22 luglio 2012

La maledizione destra.

Era tanto che si attendeva. Ogni volta che arrivava l'estate, c'era un ruolo che attendeva d'esser riempito nello scacchiere blucerchiato: quello di terzino o di cursore destro. Dall'annata 2007/2008, quella strepitosa di Christian Maggio, si è alla ricerca di un giocatore continuo e degno di occupare tale porzione del campo. Purtroppo, sono state più le ombre che le luci espresse dai ragazzi chiamati a giocare in quel ruolo. E adesso, con l'arrivo di Lorenzo De Silvestri dalla Fiorentina, si spera di aver riempito tale falla. Del resto, l'operazione è molto costosa (prestito oneroso di 250mila euro e riscatto a 4 milioni) e si spera che i risultati siano altrettanto alti. Ma vediamo meglio la storia passata nel ruolo di "sgaloppatore" della fascia destra.

Christian Maggio, 30 anni: gol decisivo nel Derby e grandi prestazioni nella Samp.


Nell'estate del 2008, la Samp opta per la solita cessione annuale della gestione Marotta: a partire è Christian Maggio, autore di un'annata straordinaria. La sua intesa con Cassano è talmente buona che la Samp, per tutta la stagione, si permette di non giocare con un centravanti vero, tanto Bellucci e lo stesso Maggio realizzano (insieme) gli stessi gol di un grande attaccante: 12 per l'ex Bologna, 9 per il cursore veneto. A quel punto, la Sampdoria lo cede al Napoli di Aurelio De Laurentiis per la cifra di 8 milioni di euro. Sembra una perdita incolmabile, vista l'importanza di Maggio nell'allora 3-5-2 di Walter Mazzarri: era praticamente perfetto per essere l'interprete destro nei cinque di centrocampo. Al suo posto, la società fa un doppio acquisto: la Samp prende Marius Stankevicius dal Brescia per 3 milioni di euro e Marco Padalino dal Piacenza per 2.5 milioni. Un duplice colpo che la Samp effettua sperando che i due possano integrarsi presto nel modulo tattico del tecnico di San Vincenzo e permetta alla squadra di avere lo stesso rendimento dell'anno precedente.
Ma sarà un'illusione: per entrambi si presentano problemi, seppur di diversa natura. Padalino ha la corsa di Maggio, ma non è ugualmente ispirato negli inserimenti e spesso sbaglia l'ultimo passaggio per la troppa frenesia; in più, gli infortuni lo mettono fuorigioco di tanto in tanto. Per Stankevicius, il problema è opposto: abituato a giocare da terzino destro nella difesa a quattro, soffre il fatto di dover fare tutta la fascia per tutta la partita, risultando così inefficace per la causa blucerchiata. Padalino decolla nella prima parte della stagione, poi comincia a fare fatica; nel frattempo, Mazzarri è talmente poco convinto dal comportamento di Stankevicius come esterno destro che lo sposta come interno di centrocampo accanto a Palombo e Franceschini. Se per il calciatore svizzero il declino in maglia blucerchiata è segnato dal ritorno al 4-4-2 con Delneri e dall'arrivo di Semioli nella stagione successiva, per Stankevicius c'è ancora l'occasione di incidere come terzino destro, dove viene utilizzato alternandosi a Zauri, arrivato nel frattempo dalla Lazio. Ma nell'inverno del 2010, il lituano va in prestito al Siviglia e saluta la Samp.

Marius Stankevicius, 31 anni: luci ed ombre nei suoi anni blucerchiati.


Luciano Zauri arriva dalla Lazio dopo esserne stato capitano di lungo corso: il suo ruolo di terzino destro nel 4-4-2 non comporta salire troppo e, personalmente, era una delle cose che mi dispiaceva di più. Poche volte, nella sua avventura blucerchiata, ho visto Zauri all'attacco. Certo, era cosa buona e giusta per mantenere l'equilibrio nella fase difensiva del 4-4-2 del tecnico friulano, ma è un peccato. Ma Zauri riesce comunque ad essere utile alla conquista del quarto posto nella stagione 2009/2010, nonostante un rigore "regalato" a Palermo, nella sfida decisiva per il "posto-Champions", che fa sussultare tutti i tifosi sampdoriani. Ad alternarsi con lui, c'è Fabrizio Cacciatore, che verrà ricordato quell'anno unicamente per l'espulsione in uno dei derby più nefasti per i nostri colori.
L'anno dopo, con il preliminare di Champions e il desiderio di non riscattare Zauri, ci si chiede se uno dei grandi colpi della famiglia Garrone sarà proprio in quella zona di campo: la risposta è ben nota. La Samp non compra nessuno (se non Curci per sostituire Storari), sperando che la buona stella la mandi buona e permetta di comprare giocatori dopo aver passato il preliminare. Non andrà così: il Werder passerà il turno con uno psicodramma calcistico che avvilisce un po' l'ambiente blucerchiato. Stankevicius, tornato dall'esperienza di Siviglia con la conquista della Coppa del Re, gioca benissimo i due preliminari, mostrando tutto quello che non aveva fatto vedere nella stagione e mezza precedente. Ma anche qui, la strategia Samp non è delle migliori: il lituano viene ceduto in prestito al Valencia e la società blucerchiata si riprende Zauri, di nuovo in coppia con Cacciatore per occupare il ruolo di terzino destro nella squadra messa in campo da Di Carlo.
Sarà un calvario: Zauri, non aiutato dalla tattica di Delneri, non risulta essere di nessuno aiuto alla causa; Cacciatore ha dei buoni momenti, ma è per lo più confusionario ed arruffone, dimostrandosi non pronto al grande salto; a Gennaio, la Samp prende Gilberto Martinez dal Brescia, che dimostra molta grinta, ma non è un terzino destro e non ha molto tempo di incidere.
Si arriva così all'ultimo anno: Zauri viene lasciato andare, Cacciatore è ceduto al Varese in prestito e c'è un vuoto enorme a destra, dove si tornerà al 3-5-2, secondo la decisione del nuovo tecnico, Gianluca Atzori. I candidati a giocarsi il posto saranno Andrea Rispoli, reduce da una tremenda stagione a Lecce e di proprietà del Parma, ed il redivivo Marco Padalino, reduce da numerosi infortuni e recuperato solo all'inizio della stagione scorsa.
I primi mesi sono terribili: la squadra naviga in acque minacciose, l'obiettivo dichiarato della Serie A è ben lontano dall'essere conquistato e a destra, come in molti altri settori del campo, si soffre. Padalino gioca poche partite, prima che faccia rendere conto ad Atzori che non ha colmato le sue lacune tattiche: la gara casalinga con il Torino segna il suo naufragio. Intanto, Rispoli viene riproposto sia come esterno destro nel 3-5-2 sia come terzino destro nella successiva trasformazione del modulo in 4-4-2. Ma i risultati sono modesti, se non mediocri: il ragazzo non riesce ad integrarsi e spesso corre a vuoto, nonostante il grande impegno. La svolta vera arriva con Iachini, chiamato al posto di Atzori a Novembre 2011: cambia il modulo nel 4-3-1-2 e decide di portare Gaetano Berardi dal Brescia. Anche qui grossa incertezza: le prime due-tre partite di Berardi sono buone, ma poi troppi interventi fallosi ed un Rispoli in crescita verso la fine del campionato lo mettono in panchina. Rispoli si conquista così il posto ed è decisivo nei play-off (salvataggio miracoloso a Modena contro il Sassuolo, assist per il gol-promozione a Varese), ma non viene riconfermato dalla Samp e rimane in B, a Padova, lasciando così nuovamente un vuoto in quella posizione.

Andrea Rispoli, 23 anni: decisivo nel finale dell'ultima stagione sampdoriana.


E adesso? Si è comprato Lorenzo De Silvestri. Il 24enne era stato una promessa della Lazio, che lo aveva fatto esordire a 17 anni con la maglia biancoceleste addosso; a 19 anni, De Silvestri aveva già diverse presenze sia in Serie A che addirittura in Champions League. Poi si è un po' perso, la Fiorentina lo ha acquistato tre anni fa per una cifra di sei milioni di euro: il primo anno e mezzo, tra Prandelli e Mihajlovic, è stato positivo. Poi, però, il tecnico serbo gli ha preferito Comotto e De Silvestri, complice anche il tracollo viola di quest'anno appena concluso, ha visto calare le sue quotazioni. In teoria, è il futuro dell'Italia, visto che il ruolo non ha questi grossi interpreti che girano per il nostro mondo pallonaro; in pratica, il ragazzo deve dimostrare moltissimo. Speriamo lo possa fare, in modo da spezzare questa maledizione che ci portiamo sulla destra. Una maledizione che è già costata abbastanza.

Lorenzo De Silvestri, 24 anni, durante la sua presentazione con il d.s. Sensibile, 40.


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