti lo prende e serve un filtrante per Caprari, che batte un Romero non esente da colpe. 1-0 e bella mazzata, dato che la Samp era nel suo momento migliore.
Da lì, il Pescara prende il pallino del gioco in mano, ma nel primo tempo non crea troppo, anzi, è ancora Pozzi ad impegnare Anania con un colpo di testa sfortunatamente centrale. Anche Icardi ha un enorme occasione: sul cross di Costa, salta Anania, ma poi cicca il contatto con il pallone e spedisce fuori. Sembra che la Samp sia in vena d'errori: Romero e Pozzi i protagonisti. Al 30', Romero cincischia troppo con il pallone e, nel rinviarlo, centra Immobile, che con molta fortuna trova l'ennesimo gol in campionato ed il 2-0 pescarese. Sulla fine del primo tempo, il lampo che potrebbe riaprire la partita: scambio Icardi-Foggia, suggerimento per Pozzi che s'invola verso la porta e trova un rigore molto generoso. Nonostante ciò, il numero 9 non ne approfitta e calcia sul palo: la mazzata definitiva per una squadra che ha creato qualcosa, ma troppo poco per impensierire il Pescara di Zeman, vicino al terzo gol anche con un gran destro di Insigne parato da Romero.
Nel secondo tempo, la Samp entra con una buona intensità, sfiorando il gol con Pozzi e sopratutto con capitan Gastaldello, che spara debolmente tra le braccia di Anania in piena area di rigore. Il Pescara sfiora ancora il gol con Insigne di testa, su un bel cross calibrato da Balzano: è il prologo della fine.
Pochi minuti dopo, lo stesso talento del Napoli mette dentro un gran pallone per Caprari, che si beve Rossini e Gastaldello e batte Romero per la terza volta: una figuraccia per la difesa meno battuta del campionato. Da lì, il Pescara crea un'altra occasione con Insigne - salvata da una buona respinta di Romero - ma pensa a mantenere il risultato; incredibili gli ultimi 20', in cui la Samp tiene la palla, ma essenzialmente non sa che farci.
Solo uno spunto del neo-entrato Fornaroli in area di rigore crea le condizioni per il gol di Juan Antonio: una magra consolazione nella festa pescarese che si scatena al triplice fischio dell'arbitro. Una giornata tremenda, un'altra umiliazione a Marassi; magari lontana dai tempi di Atzori, ma sempre umiliazione è stata, sopratutto nella seconda frazione.

Romero 4.5 | Mezzo voto in più per le parate su Insigne. Ma ha il primo e sopratutto il secondo gol sulla coscienza.
Rispoli 5 | Insigne lo salta quando vuole, ma nel primo tempo lavora bene sui tagli del ragazzo di scuola Napoli. Non sale praticamente mai, alto come è il Pescara.
Rossini 5 | Immobile non vede la palla, però non è una prestazione da ricordare.
Gastaldello 4.5 | A differenza di Rossini, oltre la giostra presa e condivisa sul gol di Caprari del 3-0, c'è l'errore sottoporta che poteva riaprire la partita.
Costa 4.5 | Caprari gli fa vedere le stelle.
Obiang 5.5 | Il duello con Verratti lo perde sostanzialmente perché è meno forte del numero 10 pescarese. Nel primo tempo non ha sfigurato, poi è crollato anche lui.
Renan 4.5 | Nervoso come al solito: Nielsen se lo mangia.
Munari 5 | Cascione non è pericolosissimo, ma non crea nessun inserimento in una difesa tra le più battute della B. Lo sforzo massimo è un cross per Pozzi.
Foggia 5 | Di passaggi alle punte neanche l'ombra. Peccato che l'unico che azzecchi è quello che permette di guadagnarsi il rigore.. sono gli altri sbagliati, in quantità enormi, a lasciare interdetti.
Pozzi 5.5 | La media tra l'essere l'unico a lottare in mezzo alla difesa pescarese ed il rigore sbagliato malamente.
Icardi 5 | E' un ragazzino del '93, non stiamo certo ad addossargli le colpe di questa sconfitta: peccato per il gol sbagliato.

Juan Antonio 6 | Il gol è l'unica cosa che lo salva, altrimenti un bel 5 anche a lui non lo toglieva nessuno.
Fornaroli 6 | Mezzo gol è suo, il discorso è simile a quello del numero 29, anche se lui almeno ha l'attenuante di giocare unica punta in una squadra che non riesce a mettergli un pallone decente.
Kristicic 5.5 | Non sembra in forma neanche lui, che eppure negli ultimi minuti riesce a dare sempre qualcosa in più.

Adesso rimane un'ultima partita, che si può valutare da diversi punti di vista: una vittoria ci garantirebbe di scavalcare il Varese, ma non vedo grosse differenze tra Sassuolo e Verona. I gialloblu sono leggermente più pericolosi perché non ne sbagliano una al Bentegodi, ma poi in trasferta sprecano molte chances e spesso deludono. Perciò, sarebbe meglio giocarsela con una formazione di riserva e risparmiare energie, dato che i play-off inizieranno 4 giorni dopo. Speriamo solo una cosa: abbiamo fatto da sparring partners parecchie volte quest'anno, non ripetiamoci a Varese con 1100 tifosi al seguito.

Sergio Romero, 25 anni, osserva impietrito il pallone dopo il raddoppio di Ciro Immobile, 22.


12 maggio 2012

Il mio secondo tempo.

Cantava Max Pezzali che c'era un secondo tempo, che voleva goderselo, perché sperava tanto che fosse splendido. Sullo "splendido" ci sentiamo di dissentire, ma sicuramente i tifosi sampdoriani segneranno come decisiva questa giornata sul calendario che segna la rincorsa ai playoff. La Samp vince con un uomo in meno a Castellamare di Stabia per 2-1, contro una squadra che ha giocato molto bene e ha ulteriormente dimostrato perché merita di stare in B. E lo fa con il nuovo "hombre del partido", il giovanissimo Mauro Icardi. Certo, non si era messa bene all'inizio: vediamo perché.

La Samp attraversa un gran momento sul campo da gioco. Meno fuori: durante il riscaldamento si fanno male addirittura in due. Neanche due qualunque: capitan Gastaldello e Eder non vanno neanche in panchina e in campo scendono il pericolante Volta e Fornaroli, che scala velocemente le gerarchie, vista anche l'auto-sospensione di Bertani per il calcioscommesse. La Juve Stabia, invece, si copre, lasciando Erpen e Di Tacchio in panchina e mettendo in campo Scozzarella e Maury. Se ci mettiamo poi che mancano anche gli infortunati Romero e Pozzi, più Renan squalificato, il quadro è tragico in un punto cruciale del campionato come questo.
Mettiamoci anche che la Juve Stabia parte a bomba, segnando dopo 27 secondi (!) con Zito, e la frittata è completa: respinta di Volta, la rimettono in mezzo, il numero 6 si scorda di salire con il resto della difesa e lascia Zito in gioco, che sbaglia una prima volta, ma sulla seconda non ha pietà. Piccole le colpe di Da Costa, che su un tiro da due metri poteva fare ben poco. Una mazzata decisamente pesante su una squadra già condizionata dalle assenze.
In più, le vespe non hanno intenzione di fermarsi: Sau è l'incubo della difesa sampdoriana, mentre Falcinelli coglie il palo pochi minuti dopo su un tiro deviatogli da Costa. Insomma, la Samp non sembra esserci. A mancare sembra essere sopratutto il gioco di costruzione a centrocampo: Foggia, Soriano e Munari sembrano in vacanza anticipata, giocando un primo tempo da tribuna istantanea. E non può essere il solo Obiang a reggere la baracca. Dietro si balla, davanti Fornaroli e Pellé fanno ciò che possono. Intanto, le vespe fanno paura a Da Costa, con un gran destro di Mezavilla che esce di poco. Poi è il numero 19 doriano a creare una delle due uniche occasioni del primo tempo: tacco smarcante per Foggia, che controlla e spara alto sopra la porta di Seculin un tiraccio, seguito nell'esempio poco dopo da Fornaroli stesso. Solo nel finale la Samp crea qualcosa di serio: discesa di Munari, cross in mezzo per Pellé, che però spara addosso al capitano avversario Maury. Finisce così un primo tempo tremendo.

Nella ripresa, Iachini non effettua cambi: il tecnico sembra non accorgersi dei guai che passa la squadra. Ma dopo una buona occasione per Sau, arriva a sorpresa il pareggio, portato a termine dai due peggiori in campo fino a quel momento: punizione di Foggia che va a sbattere sulla traversa, Colombi vola a terra ed il tap-in vincente è di Gianni Munari, al primo gol blucerchiato. Un gol che sa di salvezza. Nel momento peggiore, è arrivata la svolta.
Non che la Samp non continui a soffrire, ma la partita sembra essere più equilibrata, anche perché la Juve Stabia sembra aver finito la spinta continua del primo tempo e la Samp ha 45' da farsi perdonare. I gialloblu rischiano di segnare ancora con Sau, mentre Zito s'infortuna dopo uno scontro di gioco con Rispoli, che si fa oltretutto ammonire; la Samp va due volte vicino al gol, prima con Fornaroli, poi ancora con Foggia.
E qui arriva l'altra svolta, stavolta negativa: Pellé, già ammonito nel primo tempo per proteste, tocca volontariamente il pallone con la mano e si fa espellere. Una bravata da non far passar liscia, spero che la società si faccia sentire. Samp in 10 e con Fornaroli (in teoria, una seconda punta) unico terminale offensivo: situazione tremenda. A complicarla, sembra voler aiutare Volta, che prima si fa uccellare da Sau, poi - una volta che Da Costa ha salvato la porta - regala il pallone al velocissimo Erpen, costringendo il portiere sampdoriano ad un altro miracolo. Roba da brividi.
Lì la Juve Stabia si spegne. E la Samp gira la partita con i cambi: dentro Kristicic per il peggior Munari stagionale, fuori Fornaroli stanchissimo per il rampante Maurito Icardi, centravanti della primavera blucerchiata. Prima Icardi ha un'occasione d'oro su passaggio straordinario di Obiang, ma viene murato da Scognamiglio; poi la Samp costruisce una palla-gol come Cristo comanda. Uno-due perfetto tra Costa e Krsticic, il numero 3 mette dentro un cross basso sul quale Icardi è prontissimo ed uccella Colombi: l'apoteosi. Posso solo immaginare la goduria dei tifosi sampdoriani e, in particolare, di quelli presenti al Menti di Castellamare.
La Juve Stabia prova la carta dei lanci lunghi nel finale, ma c'è poco da fare: vittoria che sa letteralmente d'impresa!
Aggiungo una piccola appendice: alla Samp potrebbe anche mancare un rigore per un calcio in faccia di Maury su Fornaroli durante il primo tempo. Piccola notazione rispetto ai grandi avvenimenti della partita, ma bisognava segnalarlo per correttezza. Probabilmente se la Juve Stabia avesse pareggiato o addirittura vinto, non avrebbe rubato niente. Ma una squadra che vuole andare ai playoff DEVE fare queste imprese.

Da Costa 6.5 | Impreciso sul primo tiro di Zito, mette una pezza colossale sul doppio tentativo stabiese Sau-Erpen.
Rispoli 5.5 | Media precisa tra una buona fase offensiva (sopratutto nella prima frazione) ed una fase difensiva in cui vede le streghe per merito di Zito.
Volta 4 | Direi il peggiore se guardiamo il campo e basta. Lascia in gioco Zito per l'1-0 e Sau lo "mata" come all'andata. Campionato tremendo il suo.
Rossini 6.5 | Johnny, il soldato buono, non tradisce mai.
Costa 6 | Mezzo voto in più per l'assist a Icardi. Ed è sceso solo una volta.. pensate cosa poteva fare se avesse osato di più.
Obiang 7.5 | Decisamente il migliore: altra partita da mostro, abbiamo un piccolo Vieira in casa.
Munari 5.5 | Evita l'insufficienza grave solo per il gol, ma è la sua peggior partita stagionale.
Soriano 5 | Male, male. Corre per il campo senza saperne il perché.
Foggia 5.5 | Anche qui media: tra un primo tempo offensivo per chi veste il blucerchiato ed un secondo nel quale fa quel che può con le energie residue che gli rimangono. Mezzo gol di Munari è suo. Ammonito per proteste, mi chiedo chi abbia avuto l'idea di dargli la fascia di capitano.
Fornaroli 6 | Quando si parla di Fornaroli, tocca sempre contestualizzare. Per essere un ragazzo che non gioca una partita intera da Novembre, ha giocato anche troppo bene. Sponde, qualche dribbling, qualche errore, un paio di tiri vicini al gol: va bene così.
Pellé 4 | Spiace dirlo, ma è stato un asino. Non ci si fa ammonire due volte in maniera così stupida normalmente, figuriamoci mentre sei in lotta per i playoff. La società faccia qualcosa.

Kristicic 6.5 | La differenza tra lui e qualunque centrocampista di movimento è stata tremenda: entra in partita alla grande, mi chiedo perché non giochi.
Icardi 7 | El hombre del partido. Prima presenza, primo gol: meglio di così non poteva andare. Speriamo di rivederlo anche più avanti.
Laczko s.v. | Fa il suo nelle mischie finali.

Chiaro che quella di oggi è una giornata fondamentale: una vittoria, ottenuta così, fa paura alle avversarie e fornisce ulteriore sicurezza. Grazie, ragazzi! Ora attendiamo il Pescara dello spettacolo e di Zeman: pronti alla battaglia, ovviamente. Una vittoria potrebbe aprire la porta dei playoff.


Gianni Munari, 28 anni, esulta con Fornaroli dopo il pareggio sul campo della Juve Stabia.


07 maggio 2012

Dai Pazzi ai Pozzi.

Facile il paragone, ma Nicola Pozzi rischia seriamente d'esser esploso. Come successe qualche anno fa a Giampaolo Pazzini. Lo conferma la grande partita del numero 9 doriano contro la Reggina, in un 3-1 casalingo che avvicina la Samp alle zone nobili della classifica, in attesa che il Padova stasera scenda il campo a Torino. Chiaramente, tutti speriamo che i granata facciano il loro dovere, in modo da essere a +4 sui patavini a 3 giornate dalla fine. Ma vediamo quant'è successo a Marassi ieri.

Innanzitutto chiedo scusa per il ritardo del post, ma ieri ero effettivamente a Marassi a vedere la partita. Con i miei occhi, ho visto forse la migliore Samp della stagione, con un 11 iniziale che vedeva due cambi rispetto a Modena: Juan Antonio e Volta per Foggia e lo squalificato Gastaldello. Reggina che si presentava, invece, senza capitan Bonazzoli (ex poco rimpianto) e Nicolas Viola.
Pronti, via e la Samp fa capire che sarà una giornata buona: Renan va al tiro da buona posizione, senza però centrare la porta. La pressione della Samp porta poi al vantaggio al 13° del primo tempo: cross di Eder dopo una gran discesa sulla sinistra, Pozzi tocca e Angella sporca il tiro, facendo così andare in vantaggio la Samp per 1-0. Grande esultanza e, come al solito, la Samp la sblocca quasi subito, rendendo il compito più facile contro una Reggina non esaltante.
Già, perché i calabresi non fanno molto per impensierire la Samp: solo Ceravolo prova a farsi vedere dalle parti di Da Costa, senza per altro riuscire ad impensierirlo. La Samp continua a premere: prima Juan Antonio prova a cercare il gol, con una girata respinta da Berardi; poi Munari salta alla grande Rizzato, mette in mezzo e la palla finisce a Nicola "Bum Bum" Pozzi, che ci pensa un pò e poi batte Belardi sul primo palo. Due a zero e 15° gol stagionale per il bomber blucerchiato: alla faccia di chi lo riteneva inutile alla causa.
Il primo tempo finisce qui ed il secondo non sembra cambiare il proprio canovaccio: al 2', Obiang ruba palla e scarica una botta che Berardi può solo respingere. La Samp colleziona altre due occasioni con Pozzi e Munari, finché lo stesso numero 14 doriano avvierà l'azione che chiude definitivamente i conti: gran lancio per smarcare Pozzi, che s'inventa uno dei gol dell'anno in B, con un sinistro al volo che si insacca sul secondo palo. Tripletta e grande festa: la partita è praticamente chiusa.
Il Doria stile Iachini allora si limita al giro palla e a far trascorrere i minuti. Solo due annotazioni nella parte centrale della seconda frazione: Renan si fa ammonire (un'ammonizione così stupida non può che essere volontaria) e salterà Castellamare per diffida; poi Melara infila, su cross di Rizzato, il 3-1. Finisce così la magica imbattibilità casalinga della Samp, che durava da 711' e dal gol di Paulinho in Samp-Livorno 1-1.
Nel finale, c'è spazio per un'altra occasione di Melara - stoppata da Da Costa - e per un sinistro a giro di Foggia, su cui Berardi smanaccia con mestiere.Al fischio finale, è grande festa: i play-off sembrano davvero vicini.

Da Costa 6.5 | Preparato sull'unica parata che può effettuare. Veste anche la fascia di capitano per la prima volta.
Rispoli 7.5 | Sarà che ero arrivato io allo stadio, sarà la primavera.. ma Rispoli fa un partitone e mostra tutto ciò che non ha fatto vedere nei primi 8 mesi di Samp. La migliore partita stagionale per lui.
Volta 5.5 | Si perde Melara sul gol della Reggina e non aiuta nella fase d'impostazione.
Rossini 6.5 | Preciso e attento.
Costa 6 | Ogni tanto c'è qualche svarione, si limita al compitino.
Obiang 7 | Mostro, anche ieri nel secondo tempo è salito di rendimento. L'assist per il 3-0 è suo.
Munari 7 | Il gioco di prestigio che fa prima di servire Pozzi per il 2-0 è fantastico.
Renan 6 | Mezzo voto in meno per la stupida ammonizione che gli farà saltare Castellamare.
Juan Antonio 6 | Esce dopo mezz'ora per un colpo all'occhio: apparte una girata che impensierisce Agliardi, non aveva fatto granché fino a quel momento.
Eder 6.5 | Il solito stantuffo, ci mette lo zampino nell'assist dell'1-0 per Pozzi.
Pozzi 8 | In netta crescita. Può esplodere definitivamente se gli infortuni smetteranno di frenarlo.

Foggia 6.5 | Entra e per 60' fa le cose giuste sempre. Bene così.
Pellé 6 | Serve per fare la standing-ovation a Pozzi.
Laczko s.v. | Passerella finale.

Devo ammetterlo: vedendola allo stadio, la Samp mi è sembrata la migliore stagionale. Grintosa, corta, tignosa: certo, di gioco spettacolo non se ne parla. Ma forse al tifoso medio non importa. L'importante è che siamo a 38 punti su 18 partite del girone di ritorno: un'infinità. E forse, con un bel colpo esterno a Castellamare, i play-off potrebbero arrivare. Speriamo che Sau e compagnia bella non vogliano ancora qualcosa da questo campionato, altrimenti sarà una partita dura, ma non impossibile. Almeno non per questa Samp.


Nicola Pozzi, 25 anni, festeggia il suo secondo gol con Costa e Rossini.