28 gennaio 2013

Nel nome del padre.

Non poteva andare meglio di così: è la frase che ogni buon sampdoriano avrà pensato al termine della gara di ieri contro il Pescara. La prima senza Riccardo Garrone è stato un degno omaggio alla memoria del presidente scomparso lunedì: un 6-0 senza appello ad un Pescara molto brutto, quasi irriconoscibile, nonostante gli abruzzesi si fossero distinti per un discreto rendimento fuori casa. Adesso, la classifica è sicuramente più tranquilla, ma sopratutto il gioiellino Mauro Icardi ha attirato ulteriore attenzione sui suoi progressi: dopo la doppietta allo "Juventus Stadium", ecco il poker agli adriatici. E pensare che ha solo 19 anni..

Pedro Obiang, 20 anni, ha realizzato la sua prima rete ufficiale con la Samp.

La Samp cambia pelle in vista della scontro-salvezza contro il Pescara: via il vecchio 4-4-2 mascherato, dentro un più realistico 3-5-2, con De Silvestri avanzato sulla linea dei centrocampisti e Poli lasciato libero dai compiti di fascia. Gli abruzzesi, invece, si presentano con un particolare 4-3-1-2, con Bjarnason vicino alle due punte Caraglio e Celik: da notare gli esordi di D'Agostino e dello stesso attaccante argentino. La cosa incredibile di questo match è che il Pescara non c'è praticamente mai: né un tiro svirgolato, né un'azione pericolosa. Gli ospiti lasciano il campo totalmente ai padroni di casa, che fanno fatica a carburare, ma alla fine spingono: è sopratutto Eder ad avere due gigantesche occasioni, sprecate da pochi passi e che dimostrano come il brasiliano non sia in forma come ad inizio stagione. Tuttavia, l'errore dei difensori avversari è dietro l'angolo: alla mezz'ora, angolo di Estigarribia, sul quale Gastaldello si libera per colpire, ma viene strattonato da Terlizzi. E' rigore netto: dal dischetto, Eder spiazza Perin per l'1-0. E' solo un lampo nel continuo monologo sampdoriano, dove prima un'incornata di Costa costringe Perin ad un miracolo, poi Icardi si mangia un gol clamoroso da 10 metri. Fortunatamente, prima dell'intervallo, l'argentino rimedia: passaggio di Obiang e, con un tocco a seguire, Icardi salta Capuano e si lancia verso la porta avversaria, dove fulmina Perin con un destro angolato. 2-0 e fine del primo tempo, anche se il Pescara reclama (giustamente) un rigore non assegnato per fallo di Gastaldello su Terlizzi.
La ripresa non porta cambiamenti: la Samp continua a spingere, il Pescara - imperterrito - continua a subire. E non ci vuole molto per il 3-0: Obiang conquista un pallone vagante e spara un bel piattone, che suggella il suo primo gol ufficiale con la maglia blucerchiata. La scritta "grazie" sulla maglietta sottostante è un omaggio a Garrone, che gli costa il giallo (sensibilità dell'arbitro pari a zero) e gli farà saltare la trasferta  di Torino. Tuttavia, ormai il mosaico è completato: padroni di casa in completo controllo del match, ospiti imbambolati. Tanto che Icardi trova il 4-0 al 53', saltando Perin e depositando a porta vuota, dopo grandissima giocata ancora di Obiang: insomma, un massacro, che però non conosce la parola fine. Infatti, passano due minuti ed il numero 98 trova la prima tripletta italiana: cross basso di Eder e Icardi è solissimo in area, che regala il 5-0 alla Samp. Le entrate di Soriano e Munari (per Eder e Poli) servono a spezzare il ritmo, mentre il Pescara trova il primo tiro dalle parti di Romero solo al 70'; giusto il tempo di rimettersi a posto ed Icardi trova persino il poker, realizzando dopo un bel recupero di Soriano. E' l'apoteosi: un giocatore della Samp non segnava un poker di reti da 51 anni, uno di vent'anni non lo faceva da 60. Insomma, tripudio assoluto quando l'argentino lascia il campo a Maxi Lopez, rientrato dall'infortunio: il finale è un lento scorrere verso il 90', mentre anche il bomber ex Catania vorrebbe partecipare alla festa. Ma Perin gli blocca la strada e, per oggi, può bastare così.

Mauro Icardi, 19 anni: ieri quattro gol, è a quota sette in campionato.

Romero 6; Costa 6.5, Palombo 7, Gastaldello 6.5; Estigarribia 6, Krsticic 6, Obiang 8, Poli 6.5, De Silvestri 7; Eder 6.5; Icardi 8 (Soriano 6.5, Munari 6, Maxi Lopez 6).

Doveva essere vittoria e vittoria è stata: meno male, perché se non fossero arrivati i tre punti, le acque avrebbero cominciato ad agitarsi. In questa giornata, infatti, le pericolanti hanno tutte mosso la classifica: ci sono stati sopratutto pareggi, ma Palermo, Cagliari e Genoa non hanno mancato di accumulare qualche punticino. Certo, adesso crescono i rimpianti per la prestazione di Siena, dato che la Samp - magari con una vittoria - avrebbe portato a +9 il vantaggio sul terz'ultimo posto, che invece rimane di sei punti. Adesso ci sarà la trasferta di Torino, da affrontare senza Obiang, ma con un Maxi Lopez pienamente recuperato: la squadra di Ventura ha mostrato un grande carattere a Milano e non sarà facile affrontarla in casa propria. Tuttavia, la Samp vista con il Pescara è sembrata in palla, pur sapendo che l'avversario è stato il più timido visto al "Ferraris" in questa stagione. Icardi è a quota sette in campionato e si sente odore di nazionale, viste le lodi di Prandelli: chissà che non si prenda la briga di confermare che è pronto.
Viene da concludere con un pensiero a Riccardo Garrone: ieri, i ragazzi hanno offerto il miglior ringraziamento (calcistico) che si potesse mai dare alla sua memoria. Il giro di campo a fine gara ha emozionato molti e non sarà dimenticato; insomma, speriamo che il futuro sia florido. Con Edoardo alla guida, visibilmente emozionato nel vedere l'affetto della gente allo stadio: continuiamo nel nome del padre.

Lo striscione di ringraziamento esposto dalla squadra a fine gara:
omaggio alla scomparsa di Riccardo Garrone.

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