27 settembre 2012

Qualche legge è uguale per tutti.

In uno dei suoi più celebri successi ai tempi degli 883, Max Pezzali ricordava come si può attaccare, si può giocare bene, ma ciò che alla fine conta è il conto dei gol. Chissà se la Roma si è ricordata di questa canzone alla fine della partita contro la Samp. La nostra beneamata porta a casa un pareggio forse anche troppo generoso, ma che dimostra come la personalità del Doria di quest'anno sia infinita, anche quando in campo ci sono i giovani. E alla fine Zeman rimane al palo, con il buon Ferrara che gioca un calcio anche troppo difensivista, ma che sta portando i suoi frutti fuori casa: sette punti in tre partite. E' sicuramente un buon viatico per arrivare alla sfida interna di domenica contro un Napoli in gran forma.

Le schermaglie tra Zeman e Ferrara avevano scaldato la vigilia, con un botta e risposta tra l'allenatore boemo e l'ex C.T. dell'Under azzurra. L'argomento? Il passato juventino di quest'ultimo. Fatto sta che, quando c'è da scendere in campo, Ferrara torna a concentrarsi sulla Samp, schierando per 10/11 la stessa squadra che ha quasi battuto il Toro. L'unica novità è la sostituzione di Maxi Lopez, squalificato per due giornate dopo un gesto violento verso la porta dello spogliatoio degli arbitri nel post-partita di Sampdoria-Torino; al suo posto, Nicola Pozzi, già in gol contro i granata. La Roma, invece, arriva riposata dopo la partita vinta a tavolino contro il Cagliari e schiera i suoi 11 migliori; osservato speciale Francesco Totti, che ci vede sempre bene contro la Samp.
Il primo tempo del Doria è, sostanzialmente, sofferenza più qualche sporadica soffiata dalle parti di Stekelenburg: già al 1' Eder, lanciato in posizione regolare da Maresca, scavalca la difesa, ma spara alto davanti alla porta avversaria. Poi la Roma prende il pallino del gioco e non lo lascia più, risultando un po' in difficoltà nella creazione di occasioni-gol, ma comunque mettendo paura ai nostri. Al 9' Romero sbaglia il rinvio e la palla finisce a Totti ai 30 metri: da lì, il capitano della Roma serve Destro, che però spara sul portiere sampdoriano in uscita. Dopo un paio di tiri di Balzaretti e Totti, è Lamela ad impegnare Romero con un destro al volo, ma l'argentino si fa trovare pronto. La sfortuna poi insegue la Samp, con Pozzi che rimedia una distorsione alla caviglia e deve uscire: dentro Kristicic, che porta la squadra di Ferrara a giocare con un 4-5-1 in piena regola, con Eder unica punta. E' il brasiliano l'unico a creare qualche grattacapo alla difesa giallorossa, ma il vantaggio è dietro l'angolo: a segnare è Francesco Totti. Serie di rimpalli al limite dell'area di rigore sampdoriana, poi la palla finisce a Destro, che viene ancora fermato da un Romero prontissimo. Purtroppo l'argentino non riesce ad agguantare la palla, che finisce a Florenzi; l'ex Crotone tira malissimo, ma la sfera s'indirizza verso Totti, che realizza il gol numero 14 (!) contro i blucerchiati. Da lì, il primo tempo della Samp finisce e Destro, su lancio di Balzaretti, sfiora il 2-0, se non fosse che il talento azzurro spara addosso a Romero.
Nel secondo tempo, il Doria prende subito una mazzata clamorosa, perdendo Maresca per espulsione. Il numero 6 sampdoriano era stato ammonito nel primo tempo per un fallo di mano (molto ingenuo) su Lamela in fuga. Il duello si ripete al 46' e l'ex Malaga stende l'argentino in corsa: è doppio giallo. Molto severo, ma risultato da due ingenuità che un giocatore dell'esperienza di Maresca non dovrebbe commettere. In 10, la Samp rinasce e segue una massima proprio di un ex allenatore della Roma, Nils Liedholm, che diceva: "In dieci si gioca meglio che in undici". Gli ospiti non smentiscono le parole del tecnico svedese ed alza il baricentro, anche grazie all'ingresso di Icardi per un Estigarribia evanescente. Se la Roma tenta con i tiri da fuori, la Samp comincia a costruire qualcosa e trova il pareggio al 64'. Punizione di Eder fuori area che filtra la barriera e Stekelenburg respinge; la palla s'incammina verso il fallo laterale, dove un intervento duro, ma pulito di Berardi ferma Marquinho. Cross in mezzo del numero 13, il portiere olandese della Roma non trattiene e Munari è lì per punirlo: 1-1. Parità che pare immeritata, ma che nasce da un errore grossolano dell'estremo difensore giallorosso. Ed il Doria si dimostra ancora una volta molto cinico.
Da lì, la Roma scompare e crea occasioni che si basano meno sul gioco e più sul caso o sull'episodio singolo. Neanche l'ingresso di De Rossi cambia qualcosa, anzi la Samp potrebbe cercare il 2-1, se non fosse che Icardi - lanciato da Krsticic verso la porta da solo - si fa recuperare da Castan prima di calciare. Purtroppo, il momento della Samp finisce con l'uscita di Eder per Soriano, che mette i blucerchiati in campo con un 4-4-1: un modulo che "ammazza" la possibilità di contropiedi efficaci. E la Roma si riaffaccia avanti nel finale, con Lamela e sopratutto Balzaretti che sfiorano il 2-1. Ma un Romero pronto e la scarsa mira dei padroni di casa permettono di strappare un pareggio che sa di vittoria.

Romero 7 | Sempre reattivo. L'unico errore è un rinvio che finisce nelle grinfie di Totti. Chissà se Sabatini sta rimpiangendo di averlo lasciato a Sensibile..
Berardi 6.5 | Qualche errorino in fase difensiva, ma affrontare Totti non è facile. Il suo voto positivo nasce dalle tante puntate offensive: una di queste regala il pareggio alla Samp.
Gastaldello 6.5 | Cattivo quanto basta, Destro ci pensa da solo a mangiarsi un paio di gol.
Rossini 6 | Meno pulito del capitano, ma tutto sommato tiene, nonostante l'attacco romanista lo faccia impensierire più di una volta.
Costa 5 | Male. Dalla sua parte Lamela lo manda al manicomio e sale pochissimo, al contrario di Berardi. Purtroppo continuo a dire che non è un terzino: che sia il tempo di Poulsen?
Maresca 4.5 | Gioca benino e dirige il centrocampo al minimo livello di vita. Un giocatore che ha una carriera come la sua non può fare due ingenuità del genere. L'espulsione è severa, ma lui non deve dare la possibilità all'arbitro di cacciarlo.
Obiang 5.5 | La fascia sinistra della Samp è un trauma: perde il duello con Florenzi. Nel secondo tempo, le cose si sistemano e Pedro alza il rendimento, non raggiungendo però la sufficienza.
Munari 6 | Davanti al centrocampo della Roma, il dinamismo di Munari non basta. Si riscatta con un gol che vale un punto: è al posto giusto nel momento giusto.
Estigarribia 5 | Un altro che non si è visto. Il problema è che queste partite anonime stanno diventando troppe. Il paraguaiano deve alzare le sue prestazioni, nell'attesa che a Gennaio si prenda qualcuno che lo possa sostituire. La mancanza del suo vice sta penalizzando questa squadra.
Eder 7.5 | Un mostro. Mi sono sempre chiesto se quest'anno avrebbe finalmente sfondato anche in A: la risposta sembra essere sì. A 26 anni, ha trovato la squadra giusta per raggiungere la definitiva maturità calcistica. Mette in difficoltà da solo la difesa della Roma.
Pozzi 5.5 | Non vede palla nella mezz'ora in cui è in campo, perciò non gli si possono attribuire molte colpe. L'infortunio è l'ennesima conferma che è stato costruito con il cristallo.

Kristicic 7 | Da esterno offensivo è un pesce fuor d'acqua. A quanto pare non basta la quinta partita per farlo capire a Ferrara. Con l'espulsione di Maresca, il serbo viene arretrato in posizione di regia e sfodera una partita straordinaria. Il lancio in profondità per il contropiede di Icardi è fantastico.
Icardi 6 | Sei di stima. Il ragazzo si mangia un'occasione clamorosa, ma è bravo a tenere la squadra alta con Eder nel miglior momento della Samp, seppur in 10. Speriamo abbia un'occasione da titolare contro il Napoli.
Soriano 5 | Un quarto d'ora in cui è assolutamente incosistente. La Samp rinuncia ad attaccare e lui si adegua.

Ora arriva il Napoli. Mancherà Maxi Lopez (respinto il ricorso alla squalifica di due giornate), mancherà Maresca e probabilmente mancheranno anche Pozzi e Tissone. In questo caso, il turn-over è obbligatorio e spero che Ferrara lo comprenda. Ci sono giocatori come Munari, Obiang, Costa e Berardi che hanno fatto due partite piene o quasi e che dovrebbero riposare. La partita è importante, ma la Samp ha già raggiunto molti obiettivi: 11 punti (10 per la penalizzazione) sono tanti in 5 partite. Ed il Napoli - turn-over o meno - è una squadra decisamente più forte di noi. Tanto vale far riposare qualcuno e concedere minuti a chi ne ha avuti pochi in questo iniziale scorcio di campionato. Una formazione con Poulsen, De Silvestri, Renan, Soriano e Icardi dall'inizio sarebbe l'ideale. Peccato comunque. Il pareggio con la Roma è ottimo, ma si sarebbe potuto addirittura vincere. Purtroppo, la Samp è una compagine di buon livello, ma giovane e - perciò - ingenua: basti vedere cosa fa Obiang nell'azione del gol avversario o come Icardi non ha sfruttato benissimo i contropiedi a disposizione dei nostri.
Intanto non si può fare a meno di notare come il metro di trattamento di certe squadre sia diverso. Minuto 82: Totti cerca di andare via a Munari in area e l'ex Lecce ferma il capitano giallorosso regolarmente. Riparte l'azione ed il numero 11 blucerchiato trattiene leggermente Totti; il meglio che il "Pupone" sfodera è una protesta reiterata, esagerata e vagamente sanzionabile. La domanda è: perché Maxi Lopez viene squalificato per due giornate per calci alla porta dello spogliatoio degli arbitri e Totti la passa liscia, nonostante proteste che hanno poco a vedere con la sobrietà cercata da questo mondo? Probabilmente la risposta non arriverà. Fortunatamente, in altri campi, la differenza si vede: Klose segnala che ha colpito la palla con la mano e fa annullare un gol ingiusto della Lazio.
E se le squalifiche sono sanzionate in modo diverso, a seconda di come si chiama la squadra, almeno possiamo contare sul fatto che qualche legge è uguale per tutti. Come quella del gol. E neanche il boemo o il capitano romanista possono fare qualcosa a riguardo.

Gianni Munari, 29 anni, festeggia l'1-1 dopo un errore di un attonito Stekelenburg.

2 commenti:

  1. mannaggia a Pozzi, si spacca troppo spesso. Speravo potesse sfruttare queste due partite per mettersi in mostra, ed in particolare nel secondo tempo con la roma la sua abilità da contropiedista poteva far veramente male ...

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    1. Purtroppo è fatto di cristallo. Peccato, speravo che potesse sfruttare meglio questi minuti. Evidentemente la sua storia con la Samp è destinata ad andare così..

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