10 settembre 2012

Pane, amore ed esperimenti.

C'è la pausa per le nazionali, ma la Sampdoria non si ferma. Ciro Ferrara ed il suo staff hanno approfittato di questo "intervallo" per mettere a punto alcuni schemi e la condizione fisica dei giocatori, grazie ad un'amichevole contro il Parma. Organizzato all'Ennio Tardini, l'incontro di sabato ha lasciato alcune sensazioni importanti all'allenatore. La squadra è scesa in campo con il classico 4-3-3, che vedeva sul terreno di gioco interpreti che non erano stati molto utilizzati dall'allenatore nei primi 180' di campionato. Con i nazionali impegnati in amichevoli e partite di qualificazione, c'è stato molto spazio per gli esperimenti. L'1-1 finale, con le reti di Fideleff al 37' e di Eder all'83', ha lasciato qualche indicazione importante. Una su tutte per quanto riguarda l'attacco. Ferrara ha messo in campo un tridente molto offensivo, con tre punte davanti: Icardi e Eder sugli esterni a supportare il centravanti Pozzi. Se il buon Nick si è trovato bene nella sua posizione, un po' più fatica l'hanno fatta il giovane argentino e la seconda punta brasiliana, che sono mancati d'attenzione riguardo le coperture a centrocampo. In effetti, un 4-3-3 ben funzionale dovrebbe avere - come interpreti offensivi - un esterno di centrocampo, una seconda punta ed un centravanti, in modo da non sbilanciare l'assetto della squadra. Con due attaccanti ed una prima punta, i risultati non sono stati esaltanti e si è sofferto sopratutto nella seconda frazione di gioco. L'altro esperimento portato avanti da Ferrara è stato Berardi in posizione di centrale di difesa: anche in questo caso, non è andata benissimo. Il ragazzo è un terzino puro e ha fatto fatica vicino a Gastaldello, rimediando anche un giallo durante il secondo tempo. La sua posizione è la fascia destra di difesa, con i pregi ed i difetti che contraddistinguono il suo gioco.
Tra i più positivi segnalo Berni, Tissone e Renan. Se l'argentino è parte integrante di questo progetto tecnico, il portiere ex Lazio riassaporava i 90' dopo molto tempo. E la sua prova è stata di buon livello, respingendo in più occasioni l'attacco del Parma. Aveva anche fatto un mezzo miracolo sul colpo di testa di Fideleff, ma non è bastato per evitare il gol. La sensazione è che Tommaso sia in forma e questo è di buon auspicio in vista di Pescara, quando Romero mancherà per seguire la nascita della sua secondogenita e Da Costa sarà ancora squalificato per il calcio-scommesse. Nella trasferta abruzzese, sarà Berni a difendere i pali della Samp e sembra in un buon stato di forma. Per chiudere, il brasiliano ha dimostrato che il tempo passato in panchina in questo inizio di stagione non lo ha svalutato, anzi lo ha motivato ulteriormente. Le staffilate mancine che sono tipiche del suo repertorio non sono passate di moda. Invece, le note negative si possono registrare per quanto riguarda le prestazioni di Munari, Castellini ed Icardi. Il centrocampista è mancato del solito dinamismo che lo contraddistingue, mentre l'ex Parma ha dimostrato che non può dare più un certo contributo alla causa doriana a causa del suo gioco scolastico e delle poche sovrapposizioni in attacco. La delusione più cocente, almeno personalmente, viene dal giovane attaccante argentino. Mi aspettavo qualche spunto in più da parte sua, invece è sembrato macchinoso ed un po' in difficoltà.
Sono indicazioni generali che saranno utili per il resto del campionato. Il Parma è sembrata una buona compagine, sebbene un po' carente a livello di esterni, ma con tanto fosforo a centrocampo. E' sembrato interessante anche Arteaga, classe 1994 che farà parlare di sé con la maglia gialloblu. In ogni caso, è stata l'occasione per celebrare la tradizionale amicizia che contraddistingue le due tifoserie da diversi anni, con tanto di striscioni celebrativi.

Foto di gruppo per le due squadre, simbolo di un gemellaggio duraturo.

A livello di trasferimenti, il calciomercato in entrata ha fatto registrare un'ultima operazione. La Sampdoria ha prelevato Davide Gavazzi, ala classe 1986, dal Vicenza, pur lasciandolo in prestito in Veneto per un'altra stagione. Un acquisto costato un milione di euro e che spero possa essere utile alla causa blucerchiata nel prossimo futuro. Se le operazioni in entrata sono finite, quelle in uscita hanno avuto un'impennata. La delega concessa dalla Lega Calcio a Grosseto, Vicenza e Lecce ha portato la Samp a sfoltire coloro che sono rimasti fuori dal progetto tecnico di Ciro Ferrara. Se Gavazzi (o almeno il suo cartellino) ha preso la strada di Genova, il tragitto inverso è stato percorso da tre giocatori blucerchiati. Marco Padalino e Franco Semioli si sono trasferiti a titolo definitivo. Per lo svizzero quattro stagioni in blucerchiato senza particolari lampi, per l'esterno ex Chievo tre annate travagliate. Ma quando c'è stato, è risultato decisivo (vedi approdo in Champions League). A Vicenza, seppur in prestito, si è trasferito anche Zsolt Laczko. L'ungherese avrà l'occasione per fugare ogni dubbio sulla sua effettiva valenza: utile alla Samp o giocatore da scartare? Vedremo a Maggio. Infine, l'ultima operazione in uscita è stata effettuata nella mattinata: Salvatore Foti a Lecce a titolo definitivo. Un peccato, se si ripensa a quel gol in Samp-Messina del 2005/2006. Allora aveva 18 anni ed il mondo ai piedi, ma troppi prestiti sono andati sprecati e la Samp ci ha rinunciato. Personalmente gli auguro il meglio in Salento, sono convinto che possa sfondare almeno in B, figuriamoci in Lega Pro..
Ora, l'unico "esodato" di lusso rimane Angelo Palombo. Per lui si avanza l'ipotesi del re-integro e chissà che Ferrara non ci pensi per il centrocampo della Samp, sebbene il reparto sia molto affollato. Gli esperimenti sono ancora in corso..

Zsolt Laczko, 26 anni, nazionale ungherese: per lui il prestito a Vicenza è fondamentale.

Nessun commento:

Posta un commento