30 settembre 2012

Mezzo pieno o mezzo vuoto.

Un bicchiere si può vedere in maniera diversa. Ci sono momenti in cui ti sembra colmo, altri in cui ti appare privo di consistenza. Oggi, dopo la sconfitta con il Napoli a Marassi, la Samp può vederla in entrambi i modi. Per 45 minuti, i padroni di casa sono riusciti ad imbrigliare gli ospiti, con un gioco molto difensivo ma efficace. Tolte le fonti di gioco, però, al Doria non è rimasto che tentare con gli episodi. Che invece hanno portato il Napoli a vincere la partita, squadra più esperta e rodata della nostra. Un peccato, ma si sarebbe vinta questa partita? Proviamo ad analizzarla insieme.

I blucerchiati scendono in campo con 9/11 confermati dall'impresa di Roma. Due i cambi: fuori Pozzi infortunato e Maresca squalificato, dentro Kristicic in cabina di regia e Soriano a completare il trio d'attacco, con Eder punta centrale. Un 4-5-1 mascherato per tagliare le fonti del gioco al Napoli, che si schiera con il solito 3-5-2 e gli stessi undici che hanno demolito la Lazio quattro giorni fa. Pronti, via e Kristicic sfiora subito il gol su calcio d'angolo, sfiorando debolmente con il destro. Durante tutto il primo tempo, il Napoli viene soffocato dalla muraglia sampdoriana; i padroni di casa non fanno un pressing asfissiante, ma aspettano gli ospiti con i nove uomini dietro la linea del pallone, che non lasciano giocare la squadra di Mazzarri. E' la tattica giusta, togliendo agli avversari la loro arma migliore, ovvero il contropiede. Una prima occasione viene creata dai partenopei al 13': rimessa lunghissima di Campagnaro, che serve Maggio in area. Peccato che il tornante della nazionale sparacchi alto sull'uscita di Romero. La Samp risponde subito, con Obiang che lancia in profondità Estigarribia: il paraguaiano colpisce debolmente a lato della porta difesa da De Sanctis. Poco dopo, il Doria ci riprova: è sempre Obiang a suggerire il lancio dentro l'area. Gastaldello è solo, ma colpisce malissimo di testa e manda alto.
Il Napoli costruisce la seconda palla della sua intera partita al 23': bel cross tagliato di Cannavaro, dove Gamberini non arriva per pochi centimetri. La Samp continua a difendersi bene e a tentare le ripartenze veloci. Ma la sterilità sotto porta e la mancanza di gente come Pozzi o Maxi Lopez si fa sentire; il meglio che si produce negli ultimi minuti del primo tempo è un sinistro di Soriano centrale, parato dal portiere napoletano senza problemi. Uno degli episodi contestati arriva al 40': Obiang entra duramente su Inler, colpendo sia la palla che la gamba dello svizzero. Giallo inevitabile, ma Mazzarri non si accontenta, vorrebbe il rosso. Così Tagliavento, su segnalazione del quarto uomo, decide di cacciare il tecnico azzurro per proteste eccessive. Non è la prima volta che il tecnico di San Vincenzo ci casca con tutte le scarpe.. fatto sta che il primo tempo si conclude e la Samp sembra aver gestito bene la tempesta Napoli. Lo 0-0 è il risultato più giusto.
Nella seconda frazione non ci sono cambi, ma la Samp scompare dal campo. Continua a non far giocare il Napoli, ma davanti non si crea nulla. Il baricentro troppo basso tenuto in campo penalizza molto i padroni di casa e, così, il Napoli comincia a creare qualche occasione. Giusto il tempo di permettere a Eder di spaventare gli avversari ed i partenopei prendono campo, tentando prima con Hamsik e poi con Campagnaro. Il cambio Insigne per Pandev sembra confermare lo schieramento tattico del Napoli. La Samp dovrebbe tentare il tutto per tutto, inserendo magari Icardi per un centrocampista; ma prima di poter considerare tale ipotesi, il patatrac doriano è dietro l'angolo.
Minuto 65: la Samp perde palla nella metà campo del Napoli e, su un uno-due ben perfezionato, Munari ed Estigarribia si scontrano, lasciando spazi immensi al contropiede napoletano. Sull'arma meglio adoperata dagli ospiti, la Samp si trova scoperta e Gastaldello è costretto a stendere Hamsik per l'ennesima volta. Il secondo giallo è inevitabile, ma Tagliavento va addirittura ad estrarre il rosso diretto: evidentemente l'arbitro ha considerato il capitano come ultimo baluardo davanti alla possibilità di segnare per Hamsik. E se l'espulsione appare sacrosanta (Gastaldello si era già fatto ammonire pochi minuti prima), il rigore lascia più di un dubbio. L'impressione è che il numero 28 sampdoriano tocchi lo slovacco del Napoli appena fuori dall'area di rigore. Tagliavento, pur essendo vicino, non ha sentito il bisogno di pensarci. Sul dischetto va Cavani, che realizza nonostante Romero intuisca il tiro dal dischetto. 1-0 ed è dannatamente difficile recuperare.
Da lì, la Samp scompare: l'unico tiro nelle vicinanze della porta napoletana in tutto il secondo tempo è di Obiang al 73', quando lo spagnolo sfiora l'incrocio dei pali. Il Napoli gestisce il risultato e rischia di arrotondare con Insigne e Cavani, ma Romero salva la porta con discreta sicurezza. Finisce così, con l'esordio di Poulsen e De Silvestri, che non serve a cambiare il risultato. La Samp - in 10 e spuntata in attacco - perde la sua imbattibilità, ma il bilancio è stato parzialmente positivo.

Romero 6.5 | Reattivo come solito, nessuno lo sorprende: per poco non fa un miracolo anche sul rigore di Cavani.
Berardi 7 | Il povero Zuniga si aspettava un pomeriggio di divertimento; invece, il buon Gaetano sfodera la sua migliore prestazione stagionale, confermando ciò che ho sempre pensato. Se c'è il bisogno di annullare il gioco avversario, Berardi è l'uomo giusto per metterlo in atto.
Gastaldello 5 | Ingenuo. E' vero che il secondo giallo è praticamente obbligato (altrimenti Hamsik è in porta), ma sul primo si fa saltare e poi trattiene inutilmente lo slovacco. Mancherà a Verona, non so se con il rosso diretto la squalifica sarà superiore ad un'unica giornata.
Costa 5.5 | Non entusiasmante neanche oggi. Nonostante un Napoli in versione timorosa, Maggio riesce a saltarlo quelle poche volte che spinge. Rischia il secondo giallo per un aggancio ingenuo su Cavani, Tagliavento lo grazia.
Kristicic 6.5 | Fino a che si è 11 contro 11, il serbo gioca un'altra grande partita. Poi scompare come molti.
Obiang 6.5 | Torna a certi livelli di prestazione a cui eravamo abituati.
Munari 6 | Meglio che a Roma: non segna, ma ostruisce le vie di gioco degli avversari.
Soriano 6 | Fa quel che può in un ruolo non suo.
Estigarribia 4.5 | Il peggiore. Un giocatore irriconoscibile, incostante, ma sopratutto avulso dal gioco. Sulla sua prestazione influisce anche Ferrara, che lo fa giocare 20 metri più indietro rispetto alla sua posizione normale.
Eder 6.5 | Si sbatte per l'ennesima volta, contro tutto e tutti.

De Silvestri 6 | Entra e mette un sacco di palloni in mezzo da ala: peccato che in mezzo non ci sia nessuno.
Icardi s.v. | Non può risolvere la partita in una squadra che gioca con un uomo in meno.
Poulsen s.v. | Esordio buono per tastare il calore di Marassi.

Vedo molto entusiasmo per la prova di oggi dei ragazzi: personalmente lo ritengo ingiustificato. Se è stato giusto tentare la barricata nel primo tempo, nei secondi 45' bisognava forse osare qualcosa di più. Speravo che Icardi entrasse in campo per uno stanco Munari (quasi 270' in una settimana) o per un Estigarribia inconsistente, ma a Ferrara è sembrato andare bene il pareggio. Così, quando è successo l'episodio cruciale, la Samp è rimasta in mano con un pugno di mosche. Purtroppo, come ho già detto, questa è una buona squadra, ma è molto ingenua. Ferrara ha sottolineato che 10/11 di oggi giocavano l'anno scorso in B: si è visto, dato che l'errore che porta al rigore di Cavani è una disattenzione molto sciocca. Tipica di chi deve fare esperienza. Nonostante ciò, la Samp ha raccolto 11 punti nelle prime sei partite: un ottimo bottino. Ne mancano altri trenta, dobbiamo farli il prima possibile. Anche senza Gastaldello e Poli, che mancheranno sicuramente a Verona contro un Chievo in crisi. Ce la possiamo fare: dipende tutto da come si guarda quel dannato bicchiere.

Nenad Kristicic, 22 anni: buona la sua prova oggi come regista di centrocampo.

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