20 dicembre 2011

Non è un film.

Questa Sampdoria targata 2011 è sorprendente. Tu, da tifoso medio quale sei, attaccato ai tuoi colori, pensi che il fondo sia stato non solo toccato, ma ampiamente raschiato. Limitiamoci ad eventi recenti: pensi che perdere a Nocera, pareggiare con il Modena, la partita contro la Juve Stabia siano esempi di come il barile sia stato bucato a forza di raschiarlo. No, no, no: la Samp ti sorprende e tira fuori contro un Pescara battagliero, ma meno in forma di prima (ho visto fare cose agli abruzzesi ad inizio campionato molto più straordinarie), una delle peggiori prestazioni di tutto il campionato. Il tifoso sampdoriano forse si aspettava la sconfitta a Pescara, ma non così, non senza fare un tiro in porta contro una delle difese più bucate della B, non con un centrocampo che - sopratutto nei primi 45' - non ha idea di cosa fare con il pallone. Persino Foggia sembra essersi "mediocrizzato" nell'ambiente blucerchiato: da che faceva magie, adesso non riesce neanche a fare le cose semplici e sembra un pivello anche di fronte al feroce Verratti (classe '92, ne farà di strada) nell'occasione dell'1-0, quando si lamenta per un presunto fallo e lascia andare il suo avversario serenamente in porta.

Ogni tanto ti dici che non è vero. Che è tutto un sogno. Che sei ancora al minuto 92 di Sampdoria-Werder Brema e l'arbitro sta per fischiare la fine. Che l'assegnazione della Rete d'Argento del Club de Paoli ancora non è arrivata. Che ieri te la sei giocata a S. Siro contro i campioni d'Italia. Che sei a meno due dalla Champions, nonostante Cassano sia ai margini della rosa. Niente, non è così. Sei in B, nel campionato più mediocre della sua storia, un campionato che dovevi stravincere e che invece guardi dal tuo "onorevole" 10° posto, con 26 punti in 20 partite (una media da salvezza stentata nella serie cadetta). Intendiamoci, se questa squadra fosse veramente capace di cambiare rotta (cosa che ha dimostrato ampiamente di NON saper fare, almeno non con i suoi uomini più rappresentativi), una speranza ci sarebbe ancora almeno per la corsa playoff. La Reggina è a quattro punti, non un'eternità: una squadra con carattere si rimboccherebbe le maniche e ribalterebbe la situazione. Ma siccome questo non è un film, la Samp non vince dal 1° Novembre, sono passate sette giornate, con cinque pareggi e due sconfitte di misura. Forse qualcuno, in animo suo, arriva persino a rimpiangere Atzori.

Sulla partita di oggi c'è poco da dire. Il Pescara ha strameritato di vincere, con anche un gol annullato ad Immobile. Mi viene da dire che non è stato un signor Pescara (di quelli che sei abituato a vedere con Zeman), ma è bastata l'ordinaria amministrazione per metterci sotto. Davanti ed in mezzo elettroencefalogramma piatto più che mai: Palombo bastonato da Togni, Foggia battuto da Verratti per voglia e persino per semplicità delle giocate, Rispoli e Castellini inferiori anni luce agli operai tuttofare Balzano e Zanon. Gli unici pericoli per Anania sono arrivati da tiri o cross deviati, ma l'unico tiro nella porta del Pescara è stato quello di Piovaccari al 10' del 1°T. Se non ve lo ricordate, questo dovrebbe far riflettere sulla caratura delle occasioni create dalla Samp oggi.

Uno allora si guarda intorno e dice: cosa si può fare? L'opinione personale è: niente. Parlo molto razionalmente e dico che c'è poco da fare: quest'anno ci sono stati due d.s., quattro allenatori e decine di giocatori diverse. Il problema sembra tecnico, ma sopratutto mentale e motivazionale; ho già detto che la colpa non può essere additata ai tifosi (presenti anche a Pescara), splendidi e sempre vicino alla squadra (anche se quest'anno si sono registrati alcuni episodi contestabili, figli di una situazione purtroppo insostenibile). E' come se quest'ambiente fosse scarico, è come se lo spettro della retrocessione aleggiasse negli spogliatoi ed avesse contagiato, dopo le prime uscite perlomeno decenti, anche i nuovi. Purtroppo, succede quando tieni coloro che ti hanno fatto retrocedere anche l'anno dopo.
Il dovere di crederci è della società, non mio. Io continuerò a tifare la Samp come sempre, a viverla con tanta passione ed affetto, ma accendo anche il cervello e mi dico che non saranno un paio di giocatori a cambiare una situazione che va avanti da poco più di un anno.

Da Costa 6 | Il ragazzo compie un paio d'errori, ma non si disimpegna male. Fa il suo e prova a fermare tutto quelli che gli si parano davanti: grande la respinta su Immobile all'ultimo secondo.
Rispoli 5 | Una media tra il 4 per la fase difensiva ed i suoi piedi ed il 6 per le proiezioni in velocità. Faccio fatica a ricordare, in 16 anni da tifoso sampdoriano, un terzino più scarso di lui. Penso che il fantasma di Cleto Polonia abbia fornito prestazioni più edificanti con la maglia blucerchiata.
Rossini 6,5 | Ancora una volta, il migliore. Alza la testa, ha dei buoni fondamentali, ma sopratutto - passatemi il termine - ha le palle di fare i passaggi più rischiosi, seppur con intelligenza.
Volta 5,5 | Soffre Immobile, che è tutto tranne che fermo, al contrario suo.
Castellini 4,5 | Non c'era mancato, devo essere sincero. Sansovini dalle sue parti non crea tantissimo, ma sul gol se lo perde e non va mai in proiezione offensiva.
Palombo 4 | Se qualcuno aveva ancora dubbi di tipo tecnico sul cederlo, eccovi serviti. Capisco l'affetto e capisco che la famiglia Garrone non lo sta trattando in maniera corretta, ma - per quanto concerne il campo - è inguardabile.
Dessena 4 | Anche la sua presenza è un mistero. Non dà assolutamente nulla di più. Koman, con la sola forza dell'alito, produrrebbe più pericoli.
Soriano 6 | Si fa vedere, fa le cose semplici e giuste. E gioca solo perché manca Bentivoglio. Se non sono questi segni di confusione..
Foggia 4,5 | Il brutto voto se lo becca anche lui oggi. S'intestardisce nel dribbling contro due che lo pressano sempre, sbaglia tante cose semplici, ma sopratutto - nell'occasione dell'1-0 - piange troppo. Verratti gli sfila il pallone con grinta, ma lui - invece di corrergli dietro, mordendogli le caviglie - si lamenta. Ecco, se anche lui diventa così, è il caso di farsi due domande. Nel finale fa lo stesso errore, fortunatamente Immobile si mangia l'ennesimo gol della serata.
Bertani 4 | In palese condizione scadente. Ormai le sue pagelle sono ripetitive.
Piovaccari 4 | Ha sbagliato tutti gli stop, non pensavo fosse possibile. Il ragazzo è chiaramente poco interessato a darsi da fare per la Sampdoria.


Obiang 5 | Brutto voto pure per lui stasera: entra male, sbaglia parecchi lanci lunghi, ma almeno è più intraprendente del capitano.
Koman 6- | Si vede pochissimo, la palla dalle sue parti non arriva mai, quel poco che fa è un qualche cosa di associabile a questo gioco chiamato calcio.
Fornaroli s.v. | Onestamente, in 5 minuti cosa può fare, se nei primi 85 non ha ancora tirato nessuno?

Speriamo sia un film. E speriamo anche che ci sia un "happy ending" alla fine.



Daniele Dessena, 25 anni, rincorre Lorenzo Insigne, 20 anni.

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