16 settembre 2012

Il cinismo è il nostro mestiere.

Che dire.. forse non ce lo saremmo mai aspettati. Se qualcuno mi avesse detto che avremmo fatto tre vittorie nelle prime tre giornate, la risposta più plausibile sarebbe stata una grossa risata. Ed invece questa Samp ha una dote di cinismo che in 16 anni da tifoso sampdoriano non avevo mai visto. Il Doria espugna Pescara per 3-2 dopo una partita sofferta, nella quale l'avversario potrebbe meritare il pari, ma i blucerchiati sono più lesti. Sono più svelti. Sono, in una parola, concreti. E questa dote sarà solo di buon auspicio durante tutto il corso del campionato, dato che i 40 punti della salvezza dovranno arrivare il prima possibile. Intanto ci stiamo togliendo molte soddisfazioni.

La Samp si presenta a Pescara con 10/11 confermati rispetto al precedente match casalingo contro il Siena. L'unica differenza si trova tra i pali. Romero aveva chiesto un permesso da molto tempo per assistere alla nascita della sua secondogenita e, per questo, è rimasto in Argentina. Con Da Costa squalificato fino a Novembre per il calcio-scommesse, in porta si schiera Tommaso Berni, terzo portiere doriano. Ultima partita in Serie A nel Febbraio del 2011. Insomma, se non è scommessa, poco ci manca. Il Pescara, invece, ha cambiato molto. Nella sosta, Stroppa ha avuto tempo per riflettere e comprendere che il 4-3-3 iniziale era troppo spregiudicato per gli abruzzesi. Così, il Pescara si dispone in una nuova veste, il 4-2-3-1, che perlomeno dà più copertura alla sventurata difesa dei delfini.
Vedendo i primi minuti di gioco, la mossa sembra azzeccatissima. Prima Weiss spara centralmente su Berni dal limit dell'area, poi per poco non accade la frittata. Lungo lancio di Colucci al 5', Rossini buca l'intervento e Vukusic si avventa sul pallone, colpendo la traversa dal limite dell'area. Primo brivido dopo appena cinque minuti. E la Samp non sembra dare segni di risveglio, tanto che è ancora Vukusic a rendersi pericoloso. L'ex Hajduk di Spalato prima calcia a lato su assist di Quintero, poi pressa Berni e per poco non lo costringe ad un rinvio controproducente. Il numero 32 blucerchiato, infatti, rinvia addosso al croato, che manca di poco il gol fortunoso.
Quando Poli è costretto ad uscire per infortunio (al suo posto entra Soriano), la Samp si sveglia. Non produce molto, ma perlomeno non lascia il pallino del gioco al Pescara. Prima Maxi lancia Soriano, che però si fa soffiare palla da Eder in fuorigioco; poi Costa colpisce male di testa un pallone scodellato in area da Maresca.
Se la Samp pare in difficoltà, una verticalizzazione basta a risolvere i problemi della formazione di Ferrara. Obiang taglia a metà il centrocampo pescarese e serve in profondità per Eder. Il brasiliano salta Zanon e, con Perin in uscita, serve Maxi Lopez. A porta spalancata, è un gioco da ragazzi per l'argentino: 1-0 e premio anche troppo grande per una Samp inguardabile nei primi 25 minuti di gioco. Il primo tempo non riesce a proporre nient'altro, se non un'entrata da "arancione" di Cascione su Obiang.
Nel secondo tempo, l'inizio è simile a quello del primo: Pescara con il pallino del gioco in mano e Samp in balia degli abruzzesi. L'unico lampo doriano dei primi dieci minuti è di Eder, che salta Zanon con un gioco di prestigio e sfiora il 2-0 con un destro dal limite dell'area, che si spegne di poco a lato. A quel punto, si scatena il giovane colombiano Juan Quintero, che sarà una spina nel fianco per la difesa blucerchiata fino a fine partita. Inoltre, Vukusic coglie un'altra traversa, stavolta con un sinistro fortunoso, battezzato malissimo da Berni. Eder è costretto al cambio - anche lui per infortunio - e Ferrara mette dentro Kristicic, sacrificato nuovamente come esterno.
Il Pescara ha una super-occasione con Weiss, che salta Berardi e Maresca prima di sparare alto a pochi metri da Berni. Stroppa prova la mossa della disperazione: dentro Caprari per Zanon, con l'arretramento di Balzano ed il baricentro dei biancoazzurri che diventa molto offensivo. Ma quando il Pescara tenta il tutto per tutto, la Samp raddoppia. Kristicic, sulla linea dei centrocampisti nell'occasione, trova il corridoio giusto per servire Estigarribia. Il suo lancio di 30 metri mette il paraguaiano nella condizione di freddare Perin con un gran sinistro dentro l'area. 2-0 e Pescara ancora una volta disattento in difesa, sopratutto quando bisogna effettuare la tattica del fuorigioco.
Da lì, la partita è in mano alla Samp. Che sfiora un altro gol sempre con Estigarribia, ma Perin si fa trovare preparato. Mentre Weiss conlcude la propria partita con una punizione a lato, prima di farsi sostituire da Celik. E dopo che la Samp ha nuovamente sfiorato il 3-0 con un bel sinistro a giro di Kristicic, il Pescara accorcia le distanze. Quintero semina il panico nella difesa blucerchiata, prima di servire un solissimo Celik, che batte Berni dall'interno dell'area. 2-1 e partita riaperta.
Bastano 120 secondi ed il match sembra sigillato: Soriano serve Maxi Lopez in profondità, il centravanti sampdoriano fa scorrere il pallone e batte Perin per la terza volta. Il suo destro chirurgico vale il 3-1 per gli ospiti. Buttato dentro anche Abbruscato per un buon Vukusic, il Pescara si getta in avanti senza più guardare alla difesa. Caprari è il protagonista del finale convulso di partita. Prima ci prova da fuori, ma Berni para a terra. Poi il talento scuola Roma trova il gol del 2-3 con un gran destro dai 25 metri: nulla da fare per il portiere sampdoriano, che pure tocca il pallone prima che finisca in rete. Il finale è un pressing asfissiante, che però non porta alla creazione di nessuna chiara occasione da gol. E' 3-2 Samp.
Un punteggio tutto sommato giusto, ma se i padroni di casa avessero pareggiato, forse non ci sarebbe stato nulla da dire. Il Pescara, con questi uomini e con questo modulo, può sicuramente mettere più paura di quanto non ne abbia fatta nelle prime due giornate. Certo, andrà registrata un pochino la difesa, spesso impreparata agli attacchi avversari. La Samp è molto cinica, come mai abbia ricordato nella mia vita da tifoso.

Berni 5.5 | Insomma.. il ragazzo non giocava da parecchio e ha disputato solo sei partite negli ultimi cinque anni. Onestamente, era difficile aspettarsi di più.
Berardi 6 | Weiss fa tanta scena, ma alla fine non gli crea grossissimi problemi.
Rossini 6 | All'inizio si lascia scappare Vukusic, poi si riprende senza troppe incertezze.
Gastaldello 6.5 | Il migliore della nostra difesa, sempre sul pezzo.
Costa 6 | Finché è in campo, fa il suo compitino. Avrebbe potuto osare di più, visto che Balzano - in quanto terzino di ruolo - non lo ha attaccato così insistentemente.
Maresca 6 | Bene in fase d'impostazione, ma quanto soffre la mobilità di Quintero. Il ragazzino colombiano lo salta parecchie volte, dimostrando che anche l'età conta qualcosa.
Obiang 6.5 | Partita leggermente sotto la media, ma non può essere straordinario sempre.
Poli 6.5 | Il migliore della Samp nei primi e tremendi 20'. Poi s'infortuna ed è costretto a lasciare il campo.
Estigarribia 6 | Lo salva il gol, altrimenti sarebbe stato - senza dubbi - il peggiore degli undici con la maglia blucerchiata. Abulico, assente, non attacca quasi mai Modesto. Quando poi viene spostato sulla sinistra, a causa dell'infortunio di Eder, Zanon gli concede molto più spazio e lui colpisce.
Eder 6.5 | Buona la partita del brasiliano. Molti spunti, ma sopratutto l'intesa con Maxi Lopez cresce con il passare delle gare. Peccato per il suo infortunio, speriamo non sia nulla di grave.
Maxi Lopez 8 | Che mostro. Non lo noti molto, ma intanto siamo a tre gol in due gare e mezzo con la maglia della Sampdoria. Se sarà questo il ritmo tenuto dal "rubio", sarà difficile stargli dietro. Il secondo gol è da centravanti di razza.

Soriano 6 | Prova sufficiente la sua, peccato per il mancato dinamismo che di solito fornisce alla squadra.
Kristicic 7 | Continuo la mia personale crociata contro il ruolo che Ferrara ha designato per il ragazzo. Non è un esterno. Infatti, la cosa migliore della sua partita la fa quando è sulla linea dei centrocampisti. Il lancio per il 2-0 di Estigarribia è roba degna di un centrocampista con i controfiocchi. Speriamo che l'allenatore se ne renda conto.
Castellini 5.5 | Speravo di vedere Poulsen in campo. Purtroppo il danese non sembra ancora pronto e allora dentro l'eterno ex Parma, che però vede le stelle contro Caprari.


Adesso siamo a nove su nove. Oddio, i punti in classifica sono otto, ma quel -1 comincia ad essere solo un dato statistico e non più un fastidio. Ora ci attende il Torino, che affronteremo in casa nel prossimo turno. Il match del 23 Settembre - ore 12.30 - ci permetterà di sfidare degli eterni rivali. Ma sopratutto dei contendenti alla salvezza. La squadra di Ventura mi sembra quadrata, ma noi abbiamo dimostrato di non essere da meno. Bisognerà ricordarsi le due sconfitte dell'anno scorso per evitare di commettere gli stessi errori. Due 2-1 che costarono molto in termini di orgoglio. L'importante è vincere, per arrivare sereni alle due sfide di fuoco contro Roma e Napoli. Del resto, abbiamo imparato che il cinismo è il nostro mestiere.

Maxi Lopez, 28 anni, è in forma: tre gol in tre gare con la maglia della Samp.

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