11 novembre 2012

Presi a pallonate.


Niente da fare: tanti cambiamenti ed una trasferta lontana non sono serviti a rimettere a posto la Samp di Ciro Ferrara. I blucerchiati perdono anche a Palermo ed incamerano la settima sconfitta consecutiva: un dramma. Adesso è difficile anche pensare ad una soluzione, sopratutto pensando al fatto che a decidere la gara di oggi è stato un "ragazzino" del '93, Paulo Dybala, alla sua sesta presenza in Serie A. Il derby è vicino ed il risultato da ottenere a tutti i costi non aiuta a pensare positivo.

Jonathan Rossini, 23 anni, ha avuto una brutta prestazione oggi al Renzo Barbera.

Le novità si sprecano in casa Samp: Ferrara, confermato nonostante la striscia negativa, decide di cambiare. Niente più 4-3-3 mascherato, ma un 4-4-2; peccato che anche quest'ultimo schieramento sia un bluff, con i blucerchiati disposti con cinque centrocampisti ed il solo Eder davanti. I quattro centrali compongono la difesa, con De Silvestri bocciato dopo la gara con l'Atalanta e Mustafi sulla destra. Poulsen viene re-inserito, ma come esterno di centrocampo. Il Palermo è forzato alla sostituzione di Miccoli: il capitano rosanero, infatti, è vittima di uno stiramento ed è costretto a saltare la partita odierna. Al suo posto, dentro Paulo Dybala, giovane pupillo di Zamparini; ad accompagnarlo, Ilicic e Brienza sul fronte offensivo.
Pronti, via e la Samp rischia subito: Rossini prende un'altra giostra da Dybala ed il numero 9 rosanero impegna severamente Romero. Purtroppo, è il preambolo ad un dominio totale da parte dei padroni di casa; difatti, i blucerchiati sono quasi inesistenti a causa di uno schieramento troppo coperto e rinunciatario. Infatti, il massimo creato nel primo tempo dagli ospiti è un tiro poco convincente di Eder a lato della porta di Ujkani; da quel momento, la Samp scompare per un tempo.
Invece, il Palermo non esita ad affondare nella difesa sampdoriana: Brienza salta Mustafi al 14' e mette in mezzo un ottimo pallone, ma Ilicic spara alto da due passi. Da lì, la partita perde vivacità, lasciando la Samp libera di impostare, sebbene non riesca a concretizzare nulla negli ultimi 25 metri. Se i blucerchiati danno un contributo alla partita, è negativo: Eder sfugge alla difesa di casa al 28', salta un paio di difensori, poi simula una brutta caduta e si becca un sacrosanto giallo. A parti invertite, avremmo gridato alla squalifica.
Passato un quarto d'ora di nulla, il Palermo torna a spingere: al 30', Ilicic serve Dybala a porta spalancata, ma l'argentino spara fuori. Un duello che si ripete fino alla fine del primo tempo, quando il talentino palermitano sfida ancora Romero da fuori, costringendolo ad una facile parata. Il registro non cambia nel finale di prima frazione: prima Barreto approfitta di una sgroppata di Dybala e spara addosso al portiere blucerchiato, poi è lo stesso attaccante rosanero a dare una giostra a Gastaldello e Rossini, prima che Romero neutralizzi miracolosamente la sua fantastica azione. Finisce 0-0, ma alla fine del primo tempo il risultato sembra tutto tranne che meritato. E la Samp cambia poco nella ripresa, mettendo Estigarribia per Poulsen, sebbene il danese non fosse apparso tra i peggiori del primo tempo.
Il calcio è enigmatico e lo sappiamo. Il Palermo bombarda la porta sampdoriana per tutti i primi 45' e non segna; al primo tiro della ripresa, i rosanero passano. Al 51' Brienza lavora un buon pallone e serve in area Dybala, dimenticato dalla coppia di centrali blucerchiati; un sinistro all'incrocio firma il suo primo gol in Serie A. Una volta in svantaggio, Ferrara decide che è ora di sbilanciarsi, mettendo Icardi per un pessimo Soriano e passando ad un più comune e spregiudicato 4-4-2. I risultati, seppur su calcio da fermo, non tardano ad arrivare: tra il 62' ed il 65', Maresca ed Eder provano ad impensiere gli avversari. 
Ma quando pare girare molto per il meglio, il Palermo raddoppia: è ancora Brienza a cercare Dybala sulla linea del fuorigioco, grazie a Rossini, che tiene tutti in gioco. Il numero 9 avversario prende la mira e Romero stavolta non può nulla: 2-0 e la partita è praticamente chiusa. Se il finale ha poco da raccontare, Icardi prova a scaldare i guanti ad Ujkani, con una bella conclusione al 76'; peccato che il contributo dell'argentino non basti a ribaltare la gara. Anzi, è Dybala nel finale a sfiorare la tripletta su rinvio di Ujkani (!), che lo serve in contropiede, ma Romero neutralizza per l'ennesima volta il numero 9 avversario.
Il tentativo finale di Juan Antonio dalla distanza (entrato a 10' dalla fine per Rossini) è solo il sipario ad una delle più brutte prestazioni della Samp di Ferrara; azzarderei la più brutta di sempre, ma è passato talmente tanto tempo dall'ultima buona uscita della Samp che faccio fatica a cogliere la differenza. 

Paulo Dybala, 19 anni: oggi ha trovato i suoi primi due gol in Serie A.

Romero 7 | Decisamente il migliore: l' "arquero" della nazionale argentina torna a buoni livelli ed impedisce alla Samp di subire un passivo decisamente più ampio.
Mustafi 6 | Uno dei pochi da sufficienza passabile: il tedesco è un centrale difensivo, eppure - tunnel di Brienza a parte - si disimpegna bene in un ruolo non suo. In attesa del rientro di De Silvestri, è meglio farci un pensierino. Anche per il derby, se lo svizzero non dovesse recuperare.
Gastaldello 5.5 | Malino anche il capitano: sul gol dell'1-0 si perde Dybala in un fazzoletto in collaborazione con Costa.
Rossini 4 | Una giornata così brutta non l'avevamo mai vista da parte del centrale svizzero. Con l'Atalanta mi ero sbilanciato e l'avevo definita la sua peggior partita in maglia blucerchiata: sono costretto a smentirmi una settimana dopo.. tiene tutti in gioco sul 2-0 e Dybala non gli fa vedere palla una volta.
Costa 4.5 | Ecco un altro che, in un momento come questo, farebbe meglio a concedersi qualche turno di riposo. Al di là della prestazione tecnica, con Ilicic che lo mette raramente in difficoltà, l'ex Reggina trova il tempo di accendere anche qualche scintilla con Kurtic e Morganella, rischiando la prova-tv. Come se non fossero già bastate le diverse giornate di squalifica accumulate..
Maresca 5 | Su punizione cerca il gol del pareggio, ma non è la giornata fortunata.
Obiang 5 | Male anche lui, sopratutto nel primo tempo: recupera tanti palloni, ma ne sbaglia altrettanti.
Munari 5 | Messo sulla fascia, il buon Gianni fa ciò che può: quasi nulla. Santiago Garcia non lo deve marcare una volta.
Poulsen 5.5 | Uno dei "meno peggio" nella prima frazione, viene inspiegabilmente sostituito nell'intervallo: non stava brillando, ma senza compiti difensivi stava mostrando una versione migliore di se stesso. Ciò nonostante, Ferrara lo boccia per l'ennesima volta e lo toglie nell'intervallo. A cosa è servito acquistarlo se gioca così poco? E perché il tecnico ha avallato un acquisto del genere?
Soriano 4 | Il cuore direbbe di mettergli un "senza voto", perché il Soriano visto oggi non meriterebbe neanche la pagella: pasticcione, inconcludente e fuori ruolo. Un centrocampista centrale messo da seconda punta ancora mancava alla lista di atrocità calcistiche compiute dall'allenatore della Sampdoria. Certo, il talento ex Bayern ci mette di tutto per farsi voler male.
Eder 5 | Uno dei due tiri in porta della Samp è suo. Poi basta. Essendo fuori ruolo e non appoggiato adeguatamente dal resto della squadra, è lasciato nella morsa di Von Bergen e Donati senza chance. La sua simulazione nel primo tempo è un esempio di come la squadra sia senza testa o bussola.

Estigarribia 5 | Evita l'insufficienza grave, sono passi avanti. Ci si chiede perché in una gara di ripartenze non sia partito titolare.
Icardi 6 | Anche oggi uno dei pochi a salvarsi: scalda i guantoni ad Ujkani, ma vedo poco la palla. Dall'altra parte Dybala gioca e segna, dalla nostra Ferrara lo tiene bello caldo in panchina finché non è in svantaggio.
Juan Antonio s.v. | Dieci minuti sono pochi per giudicarlo, sopratutto a partita finita. Ma forse, con questa pochezza in campo, sarebbe ora di rischiarlo.

Adesso ci sarà il derby, forse il più tragico che la Lanterna ricordi da anni a questa parte: le due squadre vi arrivano in condizioni pessime, ma la Samp non può più raschiare il fondo del barile. Il Genoa, oggi, ha perlomeno dato un segno di vita contro il Napoli, pur perdendo: per trovare due gol su azione della Samp bisogna risalire fino a fine Settembre. Pare un'eternità. Eppure questo derby bisogna vincerlo; perché se una mazzata contro il Palermo penultimo in classifica fa male, non voglio immaginare quale danno sarebbe perdere contro la terz'ultima, per giunta tua rivale cittadina. Insomma, la Samp è tutta nell'immagine della pallonata presa da Ferrara verso la fine del primo tempo: una squadra senza grinta, con idee del tutto incomprensibili e in difficoltà nel cambiare rotta. Non vorrei che esser presi a pallonate diventasse un vizio.

Enzo Maresca, 32 anni, e Daniele Gastaldello, 29: simboli di una Samp in difficoltà.

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