25 novembre 2012

A Poli invertiti.

Quando ricomincia a girarti bene, c'è poco da fare: devi vincere. E così fa la Samp in quel di "Marassi"  contro un Bologna tosto, nonostante l'inferiorità numerica che i felsinei hanno subito per quasi tutta la partita. Un 1-0 che rispecchia parzialmente i meriti del Doria, visto che la squadra avversaria si è resa pericolosa anche in 10. Sopratutto nella ripresa, quando i padroni di casa hanno rallentato i ritmi dopo il vantaggio e gli ospiti hanno creato diverse occasioni. Tuttavia, per Ciro Ferrara, è la seconda vittoria consecutiva dopo il periodo di crisi ed un ulteriore chiodo sulla sua panchina, ora più salda.

Andrea Poli, 23 anni: secondo gol in una settimana per lui.

Sapete il famoso motto "team che vince non si cambia"; infatti, l'allenatore blucerchiato mantiene lo stesso undici che ha vinto il derby domenica scorsa, con un 4-5-1 infarcito di centrali di centrocampo e la rivelazione Icardi davanti. Per quanto riguarda il Bologna, Pioli deve rinunciare a Taider e Garics, sostituiti da Guarente e Motta; in attacco, confermatissimi Diamanti, Gilardino e Gabbiadini.
Dopo una buona iniziativa di Krsticic, ecco l'episodio che cambia il match: Poli lancia Icardi a campo aperto, Morleo non prende il pallone, ma stende l'argentino. L'arbitro Celi valuta l'occasione come da "ultimo uomo" e perciò il terzino bolognese viene espulso, prendendo anzitempo la via degli spogliatoi.
Con Diamanti e Gabbiadini sacrificati in fase difensiva, la Samp non riesce comunque a creare molto. Apparte i cartellini gialli (in sequenza Costa e Obiang), i padroni di casa fanno fatica a concretizzare la mole di gioco che costruiscono; arrivati ai 25 metri, la massa di centrocampisti presente sul campo non riesce a presentarsi davanti ad Agliardi. Il Bologna, dal canto suo, si copre e tenta di pungere solo se può.
Così, il primo tempo passa senza emozioni particolari: un tiro centrale di Poli dal limite dell'area ed un cross insidioso di Costa sono i massimi pericoli prodotti dal Doria. Nonostante il poco impegno, Agliardi è sempre attento, perciò si va al riposo sullo 0-0.
Ferrara dimostra finalmente acume tattico, capendo che la squadra non riesce a sfondare: fuori allora un centrocampista (Munari) per un attaccante (Eder). Il 4-5-1 diventa un 4-4-1-1, con il brasiliano a fare da raccordo fra il reparto mediano ed Icardi, lasciato a se stesso per tutta la prima frazione. Da subito, la compagine blucerchiata crea un paio d'occasioni: prima Krsticic su punizione, poi Eder di testa sfiorano il gol del vantaggio, ma Agliardi stoppa entrambi.
Quando Koné dovrebbe garantire agli ospiti un maggior copertura, entrando per Gabbiadini, la Samp passa. Minuto 61: Obiang serve Poli, il centrocampista dialoga con Eder attraverso un uno-due e batte Agliardi con un destro rasoterra all'interno dell'area. Secondo gol in maglia blucerchiata e 1-0, nonostante le difficoltà a tirare in porta.
Dopo un altro tentativo pericoloso di Eder, il Bologna comincia a farsi pericoloso dalle parti di Romero: un fuorigioco non segnalato a Gilardino lo lancia in area, ma Romero lo chiude. Poi è Koné a saltare Rossini, salvo sparare sul portiere sampdoriano. I cambi di Tissone per un infortunato Eder, di Pasquato per Guarente e di Pazienza per Perez non cambiano l'andamento della partita: i felsinei continuano a giocarsela.
A dieci minuti dal termine, esce anche Poli per Soriano e la Samp rischia di trovare il 2-0 in due occasioni: prima Maresca mette fuori di poco un cross di Mustafi, poi Tissone - in contropiede - tenta il pallonetto su Agliardi, ma spedisce a lato. In mezzo, Pasquato per poco non pesca il jolly dell'1-1, con un bel destro dal limite che fa la barba al palo della porta difesa da Romero. C'è anche un episodio dubbio in area sampdoriana, con Rossini dal braccio troppo largo su un pallone vagante: Celi non vede.
Finisce 1-0: il Bologna s'è l'è giocata bene, nonostante l'inferiorità numerica. Per la Samp, ci sarà da lavorare sul fronte offensivo: non sempre si gioca contro un avversario in 10 o contro la squadra meno in forma della Serie A.

Quinto minuto: espulso Morleo, sarà l'episodio che cambierà la partita.

Romero 6 | Nessun impegno particolare oggi.
Mustafi 7 | Il migliore per abnegazione. Scende più lui sulla fascia destra che Berardi e De Silvestri nella stagione fin qui trascorsa. La velocità gli fa difetto, non certo la forza e la determinazione.
Gastaldello 6.5 | Gilardino non vede palla.
Rossini 6 | Neanche Gabbiadini crea pericoli, ma si lascia sfuggire Koné. Purtroppo, si lascia sfuggire un rigore per fallo di mano; Celi non se ne avvede ed il pericolo è sventato.
Costa 6 | Motta non spinge e lui cerca di metterlo in difficoltà. Altra ammonizione: non sarà troppo nervoso?
Maresca 5.5 | Malino, impreciso anche sotto porta.
Obiang 5 | Forse il peggiore: nel primo tempo sbaglia quasi tutto e per poco non si fa espellere.
Munari 5.5 | Male anche lui, Ferrara decide di farne a meno nel secondo tempo.
Poli 6.5 | Bel gol, bei movimenti, ma non vede troppo il pallone; nella posizione di ala sinistra sta funzionando.. finora.
Krsticic 6 | Ogni tanto gigioneggia, ma ha dei lampi che accedono la partita.
Icardi 6.5 | Crea quel che può da solo contro il mondo; l'episodio che cambia la partita è merito suo.

Eder 6.5 | L'assist per il gol di Poli ed un'altra occasione costruita: mica male per appena 25 minuti di gioco.
Tissone 6 | Attivo, con il suo solito passo felpato, sfiora il 2-0 nel finale.
Soriano s.v. | Giusto il tempo di un tunnel.

Adesso ci attende un ciclo di inferno a concludere questo tribolato girone d'andata. Prima tappa a Firenze, contro una squadra di gran lunga migliore della nostra e che vola sulle ali dell'entusiasmo. Il pareggio della Fiorentina a Torino ha dimostrato che non c'è solo bel gioco, ma anche tenacia nel raggiungere l'avversario. Insomma, ci vorrà un'altra Samp, più cattiva e cinica, che non si chiuda a riccio all'Artemio Franchi. Insomma, una Samp a "Poli invertiti": meno difesa e più gioco.

Ciro Ferrara, 45 anni: panchina più salda dopo le ultime due vittorie con Genoa e Bologna.

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