03 marzo 2012

Stanno lavorando per noi.

Ci voleva una vittoria per mantenere le ultime speranze di playoff e vittoria è stata: la Samp infila la seconda vittoria consecutiva in casa (cosa mai successa prima quest'anno) e rimane a -8 dal Varese, ultima squadra dentro la griglia delle posizioni per i playoff di Giugno. Ora arriverà l'Empoli a Marassi, per il recupero della gara di Febbraio, e si spera di arrivare anche a -5 per sognare legittimamente quello che molti vorrebbero, ma che forse nessuno osa realmente nominare: la Serie A.

Rispetto a Torino, mancano Obiang squalificato e Renan infortunato: al loro posto, vanno in campo Kristicic in cabina di regia e Soriano come mezz'ala a sinistra. Inoltre, Eder torna a prendersi il suo posto davanti al posto di Bertani e continua la staffetta tra Juan Antonio e Foggia, con il primo in campo al posto del secondo, che a Torino era stato titolare. Il Verona si presenta con i soliti 11, con la rivelazione Juanito Gomez a sostenere Ferrari e Halfredsson ad orchestrare le manovre di centrocampo.
Nel primo tempo, il Verona non si vede mai, se non per un tiro contrastato di Russo e la conseguente girata debole di Juanito, che finisce tra le braccia sicure di Romero: per il resto, gli scaligeri si limitano a stare nella loro metà campo, incapaci di creare qualcosa lontanamente vicina ad essere chiamata occasione; la Samp, invece, ha un grosso possesso palla, che però non si concretizza in tiri significativi verso la porta di Rafael. Un'incursione di Soriano crea scompiglio in area e Eder perde il tempo, prima di farsi recuperare da Ceccarelli: la Samp sembra un po' spuntata.
Poi, la premiata ditta si mette in azione e crea il primo cioccolatino odierno: Eder aspetta Pozzi in area, lo serve solo e il numero 9 non perdona un Rafael fin lì attento. Decimo gol in campionato (non so se in posizione regolare) per il ragazzo di Santarcangelo, che corre fino alla tribuna e cerca qualcuno a cui mandare un bacio (ipotizziamo la figlia..); 1-0 e primo tempo portato a casa senza troppi patemi.
Il tifoso sampdoriano in versione 2011-2012 si aspetta di essere ripreso nella seconda frazione.. ed invece la squadra continua ad essere quadrata, concentrata, sul pezzo e la premiata ditta punisce subito il Verona: Eder s'invola verso l'area del Verona, ai 25 metri perde un contrasto, la palla gli rimbalza addosso e Pozzi (stavolta in linea con la difesa del Verona) raccoglie la palla e punisce il portiere avversario con un potente destro. Corsa sotto la Sud, coperto dai compagni e 2-0 che chiude praticamente la partita: sì, perché da lì, la partita diventa un divertente allenamento, in cui si rischia poco (il sinistro di Russo la maggiore occasione per i gialloblu), si crea qualche altra occasione (destro di Eder smanacciato in angolo da Rafael), girata di Foggia alta) e si porta a casa tre punti d'oro. Probabilmente il Verona non è neanche quello brillante visto nelle partite precedenti, possibile che la squadra veronese abbia finito la benzina e si stia rilassando in vista dei playoff, parecchio probabili per i veneti.

Cosa dire a questa Samp? Nulla. Oggi si è giocato bene, molto attenti e preparati a tutto: sembrava una vittoria del Torino di quest'anno. La difesa è stata quadrata, il centrocampo attento a fare le cose semplici e l'attacco un killer col silenziatore. Unica nota negativa è Juan Antonio: in generale, il trequartista della Samp a fine primo tempo di ogni partita risulta essere sempre il giocatore più deludente nei primi 45'. E chi subentra fa sempre meglio di chi gioca dall'inizio.. è un problema da risolvere, in attesa di tempi più difficili.

Romero 6.5 - Ordinaria amministrazione, fa tutto quello che deve fare e conferma di essere due passi avanti a tutti.
Berardi 7.5 - Partita spettacolare del terzino ex Brescia: per descriverlo con una parola un po' forte, cazzuto. Veramente cazzuto. Ricorda un Campagnaro senza tecnica.
Gastaldello 7 - Ferrari non gli risulta difficile da marcare.
Rossini 7- - Torna quello delle prime apparizioni, intraprendente se serve, ma elegante ed attento al centro della difesa.
Costa 6.5 - Persino lui fa il suo, anche se il suo dirimpettaio Juanito Gomez non è in giornata straordinaria e Cangi non sale mai.
Kristicic 6.5 - Rimango un po' critico sul suo utilizzo in questo ruolo: a mio modo di vedere, è più una mezz'ala o un trequartista, non ha il piede da regista. Lo si è visto nei pochi lanci lunghi che ha tentato, quando invece ha impostato sul corto, ha fatto benissimo. Grande Nenad, continua così.
Soriano 6.5 - Poche occasioni per lui quest'anno, questa la sfrutta bene, facendo il giusto lavoro della mezz'ala.
Munari 7+ - Giocatore che è tagliatissimo per il ruolo che svolge e per il campionato nel quale siamo. Finché saremo in B, Gianni Munari sarà solo un valore aggiunto: dinamico, attivo e sempre sul pezzo.
Juan Antonio 4.5 - Brutta partita dell'argentino, qualche folata ma di suggerimento neanche uno. Fortuna che c'è Eder a suggerire Pozzi..
Eder 6.5 - Non gli metto 7 perché l'esitazione davanti alla porta nel primo tempo è un insulto al talento che può sprigionare in una categoria come la Serie B. Per il resto, sui due gol c'è il suo zampino.
Pozzi 7.5 - Siamo a 11. C'era chi diceva che non sarebbe neanche arrivato in doppia cifra: sembra definitivamente cresciuto, teniamocelo stretto.

Bertani 5 - Continua a sembrare l'ombra del giocatore visto a Novara. Fornaroli o Icardi, in questo momento, farebbero figure più dignitose.
Foggia 5.5 - Un altro giocatore che le cose semplici non sa dove siano di casa.
Laczko 5.5 - Non entra bene in partita, ma anche Iachini continua a vederlo inspiegabilmente mezz'ala di centrocampo.

14 in 7 partite del girone di ritorno: la media, se si fosse partiti con un campionato dal 14 Gennaio 2012, è indubbiamente buona. Rimanere con questo ritmo è l'unico metodo per centrare i playoff. Speriamo che i ragazzi ed il mister non ci deludano, anche se ci sono indubbiamente dei problemi da risolvere, come il dualismo Foggia vs. J. Antonio, terzini che - secondo me - spingono poco e la scarsissima vena di Bertani, che è l'ombra del giocatore ammirato ad inizio campionato da almeno 4-5 mesi. Ora arriva l'Empoli: attenzione ai toscani, che sono a pezzi e stanno rischiando seriamente la retrocessione, nonostante una squadra nettamente superiore alla zona che occupano. Si può dire che la squadra ed i giocatori siano una sorta di cantiere, stanno lavorando per noi. Speriamo che ne sia valsa la pena a Giugno 2012.

Nicola Pozzi, 25 anni, festeggia dopo il secondo gol segnato al Verona.

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