14 gennaio 2013

Tempo, gioco e sangue nelle vene.

Le pressioni erano notevoli, dopo la vittoria allo "Juventus Stadium", ma la Samp non si è lasciata travolgere e coglie così un buon punto sul proprio campo, contro quel Milan di cui violò lo stadio nella prima giornata di campionato. Allora c'era Ciro Ferrara e l'entusiasmo fu incontenibile; stavolta, c'è solo soddisfazione ed un filo di rammarico, visto che la squadra di Delio Rossi è andata più volte vicina al vantaggio. Diciamo che, ai punti, i blucerchiati possono recriminare qualcosa. Tuttavia, quattro punti tra Juventus e Milan non li avrebbe prospettati neanche il più ottimista dei tifosi.

Pedro Obiang, 20 anni, e Kevin-Prince Boateng, 25, lottano a centrocampo.

La Samp scende in campo con lo stesso 3-5-2 con cui era partita a Torino, ma c'è qualche novità di formazione: Berardi, squalificato, viene sostituito da De Silvestri, mentre vengono confermati gli altri. Nel Milan, invece, c'è spazio dal 1' per M'Baye Niang, classe '94, alla prima da titolare in Serie A con la maglia rossonera; con lui, in attacco, ci sono Bojan ed il temibile El Shaarawy, che torna a Genova dopo i suoi trascorsi con i "cugini". Dietro, il Milan rivede Abbiati, nuovamente in difesa della porta del Diavolo.
I padroni di casa partono con il piglio arrembante di "ferrariana" memoria e mettono subito in difficoltà gli ospiti. Al 5', De Silvestri vince un rimpallo e s'invola verso l'area avversaria: il suo destro dal limite costringe Abbiati ad una parata a terra. Due minuti ed il portiere rossonero è costretto a ripetersi, respingendo un bel destro a giro di Poli, così come deve superarsi sulla botta di Eder su calcio da fermo al minuto 11. Il campionario di occasioni iniziali della Samp si chiude con un colpo di testa di Gastaldello, che finisce alto su corner calciato da Estigarribia.
Insomma, il Milan fa fatica e si fa vedere solo con tiri dalla distanza: Bojan e Montolivo cercano di centrare la porta da lontano, ma riescono raramente ad impensierire Romero. Si va così al riposo, nell'attesa che qualcosa smuova gli ospiti, mentre la Samp può dirsi soddisfatta della sua prima frazione.
Pronti, via e Niang accende subito i fuochi nella ripresa, saltando Costa ed impegnando Romero ad una deviazione volante in angolo. Tuttavia, la Samp replica immediatamente con un sinistro di Estigarribia, il quale trova la deviazione di Zapata e mette in pericolo la porta rossonera. Al 61', infine, arriva la più clamorosa (e forse unica) occasione degli ospiti: bel lavoro di Niang sulla fascia, che mette in mezzo per Bojan; lo spagnolo tenta di girarsi e rimette in mezzo, dove Boateng cerca il colpo del k.o. Tuttavia, l'arquero sampdoriano ferma il pallone sulla linea e consente alla Samp di respirare sul più grande pericolo corso in tutta la gara. Da lì in poi, la partita scende di ritmo: il Milan sparisce dal campo, mentre la Samp ha due ultimi sussulti per tentare di impensierire i rossoneri. Prima Estigarribia cerca di sorprendere Abbiati dalla distanza, trovando la pronta risposta del portiere avversario; poi, Mexes regala palla ad Eder ed il brasiliano lancia Icardi, che sparacchia fuori all'interno dell'area di rigore del Milan. Il finale propone solo due gialli (Niang e Gastaldello), molti contrasti, un Palombo molto incisivo, ma poco altro: finisce 0-0 e alla Samp, in fondo, va bene così. E' un altro punto, che porta a +4 il distacco dal terz'ultimo posto, occupato dai cugini rossoblu.

Angelo Palombo, 31 anni, e M'Baye Niang, 18: duello agli antipodi (d'età).

Romero 6.5; De Silvestri 6,5, Palombo 6.5, Gastaldello 6.5, Costa 5.5; Obiang 6, Krsticic 6, Estigarribia 6, Poli 7; Eder 6, Icardi 6 (Soriano 6, Tissone s.v., Mustafi s.v.)

Il peggio, intanto, è passato e si può pensare al futuro sotto una nuova luce. Il girone di ritorno è appena iniziato, ma sappiamo bene cosa la Samp debba fare nelle prossime 18 partite: vincere gli scontri diretti. Chiaro, le giornate come quella della settimana scorsa fanno sempre piacere, ma è fondamentale concentrarsi e battere le concorrenti per la salvezza. A cominciare dal 20 gennaio, quando andremo a trovare il Siena al "Franchi" e incontreremo colui che ci ha riportato in Serie A, per un giorno, da avversari; poi, nel turno successivo, a Genova arriverà il Pescara di Bergodi ed anche lì sarà importantissimo vincere, in modo da allontanare una pericolante come noi. Insomma, è giusto continuare così, perché giocando in questa maniera potremo arrivare al nostro obiettivo più facilmente di quanto sembrasse nel 2012. Parafrasando Jovanotti, ci vuole solo tempo, gioco e sangue nelle vene.

Delio Rossi, 52 anni, sta trascinando la Samp: quattro punti in tre match.

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