11 luglio 2012

Ci vuole un fisico Maxi.

C'è voluto un po', ma alla fine è arrivato: il primo colpo della Sampdoria per la stagione che verrà è stato finalmente messo a punto. Esso risponde al nome di Maximiliano Gastón López, centravanti argentino del Catania: l'accordo è stato finalizzato ieri sera, con la tanto famosa formula del prestito con diritto di riscatto. Alla squadra etnea andranno 2.5 milioni di euro per il prestito oneroso ed altri 6 nel caso la Samp esercitasse il diritto di riscatto che ha sul giocatore; Maxi López arriva alla Samp dopo sei mesi di prestito al Milan, in cui ha avuto poco spazio e ha inciso altrettanto poco sul cammino rossonero. Per lui, il momento di gloria massimo è stato ad Udine, quando riuscì a segnare l'unico gol realizzato con i rossoneri e a fornire l'assist per il gol-vittoria di El Shaarawy. Insomma, un'avventura che non ha convinto i dirigenti rossoneri a riscattarlo; ma Maxi riparte da Genova, proprio per convincere quelli che non hanno creduto in lui e per far sognare i suoi nuovi tifosi.


Un giovanissimo Maxi López esulta con la maglia del River Plate.

Maxi López nasce il 3 Aprile del 1984 a Buenos Aires e cresce nel floridissimo vivaio del River Plate, squadra sempre produttrice di grandissimi talenti poi sbarcati in Europa; López entra nel vivaio dei Millionarios a 13 anni e a 17 esordisce in prima squadra, durante una partita di campionato. Rimarrà nel giro della prima squadra per quasi quattro anni, nei quali il ragazzo cresce bene: si fa conoscere con i suoi 16 gol in 70 partite e con il River vince tra titoli di Clausura, dal 2002 al 2004. I gol realizzanti non sono moltissimi, a dir la verità, ma ci sono parecchie squadre a seguirlo, dato che López sa difendere bene il pallone, apre gli spazi per le seconde punte che giocano con lui ed è dotato di un buon colpo di testa. Insomma, il modello di centravanti fisicamente dotato e tecnicamente ben educato. 
Sarà il Barcellona ad ottenere le sue prestazioni, pagando al River la bellezza di 6.5 milioni di euro nel Gennaio del 2005. I blaugrana devono sostituire l'infortunato Henrik Larsson e pensano all'argentino per farlo, che li ripagherà con delle buone prestazioni nei primi sei mesi del 2005, conditi da un gol ed un assist nell'andata degli ottavi di Champions League contro il Chelsea. Sembra l'inizio di un ottimo idillio tra lui ed il suo nuovo club, ma è un'illusione: nel Barca di Rijkaard, vincitore di una Champions l'anno successivo, non c'è spazio per un giovane come lui. Nel reparto avanzato, i posti sono già presi da Ronaldinho, Eto'o e Giuly, senza contare la presenza di Larsson, Ezquerro e di un giovane Lionel Messi: purtroppo per Maxi López, le presenze nella stagione successiva si contano sulle dita delle mani. Quando poi s'infortuna ed arriva Guðjohnsen dal Chelsea, le speranze decadono: è tempo di andarsene per il giovane Maxi.


Maxi López ai tempi della sua presentazione al Barcellona: un'esperienza negativa.



Comincia così un periodo da "nomade del calcio": il Barcellona pensa inizialmente di prestarlo ad un'altra squadra spagnola, per vedere se il ragazzo ha la stoffa di cavarsela nel calcio nazionale o si è trattato di un grosso errore di mercato. Il Maiorca lo prende in prestito per la stagione 2006/2007, ma anche qui le aspettative sul ragazzo rimangono deluse: cinque gol in 30 presenze sono pochi per un giocatore che prometteva così tanto. Così, il club catalano lo lascia andare, cedendolo al FC Mosca, squadra del campionato russo, per 2 milioni di euro. Con i moscoviti, non va meglio di prima: nove gol in 23 partite, una finale (persa) di Coppa di Russia e qualche scampolo di Coppa UEFA. 
Maxi López prende una decisione: è tempo di tornare in Sud America, sperando che sia la scelta giusta per rilanciare in qualche modo la propria carriera. L'argentino approda al Gremio, storico club del campionato brasiliano, attraverso un accordo che prevede un prestito annuale in quel di Porto Alegre. Il centravanti riesce nel suo intento: 17 gol in 41 partite lo rimetteranno al centro dell'attenzione, con diversi club che lo cercheranno durante la sessione del mercato invernale del 2010. A lui vengono collegate squadre come l'Ajax ed il Wolfsburg, ma il nuovo approdo nel calcio europeo è situato a Catania, società con la quale Maxi López si lega fino al Giugno del 2013. L'accordo viene finalizzato per 3 milioni di euro.
L'esito dell'operazione sarà ottimo per entrambe le parti: Maxi López salva praticamente da solo il Catania nella stagione 2009/2010, segnando 11 gol in 17 partite, segnando anche la doppietta che decide il derby di Sicilia in favore degli etnei, nonché uno straordinario gol a Livorno. L'anno dopo, i gol del centravanti argentino sono 10 in 37 presenze: una media decisamente più bassa, comunque determinante per contribuire all'ennesima salvezza consecutiva dei rossoazzurri. Nel 2011/2012, Montella non lo vede come titolare intoccabile e la situazione cambia a Catania: Maxi López segna 5 gol in 16 partite stagionali, ma la partenza sembra imminente. Così tanto da farlo cadere in pianto che sa d'addio dopo il gol segnato al Palermo, nel derby di Sicilia vinto dagli etnei per 2-0 nel Dicembre dell'anno scorso.




Da lì, arriverà il Milan e sappiamo tutti come è andata. Ora il biondo argentino ricomincia da Genova, nella speranza di dimostrare che i rossoneri si sono sbagliati a non riscattarlo. Personalmente lo ritengo un buon giocatore, magari con una media-gol non altissima, però sarà comunque in grado d'esser utile. Se ci sarà una squadra buona intorno a lui, Maxi López contribuirà senza dubbio alla nostra (speriamo) salvezza. E chissà che non ci scappi il gol dell'ex nell'amichevole di Agosto al Camp Nou contro il suo Barcellona.. bienvenido, Maxi López.


Maxi López durante l'esperienza al Milan: dimostrerà che si sono sbagliati?


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