30 gennaio 2013

Il fattore "S".

Dopo giorni di immobilismo, la Samp si è finalmente sbloccata: col Pescara non c'era, ma sarà in squadra dal prossimo match di Torino. Gianluca Sansone è finalmente un giocatore blucerchiato e ricordo poche trattative così penate, sebbene il nome dell'attaccante abruzzese non faccia sognare granché i fans. Tuttavia, va ricordato come serviva assolutamente coprire il buco nel ruolo di vice-Eder, perciò ritengo il colpo buono; anche perché il ragazzo, l'anno scorso, ha fatto impazzire mezza serie B. Se da una parte è un vantaggio, dall'altra potrebbe risultare anche uno svantaggio.

Con la maglia del Frosinone, Sansone si fa notare in Serie B.

Gianluca Sansone, classe 1987 di Teramo, è stato un vagabondo: non mi riferisco solamente alle squadre, ma anche al ruolo in campo, dato che è stato adattato molteplici volte. Negli anni in cui cresce tra l'Abruzzo e la Basilicata (nelle giovanili, ha giocato a Potenza), Sansone ha mantenuto solo il sinistro letale: quel mancino che lo fa notare al Pescina, quando segna 14 gol in due anni tra Serie D e Lega Pro. Il Siena è più veloce di tutti e lo compra per mezzo milione di euro; purtroppo, il ragazzo si rompe il perone subito ed è costretto ad un periodo poco positivo di pellegrinaggio in Lega Pro. Prima va a Gallipoli, poi alla Virtus Lanciano, dove perlomeno dimostra di essersi ripreso fisicamente.
La prima svolta arriva quando il Siena lo cede al Frosinone in comproprietà: l'attaccante, in Ciociaria, potrà finalmente esprimersi ad ottimi livelli, anche perché viene messo più vicino alla porta, in modo da scaricare il suo terribile sinistro. A fine campionato, i laziali retrocedono, ma Sansone ha messo in cascina una decina di reti, quante bastano per mantenere la categoria (almeno a livello personale). Il Siena si riprende il cartellino per 400mila euro e ne cede la metà stavolta al Sassuolo: nella formazione di Pea, il numero 12 neroverde è fondamentale e si prende più responsabilità rispetto al passato, come il calcio di punizioni e rigori. Inizia a giocare come esterno, poi il tecnico degli emiliani capisce che Sansone ha bisogno di avvicinarsi all'area di rigore: diventa così una seconda punta, se non addirittura il centravanti in alcune occasioni. La mossa è azzeccata: il ragazzo segna 20 reti, ma sopratutto è in grado di decidere le partite, sbloccandole con il suo mancino, che si tratti di un tiro da lontano o semplicemente di un calcio piazzato. Il Sassuolo non raggiunge la promozione e sbatte proprio contro la Samp nei play-off, con Sansone che manca nel momento decisivo: il rigore che Da Costa gli para sotto la Sud è uno dei momenti migliori della stagione blucerchiata, ma forse è anche il peggiore di quella di Sansone. Nonostante ciò, la Serie A attende il mancino terribile..

L'anno scorso, con il Sassuolo, Sansone esplode definitivamente: 22 gol per lui.

Il Sassuolo capisce comunque che può trarre vantaggio dalla situazione, così acquisisce anche l'altra metà del cartellino dell'attaccante. Genoa, Pescara e Chievo bussano alla porta degli emilani, ma, alla fine, Sansone decide di andare da chi era stato uno degli avversari principali nella stagione precedente: il Torino di Ventura compra la sua metà per ben un milione e mezzo. Cifra che sembra irrisoria, visto il talento dimostrato dall'abruzzese in Serie B; purtroppo, il problema si presenta quasi subito. Il ragazzo non riesce ad integrarsi nei rigidi schemi di Ventura: il 4-2-4 del tecnico granata sta stretto a Sansone e, difatti, l'allenatore gli preferisce spesso Sgrigna o Meggiorini, più dediti al sacrificio ed alla copertura, nonché più familiari con lo schema. Sansone ha accumulato 517' di gioco in 21 giornate: una media di quasi 25' sul campo ad ogni partita. Insomma, non è titolare come spera; in più, nelle occasioni giuste, difficilmente spicca. L'unico gol finora realizzato è un regalo di Aronica al "San Paolo", quando il Torino pareggiò in extremis grazie ad una disattenzione dell'ex difensore partenopeo, prontamente sfruttata dall'attaccante granata. Ci si attende di più da Sansone: è quello che spera anche la Samp, che ha rilevato la metà del Torino e lo riscatterà a fine stagione, sempre che le prestazioni siano buone. Di certo, i blucerchiati hanno fatto un buon affare: Sansone tapperà il buco nel ruolo di vice-Eder e metterà un po' di pressione al brasiliano, apparso ultimamente irritante. Inoltre, Sansone potrebbe esprimersi meglio nel modulo di Rossi, più elastico rispetto a quello di Ventura. Insomma, il fattore "S" è in campo: Sansone, Sassuolo, Sampdoria ed il suo sinistro. Ora sta a lui.

Gianluca Sansone, 25 anni, esulta al "San Paolo", dove ha 
realizzato l'unico gol finora segnato.

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