10 febbraio 2013

Esaltazioni temporanee.

Nessuno c'avrebbe puntato un euro, sopratutto dopo il cambio di panchina in giallorosso: eppure, la Samp riesce in un'impresa non da poco e disintegra una Roma buona, ma sprecona. Sono basate un paio d'occasioni e la squadra di Delio Rossi si è dimostrata pronta, matura e cinica, molto di più degli avversari; Andreazzoli ha poco da rimproverarsi, è chiaro come ci sia qualcosa che non vada nell'ambiente e non nei singoli uomini. Una piazza non cambia cinque allenatori senza farsi qualche domanda; intanto, la Samp si porta a quota 28 e vede la salvezza più vicina.

Gianluca Sansone, 25 anni, e Marcelo Estigarribia, 25, eroi di giornata.

I padroni di casa, reduci dal pareggio di Torino, si presentano con 9/11 confermati: Eder è indisponibile per problemi familiari, Palombo per infortunio. A sostituire i due ci sono Rossini al centro della difesa e Soriano in appoggio ad Icardi; gli altri sono tutti al loro posto. Dall'altra parte, Andreazzoli rivoluziona lo schieramento e passa ad un 3-4-1-2 super-offensivo, con Lamela messo a farsi tutta la fascia e la coppia Totti-Osvaldo davanti. Nella prima frazione, la Samp non è in campo: tanto pressing, ma molta approssimazione quando si tratta di costruire la manovra. Così sono gli ospiti ad impegnare più volte Romero, sebbene il loro enorme possesso-palla non corrisponda alla stessa mole di tiri in porta. Bradley, all'8', sparacchia fuori da posizione favorevole; al 14' è Lamela ad impegnare Romero, costringendolo alla respinta. Allo stesso modo, Totti scalda le mani dell'arquero blucerchiato al 22'; infine, è Pjanic ad avere una super occasione al 41', ma il bosniaco - davanti a Romero - spara addosso a Costa, provvidenziale nell'occasione. Si va al riposo con la sensazione che quel Soriano accanto ad Icardi non serva a molto.
Rossi se ne accorge e si gioca finalmente la carta Sansone, alla prima ufficiale con la maglia blucerchiata. Tuttavia, al 50' c'è l'episodio che condiziona la partita: destro di Totti dal limite dell'area, respinta sui difensori e la palla giunge a Lamela, che realizza l'1-0. Il guardalinee fischia un fuorigioco che in realtà non c'è, non almeno da parte dell'argentino; infatti, è Marquinho ad essere in fuorigioco nello svolgimento dell'azione, ma non è quello l'episodio segnalato. Così, la Roma si perde nelle proteste e la concentrazione vola in via al 55': Sansone salta Pjanic e mette un pallone ottimo per Estigarribia (fin lì pessimo), che spara un bel sinistro sul secondo palo di Stekelenburg. La Samp trova il ritmo e Poli avrebbe la chance per il 2-0, se non calciasse addosso al portiere olandese. Le sorprese, però, non sono finite: al 69', Gastaldello commette un'ingenuità e stende Osvaldo in area. Totti è già pronto a segnare il suo 14° gol alla Samp in carriera, ma il bomber argentino gli toglie la possibilità di calciare il rigore: l'esecuzione è pessima e Romero neutralizza, esaltando il boato della Sud. Passano pochi minuti ed il calcio dimostra che è letale nel punirti: al 72', Sansone esibisce una bordata di sinistro su punizione e batte Stekelenburg per il 2-0. Il "Ferraris" è in delirio per il nuovo acquisto, peccato che Lamela accorci subito le distanze tre minuti dopo, su un bel cross teso di Florenzi. Fortunatamente, la giornata blucerchiata non è ancora finita: Sansone trova il tempo di suggerire il secondo assist di giornata ed Icardi incorna al 76' la palla del definitivo 3-1. L'argentino, di fronte al C.T. Sabella, segna così la sua ottava rete in campionato; la partita finisce lì, con la Roma capace solo di cogliere una traversa con l'inesauribile Lamela nel finale. Andreazzoli inizia male, ma le colpe non sono chiaramente sue.

Andrea Poli, 23 anni, contro Miralem Pjanic, 22: duello a centrocampo.

Romero 7.5; Gastaldello 5.5, Rossini 6, Costa 6.5; De Silvestri 6, Obiang 6.5, Krsticic 7, Poli 6, Estigarribia 6.5 (Poulsen s.v.); Soriano 5 (Sansone 8); Icardi 6.5.

Insomma, è stata una bella giornata per i colori blucerchiati, sporcata però nel finale dal gesto di Delio Rossi. Non posso che apprezzare l'affetto e la dedizione che il mister sta mettendo in questa avventura a Genova, però certi gesti non si possono e non si devono fare, sopratutto quando vinci 3-1 e dimostri che le tue capacità stanno trascinando la Samp alla salvezza, la stessa squadra che sotto Ferrara aveva collezionato nove sconfitte in 11 partite. Indubbiamente, poi, Sansone si è presentato bene: non mi ricordo l'ultima volta in cui, alla prima stagionale, un giocatore della Sampdoria abbia piazzato due assist ed un gol. Un giocatore che potrebbe diventare più prezioso di quanto si pensava e non solo per fare concorrenza ad uno spento Eder.. ora ci si goda questa vittoria. Andiamo a 28 punti e la salvezza è distante solo quattro vittorie: credo sempre che la quota 40 basterà a salvarsi. Nel prossimo turno si andrà a Napoli, senza Delio Rossi e con più tranquillità nelle vene: se da una parte si potrà giocare meglio questa partita, dall'altra si affronta la vera anti-Juve (se proprio se ne può scegliere una..) e non sono queste le partite dalle quali bisogna trovare i punti per salvarsi. Godiamoci questo momento: sono esaltazioni temporanee, ma come sono belle da sentire, da vedere, da vivere.

Sergio Romero, 25 anni, para il rigore di Pablo Daniel Osvaldo, 27.

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