23 dicembre 2012

Tempo e rinforzi.

"Roma non è stata costruita in un giorno", dice un antico detto. Allo stesso modo, una rinascita non può essere attuata in poche ore e quindi ci vorrà più tempo per questa Samp. La stessa che ieri, al "Ferraris", ha incassato l'ennesima sconfitta stagionale in casa, stavolta contro la Lazio di Petkovic. Uno 0-1 che dice quanto la mano di Rossi un po' si veda, ma anche quanto ci sia bisogno ancora di lavorare per ottenere risultati migliori, sopratutto a livello di trame offensive. Se i biancocelesti non hanno entusiasmato, essi hanno comunque tenuto a bada una Samp spuntata.

Delio Rossi, 52 anni: ieri era all'esordio sulla panchina blucerchiata.

La prima Samp del nuovo corso di Delio Rossi cambia modulo ed interpreti: si va in campo con il 4-3-1-2, con Eder al fianco di Icardi dal 1', Poli in posizione di trequartista/rompiscatole (il suo obiettivo è quello di limitare Ledesma) e Maresca lasciato fuori per Munari. Obiang è nuovamente in posizione di regia, mentre la difesa è intatta. Per altro, è la prima di Rossi contro la sua ex squadra, quella con cui ha vinto l'unico trofeo della sua carriera. La Lazio, invece, si presenta con il canonico 4-1-4-1, con Klose unica punta.
La partita inizia bene per i blucerchiati, che partono con molta aggressività: prima è Icardi ad impensierire Marchetti con un tiro sporcato, poi è Eder a costringere il portiere laziale ad una parata difficoltosa. Tuttavia, la Lazio - da squadra esperta - comincia a prendere in mano il pallino del gioco ed il controllo della partita.
Lulic prova a centrare la porta dalla distanza, poi viene fermato all'ultimo da Berardi in piena area piccola; ahimé, è solo il prologo al vantaggio laziale. Minuto 25: il bosniaco, scatenato, salta Berardi e mette in mezzo; Romero respinge come può, ma nessuno copre Hernanes. Il "profeta" può prendere la mira ed infilare il vantaggio ospite. Purtroppo, con la Samp d'adesso, la partita si chiude praticamente lì. I padroni di casa hanno giusto il tempo di sfiorare la porta con un colpo di testa di Gastaldello.
Al rientro in campo, Soriano ha preso il posto di un Krsticic infortunato e va a ricoprire il ruolo di trequartista al posto di Poli. Per lunghi tratti della partita, prevale solo il nervosismo in casa blucerchiata, mentre gli ospiti controllano la palla e non la fanno vedere ad una Samp molto imprecisa. L'unico brivido lo regala Pozzi, entrato per un Icardi spuntato: uno-due con Soriano e destro dalla distanza che sfiora il palo della porta difesa da Marchetti. Il Doria finisce in quel momento, mentre la Lazio nel finale ha due possibilità per chiudere la gara con il doppio vantaggio: fortunatamente né Konko, né Cavanda sono precisi davanti a Romero e vengono stoppati in tempo. Un "tiraccio" di Poli chiude la gara e segna la sconfitta numero 10 in campionato. Ora il Palermo e la zona-retrocessione sono a -2. E la prossima è allo "Juventus Stadium"..

Hernanes, 27 anni, in volo dopo il gol che porta in vantaggio gli ospiti.

Romero 6 | Giornata poco impegnativa per lui: gol a parte, non deve respingere nient'altro.
Berardi 5.5 | Partita molto aggressiva la sua. Peccato che si perda Lulic nell'azione della rete di Hernanes.
Gastaldello 6 | Sfiora il gol su calcio d'angolo, ma non soffre particolarmente in difesa.
Rossini 6.5 | Davanti ad uno dei migliori bomber del mondo, egli ritrova la sicurezza perduta. E' strano: Rossini sembra esaltarsi quando ha avversari difficili di fronte, mentre sembra perdersi contro i meno complicati..
Costa 4.5 | Un disastro. Persevero nel dire che non è un terzino, ma Rossi non se la sente di sperimentare dopo quattro giorni da tecnico della Samp e così schiera l'ex Reggina; quest'ultimo riesce nell'impresa di far sembrare Konko un Maicon dei bei tempi.
Obiang 6 | L'unico sufficiente nel centrocampo blucerchiato: recupera, lotta e prova ad impostare.
Munari 5 | Non si capisce cosa abbia dato nei 90' trascorsi in campo.
Krsticic 5.5 | Impreciso sui corner, viene messo k.o. da un pestone e sostituito nell'intervallo.
Poli 5.5 | In posizione di trequartista "alla Di Carlo", ha il compito di rompere le scatole a Ledesma. Ci riesce, ma in fase offensiva è nulla. Inoltre, continuo a consigliarli delle sedute di tiro intensive: non è possibile calciare come fa lui nell'azione finale della partita.
Eder 5.5 | Costringe Marchetti alla parata più difficile dell'intera partita, poi sparisce tra dribbling non riusciti ed iniziative inutili.
Icardi 5.5 | Si fa il solito mazzo davanti, ma non può fare molto di fronte a Dias e Biava.

Soriano 5 | Irritante, si becca il giallo dopo trenta secondi. Salterà la Juventus: non che sia un guaio, eh..
De Silvestri 5 | Riesce a far rimpiangere Berardi e non mette un cross degno di nota.
Pozzi 6 | Entra e si getta bene nella mischia, creando anche qualche problema a Marchetti. Ma non può cambiare da solo l'inerzia della partita.

E' chiaro come Rossi non potesse cambiare molto nei soli quattro giorni da allenatore della Sampdoria; così come era cristallino che fosse difficile battere una delle squadre migliori della Serie A 2012/2013. Dei piccoli segnali, sopratutto nel primo tempo, si sono visti. E, se si vuole essere ottimisti, la Lazio ha gestito e non dominato. Tuttavia, adesso ci saranno due scogli enormi da superare: la trasferta in casa della Juve e la partita in casa contro il Milan. In tre settimane, Rossi dovrà avere il tempo di trovare la quadratura del cerchio e dei rinforzi dal mercato invernale. Perché, senza queste due componenti, io non firmerei su una salvezza sicura della Sampdoria. Speriamo che il Delio faccia il miracolo. Intanto, auguri a tutti.

Daniele Gastaldello, 29 anni, disperato dopo aver fallito un'occasione da gol.

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