25 luglio 2012

C'era una volta Capitan Futuro.

E' proprio vero che la vita ti cambia in un secondo. Il tempo vola via senza che tu te ne accorga e, se un giorno sei l'idolo di una Gradinata o una giovane speranza, bisogna stare attenti: non ci vuole molto perché tu ti trasformi in un peso da "sbolognare" o un giocatore in ritiro, sì, ma non più necessario alla causa. E' lo strano (e costoso) caso di Andrea Poli: proprio lui, che ha fatto parte dell'ossatura della mediana che ha condotto la Samp al preliminare di Champions di due anni fa è, adesso, un giocatore indesiderato, da vendere a qualunque costo, monetizzando il più possibile. Anche a costo di tenerselo scontento, data la scadenza del suo contratto nel Giugno 2014. Ma come si è arrivati a questo punto? Rivediamoci un po' di storia del talentino del vivaio blucerchiato.



Andrea Poli nasce a Vittorio Veneto il 29 Settembre 1989 e cresce calcisticamente nel vivaio del Treviso, collezionando anche quattro presenze con quella maglia. Tutto ciò accade prima che Marotta e la Samp  comprendano le enormi potenzialità di Poli: a quel punto, la società genovese rileva la metà del cartellino del ragazzo trevigiano per un milione di euro, lasciandolo fino alla fine della stagione 2006/2007 in Veneto. L'estate successiva viene convocato per il raduno sampdoriano, lasciando intravedere buone doti, che convincono Mazzarri e la società a tenerlo per la Primavera blucerchiata. Ma non solo: a Novembre, nella trasferta di Cagliari, Poli esordisce con la Sampdoria in campionato, entrando al posto del capitano Sergio Volpi; una grandissima emozione che lascia sognare molti tifosi, speranzosi di rivederlo in campo con la giusta grinta ed una maggiore esperienza.
Nel frattempo, il ragazzo fa grandi cose in primavera, vincendo con la squadra giovanile sia la Coppa Italia Primavera che il Campionato Primavera, battendo rispettivamente Atalanta ed Inter; Poli segna sia nei quarti di finale contro il Chievo che in finale contro i pari età dell'Inter. Durante l'anno, inoltre, il giocatore viene interamente riscattato dalla Samp nell'ambito dell'operazione che porta lo sfortunato Gionatha Mingozzi a Treviso.
A quel punto, viste le prestazioni ottime in Primavera, si decide di farlo partire in prestito, per testarlo nel calcio professionistico: la meta è il Sassuolo, dove il ragazzo colleziona 32 presenze e 5 marcature, compiendo una grande maturazione e mostrando la capacità di inserirsi puntualmente in zona gol. E' un'ottima stagione per Poli, così buona che l'Under-21 lo convoca per l'Europeo 2009 in Svezia; a fine anno ritorna alla Samp, conscio di potersi giocare il posto con chi occuperà i ruoli della zona mediana.
Il ritiro per la stagione 2009/2010 è sotto la guida di Luigi Delneri, sempre in grado di lanciare giovani talentuosi quando ce ne è bisogno: per Poli, il tecnico di Aquileia non fa eccezione. Dopo le prime cinque partite, in cui il duo mediano nel 4-4-2 è Tissone-Palombo, Delneri cambia idea: contro l'Inter a Marassi, scatta l'ora del giovanissimo Andrea Poli. Gioca accanto a Palombo e la sua partita è ancora adesso un ricordo vivido nella mia memoria: i tifosi sono entusiasti del giovane che si ispira a Gerrard, che si fa rispettare persino dal compagno di Under-21 Mario Balotelli.. da quel momento in poi, il ragazzo veneto non esce più dalla formazione titolare, alternandosi con Tissone nella rotazione di centrocampo. Il suo rendimento è ottimo, gioca con personalità: magari gli manca un po' di cattiveria ed il tiro da lontano, ma può solo migliorare. E figuriamoci come può migliorare con 32 presenze stagionali alle spalle in quella splendida annata, pensando oltretutto che potrebbe disputare la Champions.. si comincia anche a dargli l'appellativo di "Capitan Futuro", in assonanza allo stesso ruolo di Daniele De Rossi nella Roma: come il romanista sarebbe l'erede designato per la fascia di capitano, altrettanto succede per Poli nella Samp.
Ma la Samp - come tutti sappiamo - il preliminare non lo passa e Poli, oltretutto, non gioca neanche la doppia sfida con il Werder Brema, bloccato come è da un infortunio muscolare. Quando rientra, non è più in grado di riconquistarsi stabilmente il posto da titolare, anche a causa di numerosi infortuni; così le presenze stagionali scendono a 26 e la Samp retrocede mestamente in B, con Poli che manifesta comunque la voglia di rimanere.



Tutto cambia qualche mese: nonostante il ritiro di Moena svolto con la Samp e la prima partita ufficiale giocata con la maglia blucerchiata (quella di Coppa Italia contro l'Alessandria), Poli si accasa all'Inter negli ultimi giorni di mercato. L'accordo è chiaro: un milione per il prestito e otto di riscatto a fine anno, se il giocatore riuscirà ad ottenere almeno 15 presenze. A Genova, i tifosi sono arrabbiati e non vedono in Obiang un possibile miglioramento; si sbaglieranno rapidamente. Nel frattempo, il giovane centrocampista non vede campo, sempre a causa di infortuni che lo tengono lontano dal terreno di gioco. Ciò nonostante, Ranieri comincia a manifestare fiducia in lui e a dargli gradualmente minuti quando guarisce dai problemi fisici; a Dicembre esordisce con la maglia nerazzurra e, un mese dopo, segna anche il gol del momentaneo 2-0 contro il Genoa in Coppa Italia.
Con l'esonero di Ranieri e l'arrivo di Palombo e Guarin, ci si chiede come sarà organizzato il centrocampo sotto Andrea Stramaccioni, nominato nuovo tecnico da Moratti. Il tecnico della Primavera nerazzurra vede Poli come un ottimo ricambio per i titolari ed il ragazzo, alla fine, colleziona 20 presenze stagionali, sufficienti per partire con la discussione del riscatto.
Ma i dirigenti nerazzurri, in tempi di crisi e ridimensionamento, non hanno affatto voglia di pagare gli otto milioni pattuiti; prima vengono fatti scendere a sei, per una cifra totale di sette da versare alla società blucerchiata. Poi comincia un gioco delle parti estenuante: l'Inter prova ad inserire nella trattativa più giovani, come Caldirola, Donati e Livaja, sfruttando anche il fatto che il nuovo allenatore della Samp, Ciro Ferrara, ha allenato alcuni di questi come C.T. dell'Under-21. Ma non funziona nulla: Sensibile, giustamente, vuole solo cash come stabilito nell'estate precedente e l'operazione non va buon fine. Da qui in poi comincia un valzer infinito di nomi, per altro non ancora concluso: il giocatore viene accostato anche al Milan, perché pare sia voglioso di rimanere in una grande e a Milano. Poi è la volta del Napoli: Mazzarri lo vorrebbe per completare la mediana con Behrami, Inler e Gargano, ma il giocatore non vuole trasferirsi all'ombra del Vesuvio e così l'operazione (già perfezionata per sei milioni e mezzo di euro) salta. Infine, ultima è stata la Juventus, vogliosa di prendere il giocatore non tanto per tenerlo, quanto per girarlo alla Fiorentina nella mega-operazione che avrebbe dovuto portare Jovetic a Torino. Ma quando la Fiorentina ha ribadito la volontà di incassare solo cash, i cinque milioni e mezzo di euro che sarebbero dovuti servire a pagare il giovane centrocampista sono spariti. E adesso, vista la situazione, il giocatore è arrivato a Bardonecchia per allenarsi, in attesa di sapere cosa gli riserva il futuro.
Personalmente, spero che non resti: il ragazzo mi pare molto determinato nel voler giocare in una big, è un buon giocatore e si vede come tale. Perciò non sembra avere l'intenzione di rimanere, se non costretto dal suo contratto. Ma, nel calcio come nella Samp, i giocatori che rimangono solo perché legati da un contratto, e non dalla voglia, non sono mai serviti a nulla; perciò meglio vendere Poli a chi lo vorrà. Chiaro: se rimanesse (di volontà sua, ma ne dubito), sarebbe il rinforzo che si aspettava per completare la mediana. Ma chi ci crede che accada tutto questo, dopo che è stato accostato ripetutamente a più squadre del nostro campionato? Nessuno. Anche perché le favole te le raccontano da piccola e la storia di Capitan Futuro sembra passata da un po'.


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