06 gennaio 2013

Un racconto d'altri tempi.

Difficile anche commentare una giornata così. Una di quelle partite da raccontare ai nipotini quando sei più vecchio. Sì, questi tre punti non vuol dire che siamo più vicini alla salvezza; ma vincere in casa dei campioni d'Italia, per giunta con un uomo in meno.. vengono i brividi solo a sognarlo, figuriamoci quando l'evento poi accade veramente. La Samp passa allo "Juventus Stadium" con un 2-1 largo di manica, ma tutto sommato premiante l'impegno blucerchiato, nonostante l'espulsione di Berardi e lo svantaggio. E mentre l'allenatore dei campioni d'Italia si lamenta a mezzo stampa di un arbitraggio quasi perfetto, i tifosi possono tornare a casa convinti di aver assistito ad un match straordinario. Che, prima di tutto, potrebbe voler dire una mezza rinascita per la traballante stagione del Doria.

Andrea Poli, 23 anni, ed Andrea Pirlo, 34: duro duello a centrocampo.

Per la prima volta nel nuovo impianto bianconero, la Samp si presenta con un modulo di atzoriana memoria: il 3-5-2 scelto da Rossi prevede il recupero in extremis di Romero, Estigarribia di nuovo in campo, ma sopratutto il reintegro assoluto di Angelo Palombo. Infatti, il numero 17 riassapora il campo dopo la convocazione ottenuta nello scorso match con la Lazio. Per la Juve, le assenze non sono poche: fuori Chiellini, Bendtner, Lichsteiner, Pepe e Asamoah, Conte deve fare quel che può, ma la rosa è lunga ed i padroni di casa, seppur non brillantissimi, non sembrano risentirne.
Infatti, la Juventus ha qualche difficoltà, ma impegna Romero diverse volte nei primi 20': prima Giovinco sfiora la traversa con un destro alto di poco, poi è sempre l'ex Parma a costringere l'argentino ad una bella respinta ad una mano. La Samp, ahimé, può contare solo un sinistro centrale di Poli. La partita nervosa (quattro gialli solo nella prima frazione), poi, gioca un brutto scherzo a Berardi, che stende in area Marchisio nettamente. Il rigore è sacrosanto e Giovinco lo trasforma per il vantaggio bianconero. Nonostante una Juve non arrembante, è ancora Berardi a complicare la vita alla squadra blucerchiata, beccandosi un giusto secondo giallo e finendo anzitempo negli spogliatoi. A quel punto, i padroni di casa gestiscono e gli ospiti mettono paura solo su una punizione di Estigarribia, finita a lato di poco.
In 10 e con un gol di svantaggio, molti sarebbero stati uccisi. Ma non la Samp di questa Befana, che rientra in campo con De Silvestri al posto del paraguaiano e passa al 4-3-2. Eder rimane in campo ed è la scelta giusta. Alla prima azione buona, i blucerchiati pareggiano: grandissimo lancio di Krsticic, destro di prima intenzione di Icardi e papera di Buffon, che regala il pareggio al Doria. A quel punto, ci si aspetta l'assalto bianconero, che però è contratto, nonostante gli ingressi di Vucinic e Quagliarella. Non solo: la Samp impensierisce ancora la Juve, con Poli che spreca una buona occasione ed Eder che non conclude a dovere.
E' il preludio all'incredibile ribaltone. Minuto 68: bel recupero di Poli, Obiang sale e serve Icardi in un corridoio di spazio. Lo spazio per tirare c'è, ma è molto complicato trovare la rete; tuttavia, l'argentino non spreca tempo e "secca" Buffon con un destro potente sotto la traversa. 2-1 e tifosi blucerchiati in estasi. I campioni d'Italia spingono con rabbia e hanno due occasioni clamorose, entrambe sui piedi di Vucinic. Il montenegrino prima coglie la traversa con un destro rabbioso, poi spreca a due passi su sponda di Quagliarella: insomma, il momento giusto per rivedere il Vucinic sprecone ammirato nei suoi ultimi mesi con la Roma.
Sprecate queste due chance, la Juve si spegne lentamente, nonostante l'ingresso di Giaccherini per un confusionario Pogba. La Samp mette dentro Munari e Tissone per Eder e Krsticic, il finale è sofferenza pura, ma di occasioni neanche l'ombra. Così, i blucerchiati tornano a vincere a Torino dopo otto anni, chiudono a venti punti il girone d'andata e diventano la seconda squadra a passare allo "Juventus Stadium": più che cioccolato, nella calza della Befana c'era oro puro.

Mauro Icardi, 19 anni: meglio la Juve dell'U-20 albiceleste?

Romero 7 | La Juve è spuntata, ma non manca di far lavorare adeguatamente l'arquero argentino: lui risponde presente e si esalta nelle grandi occasioni.
Gastaldello 7 | Dei tre di difesa, è quello che figura meglio.
Palombo 6.5 | Non era semplice rientrare da centrale di difesa, per giunta contro la Juve. Se nel primo tempo è in balia dei bianconeri, nel secondo riprende le redini. Tuttavia, non bruciamo la crescita di Rossini e Mustafi per un giocatore fuori ruolo.. bentornato.
Costa 6 | Nei primi 45' fatica, nei secondi migliora, ma copre poco le avanzate di Padoin e non aiuta Poli.
Estigarribia 5 | Rendimento deficitario anche da ex: sfiora il gol su punizione, poi fa spazio a De Silvestri.
Obiang 7.5 | Un mostro: nei secondi 45' si trasforma e si mangia il campo. Suo l'assist ad Icardi per il 2-1.
Krsticic 7.5 | Ecco un altro che si trasforma nella ripresa: combatte, imposta, si scontra contro un asso come Pirlo ed un top-player come Marchisio, ma non tira mai indietro la gamba. Il lancio per Icardi dell'1-1 è straordinario.
Poli 6.5 | La prestazione sarebbe da sette, dato il mazzo fattosi ed i continui recuperi.. ma in Serie A non si può sbagliare ciò che si mangia sull'1-1, con un tiraccio in acrobazia.
Berardi 4 | Due errori che meriterebbero la multa della società ed un'esclusione lunga.
Eder 6.5 | Nel primo tempo non si vede, sembra che le vacanze lo abbiano appesantito. Poi ha due spunti straordinari e ci ricorda perché è sempre utile.
Icardi 8 | Più "hombre del partido" di così si muore: come ha detto Rossi a fine partita, una doppietta allo "Juventus Stadium" è una vetrina migliore delle qualificazioni sudamericane con l'U-20.

De Silvestri 6 | Entrato per sostituire Berardi, soffre a destra i continui inserimenti di Peluso e Giaccherini. Tuttavia, la sua spinta offensiva aiuta a tenere alta la Samp nei momenti difficili.
Munari s.v. | Entra per Eder per garantire maggior copertura.
Tissone s.v. | Dovrebbe impostare le ripartenze, ma non ne arriva neanche una.

Questa è una singola partita e non è contro la Juventus che si cercano i punti-salvezza. Tuttavia, questa vittoria peserà molto a fine campionato, se la Samp farà il suo dovere negli scontri diretti, cosa che è mancata parecchio in questo girone d'andata. Ventuno punti vanno bene, il trend dovrà essere leggermente superiore come quota punti e meno traumatico come andamento. Oggi, godiamoci il presente: Juve-Samp 1-2 del 6 gennaio 2013 sarà un racconto d'altri tempi, dettato da tante cose. Dai cori poveri dei tifosi juventini all'espulsione di Berardi, dal fatto che si giocava contro i campioni d'Italia alla tenacia ed alla fortuna necessaria per portarla a casa, fino alla doppietta di Icardi. Speriamo che la nostra stagione abbia subito una svolta decisiva oggi.

Delio Rossi, 52 anni, raggiante per l'impresa con i suoi ragazzi a fine gara.

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