03 febbraio 2013

Nulla cosmico.

La fede per la Samp è indiscutibile, ma ci sono delle volte in cui il telecomando ti appare più maneggiabile di altre: ieri, i colori blucerchiati hanno passeggiato in quel di Torino, dimostrando come la cattiveria necessaria per salvarsi non è sempre nelle nostre corde. In un "Olimpico" ostile per la forte rivalità, Torino e Samp non si fanno male e portano entrambe a casa un punto che muove la classifica; per carità, non si butta via questo piccolo mattone per la permanenza in A, ma è l'atteggiamento ad aver stupito in negativo. Specie se sei reduce da una goleada in uno scontro-salvezza di appena una settimana fa.

Mauro Icardi, 19 anni, contrastato da Glik: l'argentino ha toccato pochi palloni.

La Samp si presenta a Torino con gli stessi undici che hanno permesso la demolizione del Pescara nello scorso turno di campionato: l'unica eccezione è l'assenza di Pedro Obiang, al posto del quale va in campo Gianni Munari. Nei padroni di casa, nessuna novità, con Cerci pericolo numero uno ed una compagine motivata dopo la quasi-impresa di Milano contro l'Inter. Il problema è che, nonostante il buono stato di forma delle due squadre, i primi 25' sono uno spot contro il calcio; l'unico evento che smuove le acque è un tiro contrastato di Gastaldello in una mischia. Per il resto, il Torino non riesce a superare la difesa sampdoriana, che marca a uomo Santana e Cerci, di fatto sterilizzando il 4-2-4 di Ventura. Tuttavia, ai granata basta poco per ravvivarsi; una fiammata ed i padroni di casa creano tre occasioni da gol tra 25' e 27': un tiro deviato di Cerci costringe Romero ad una gran parata. Poi è Glik ad essere anticipato da Gastaldello ad un passo dal gol; infine, Barreto non sfrutta una bella sponda aerea ed incorna alto a due passi dalla porta blucerchiata. Finita la sfuriata, la partita si riassesta su binari di nulla assoluto; a sorpresa, gli sbadigli vengono interrotti per qualche minuto ad inizio ripresa. Prima è Poli a sparare fuori su suggerimento prezioso di Icardi; poco dopo, Gastaldello anticipa Barreto in fuorigioco ed evita il pata-trac. Dal 48' di gioco, non si registrerà più un pericolo significativo per entrambe le porte ed i guardiani dei pali granata e blucerchiati si guardano la partita da spettatori non paganti. Le girandole di sostituzioni non cambiano molto; semmai, fanno capire che la Samp non ha intenzione di scomporsi per vincere la gara. L'entrata di Soriano per Eder è un segnale più che chiaro in questa direzione; se c'è un tratto positivo da sottolineare, i 15' giocati da Poulsen sono forse un avvertimento per Estigarribia, che non può essere considerato un intoccabile se gioca in questa maniera. Il Toro prova invece a creare pressione, con le entrate di Bianchi, Birsa e Jonathas: i risultati saranno deludenti e la gara si chiude con un mesto 0-0.

Alessio Cerci, 25 anni, circondato da diverse maglie blucerchiate.

Romero 6 | Nell'unica parata della gara, è più che reattivo.
Gastaldello 6 | Poco lavoro per lui.
Palombo 6 | Meno brillante delle altre volte, ma sopratutto ricomincia a lanciare lungo quando non c'è n'è bisogno; eppure Krsticic è stato messo in cabina di regia per un qualche motivo.
Costa 6.5 | Tosto, cattivo, si spinge anche in avanti se necessario.
De Silvestri 5 | Tra i compagni che lo servono malissimo e lui poco brillante, la prestazione è insufficiente.
Munari 5 | Niente di rilevante.
Krsticic 5.5 | Onestamente ci si aspettava di più, ma è anche vero che Palombo si prende responsabilità di lancio che non gli sono dovute, visto che il suo ruolo è quello di difensore centrale.
Poli 6 | Corre e lotta, come suo solito.
Estigarribia 4 | Inguardabile: se la squadra esprime una prestazione moscia e sottotono, il paraguaiano fa irritare molti. Piuttosto che aiutare Costa, lo mette in difficoltà; D'Ambrosio, infine, lo sovrasta per tutta la partita.
Eder 4.5 | Una sgridata l'avrebbe svegliato? Non sappiamo, spero che l'acquisto di Sansone gli metta paura, perché questo Eder non è lo stesso di inizio campionato, sopratutto dal punto di vista atletico.
Icardi 6 | Vede pochissimo palla: ci fa quel che può.

Soriano 5.5 | Non ha colpe se il suo allenatore lo schiera da seconda punta.
Poulsen 6 | Voto di stima, speriamo che il ragazzo venga considerato: non capisco possa dare in meno dell'attuale Estigarribia.

Il trittico Siena-Pescara-Torino ha portato qualche punto in meno rispetto a quelli che avevo previsto sulla tabella di marcia; adesso affronteremo una Roma scossa dall'esonero di Zeman e dai risultati altamente negativi. Speriamo di approfittarne, perché dietro hanno cominciato a correre. E non paiono volersi fermare. Sopratutto, ci vorrà un altro atteggiamento, perché questo nulla cosmico visto a Torino non è adatto ad una squadra che vuole fortemente la salvezza.

Rolando Bianchi, 29 anni, è entrato solo nella ripresa e non ha inciso.

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