31 dicembre 2012

Ricordi di fine anno.

Siamo ormai alla fine del 2012 ed è stato un anno difficile, seppur intervallato da qualche soddisfazione. Il ritorno in Serie A, la notte di Varese, la vittoria nella stracittadina: tuttavia, si spera che si possa fare di meglio in termini di continuità nel 2013 e, come ha detto capitan Gastaldello, che sia un anno con meno sofferenze e più tranquillità. Parliamo intanto dei dieci momenti che hanno segnato quest'anno che sta per finire, trascorso tra B e A.

La vittoria di Padova. | E' il 14 gennaio 2012: la Samp del nuovo corso di Iachini, arrivato a novembre, fatica ad ingranare. E così la trasferta veneta diventa un crocevia importante, per altro contro una diretta avversaria per la conquista della promozione via play-off. Arriva una vittoria esterna per 2-1, che segnerà l'inizio della rimonta: le reti di Pozzi e Bertani, l'esordio ottimo di Juan Antonio e Krsticic, le parate di Romero. Tutti elementi che aiuteranno il Doria nella conquista dei play-off. Una sorta di ripartenza, come fu Udinese-Samp 2-3 nell'anno della Champions.

Il trionfo di Castellamare. | Siamo ormai in maggio e la Samp ha recuperato molto svantaggio dalla zona play-off, arrivando ad appaiare il Padova di Del Canto. Sotto dopo tre minuti a Castellamare contro la terribile Juve Stabia di Braglia, i blucerchiati sono anche in inferiorità numerica per la doppia ammonizione di Pellé. Ma non basta: gli ospiti prima pareggiano con Munari, poi riescono nell'impresa grazie al gol dell'uomo del destino, Mauro Icardi. Prima presenza e prima rete con la maglia del Doria per l'argentino. La futura sconfitta dei patavini a Nocera Inferiore nella domenica successiva segnerà l'ingresso ufficiale della Samp nei play-off.

Nicola Pozzi, 26 anni, segna l'1-0 a Padova: sarà un gol fondamentale.

La spalla di Rispoli. | Nella semifinale, la Samp affronta il Sassuolo di Pea, squadra arcigna per i blucerchiati. Nell'andata del confronto, Eder e Pozzi battono i neroverdi 2-1, ma nel ritorno si soffre. Nonostante il vantaggio su rigore trasformato dal centravanti della Samp, gli emiliani pareggiano e nel finale rischiano di segnare il vantaggio; sul tiro a botta sicura di Sansone, c'è la spalla di Rispoli a salvarci. Le prestazioni dell'esterno campano durante i play-off verranno ricordati da molti come determinanti per la promozione.

Din-don, din-don. | E' il 9 giugno 2012, ritorno della finale dei play-off: la Samp viene dalla vittoria casalinga dell'andata per 3-2, con la quale è in vantaggio sul Varese. Al "Franco Ossola", si gioca una partita molto equilibrata: i biancorossi non sono brillanti come in altre occasioni ed entrambe le squadre vanno vicine al gol. Finché, al minuto 91, Rispoli non cavalca sulla destra e serve Pozzi in area. Il numero 9 non ha pietà e punisce i lombardi, regalando al Doria il ritorno in Serie A. Il "din-don" diventa d'obbligo per molti tifosi blucerchiati ed il centravanti romagnolo sarà l'eroe di quei giorni.

La ripartenza ed il Camp Nou. | Chiaramente, con il ritorno in Serie A, cambiano molte cose: Iachini viene lasciato (forse troppo di fretta), si cerca Benitez e infine arriva Ferrara. Ciò nonostante, la piazza è fiduciosa: gli acquisti ci sono, i risultati di prestigio pure. Prima si pareggia con lo Schalke 04, poi si va addirittura a vincere al Camp Nou un'amichevole contro il Barcellona. Il gol di Soriano sancisce l'1-0 finale e capitan Gastaldello può alzare il Trofeo Gamper, vinto con merito, seppur contro una formazione blaugrana imbottita di giovani.

Varese, 9 giugno 2012: la Samp torna in Serie A dopo la vittoria a Varese.

San Siro espropriato. | La prima di campionato è da brividi: si ritorna a San Siro, contro il Milan. I rossoneri hanno appena perso Ibra, Thiago Silva e Cassano; la Samp si difende bene e colpisce con Costa su calcio d'angolo. La vittoria è condita anche da fortuna, ma è l'inizio di un buon cammino: 11 punti in cinque match, tre vittorie e due pareggi. Sembra l'inizio dell'idillio tra Ferrara ed i colori blucerchiati..

Dybala ed il settimo orrore. | ..ahimè, non sarà così. La Samp subisce sfortune, infortuni ed episodi arbitrali controversi. A quel punto, arriva una serie di sette sconfitte consecutive contro Napoli, Chievo, Parma, Cagliari, Inter, Atalanta e anche Palermo. In particolare, la sconfitta contro i rosanero assume i tratti del tragico, perché arrivata contro una squadra in crisi quanto la Samp. Un 2-0 secco, che porta la firma del giovane talento argentino Dybala, che realizza i primi due gol in Serie A. Al "Barbera", i blucerchiati se la giocano male, in maniera troppo difensiva. E intanto arriva il derby..

Chi trova Maurito, trova un tesoro. | L'unica cosa positiva è che anche il Genoa sta male quanto la Samp: il cambio di Delneri al posto di De Canio non ha portato i risultati sperati da Preziosi ed il derby è un crocevia fondamentale per entrambe le compagini. Fortunatamente, il Doria trova il vantaggio con una fortunosa conclusione di Poli e raddoppia grazie all'autogol di Bovo, nuova hit negli sfottò blucerchiati nei confronti dei cugini. Immobile accorcia, ma Icardi chiude con il 3-1 finale e realizza il primo gol in Serie A.

Mauro Icardi, 19 anni: la sua rete chiude il derby ed è la prima in Serie A.

L'addio di Ferrara e Sensibile.. | La buona forma della Samp si esaurisce presto: la vittoria con il Bologna ed il pareggio di Firenze vengono cancellati dalle due sconfitte contro Udinese e Catania. Così, Garrone decide per il cambio, approfittando anche dell'ingaggio rimediato da Iachini a Siena. Con un bilancio più leggero, la dirigenza esonera Ferrara, incontrando non poche perplessità. Un tecnico che non viene cacciato dopo sette sconfitte consecutive può essere messo alla porta dopo due? Sorte simile per il d.s. Sensibile, che si dimette: a lui vengono imputate due sessioni di calciomercato estive mal gestite, che costringono la Samp agli straordinari in gennaio.

..e l'arrivo di Rossi ed Osti. | Via i due "colpevoli", arriva una ventata di novità. Osti è il nuovo direttore sportivo, forse fino a giugno, in attesa di convincere Perinetti. Ma la vera sorpresa arriva in panchina: dopo anni di accostamenti e dichiarazioni di stima a distanza, Delio Rossi giunge finalmente a Genova. Il 52enne romagnolo sarà il nuovo allenatore blucerchiato, a sette mesi dalle botte con Llajic in quel maledetto Fiorentina-Novara del maggio 2012. L'esordio con la Lazio ha portato un'altra sconfitta; vediamo se questo dinamico duo riuscirà a girare una barca che non sa più dov'è la strada per tornare grandi.

Adesso ci sarà la Juventus nel giorno della Befana: sarà difficile ottenere punti, ma si spera di vedere almeno dei miglioramenti rispetto all'impostazione tattica lasciata da Ferrara. Siamo nelle mani di Delio e questi ricordi di fine anno dovranno essere decisamente migliori alla fine del 2013. Buon anno blucerchiato a tutti!

Carlo Osti, 54 anni, e Delio Rossi, 52, sono il nuovo d.s. e tecnico della Samp.

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