10 marzo 2012

Occasione persa.

Nonostante gli splendidi e numerosi tifosi giunti fino a Modena per tifare, la Samp non riesce a tirar fuori la vittoria dal cilindro e guadagna un solo punto nella corsa ai playoff, vista la sconfitta del Varese. Nella classica partita che potrebbe essere decisa da un episodio, i blucerchiati non combinano granché in fase realizzativa, nonostante un possesso palla superiore all'avversario per qualità e tempistica. E pensare che ci si sperava, nella vittoria in terra emiliana, per dare una sferzata decisiva alla rincorsa per la Serie A.

Iachini cambia parecchio rispetto al recupero con l'Empoli: si presenta a sorpresa con un 3-4-1-2 di atzoriana memoria che porta in campo Costa, Rispoli, Renan e Foggia al posto di Obiang, Soriano, Berardi e Juan Antonio. Solita fisionomia per il temibile Sassuolo dell'ex Fulvio Pea, che non gioca un calcio spettacolare e a che fare con i problemi d'inserimento nel modulo per Simone Missiroli, ex Reggina ed acquisto più costoso dell'intera storia della società neroverde. Attenzione, come al solito, ad un Sansone in grande forma. 
La Samp gioca i primi 15' a tutta, mettendo sotto l'avversario sul piano del palleggio, pur non creando occasioni enormi, se non un tiro di Pozzi rimpallato. Poi è il Sassuolo a venire fuori alla distanza, con poco possesso palla, ma scambi veloci, che portano ad una doppia occasione per Gazzola e ad un sinistro ravvicinato di Sansone, deviato con i piedi da Romero in calcio d'angolo. I blucerchiati riusciranno solo verso la fine ad uscire nuovamente dal proprio guscio, rimanendo però incapaci di creare grosse occasioni.
Nel secondo tempo, parte benissimo il Sassuolo, che sfiora con Missiroli il gol del vantaggio: ma il numero 70 sbuccia l'impatto con il pallone e quest'ultimo termina lontano dalla porta di Romero. Poi Eder s'innesca e mette paura a Pomini, con un bel destro respinto dal portiere emiliano. Nel finale, sono Donazzan per i neroverdi e Pellè (con un timido colpo di testa, anche troppo..) per i blucerchiati a sfiorare il colpaccio. Ma sostanzialmente, il pareggio è giusto: la Samp ha avuto un miglior giro palla, il Sassuolo le migliori occasioni. A Pea sta bene così, meno a Iachini, espulso anche questa volta e che possiamo ormai definire un "Cassano" degli allenatori, alla minima intemperanza viene ormai cacciato automaticamente.

Romero 6.5 | Altra partita diligente: non ha molto da fare, ma chiude bene su Donazzan, Gazzola e Sansone.
Costa 6- | Benino, certo il Costa d'inizio campionato era un'altra cosa..
Gastaldello 6.5 | Tutto sommato, non ha problemi.
Rossini 6.5 | Vedi Gastaldello, con tanto di due salvataggi sulla linea. Anche se, nel finale contro Boayke, corre dei pericoli.
Laczko 6.5 | Solite sgroppate, Gazzola non arriva quasi mai sul fondo, mentre lui - sopratutto nel secondo tempo - macina chilometri.
Rispoli 5.5 | Primo tempo senza infamia né lode, poi l'infamia arriva quando sbaglia un cross facile facile dentro l'area ad inizio secondo tempo; dalle sue parti, Bianchi fa come vuole.
Renan 4.5 | Il peggiore di oggi: il gioco di prima non lo conosce.
Munari 6- | Sufficienza di stima, meno dinamico del solito, ma cuce quanto può la manovra.
Foggia 5 | Bravissimo nel saltare l'uomo, ma per saltarne 4-5 ce ne vuole e lui non è Messi; di passaggi per gli attaccanti, neanche uno. Continua questa leggenda del farlo giocare trequartista.
Eder 6 | Si crea da solo l'unico tiro veramente pericoloso di tutta la partita: speriamo segni il prima possibile.
Pozzi 6 | Si fa un gran mazzo, maree di sponde, ma i centrocampisti non salgono mai..

Pellé 6 | Si fa apprezzare per molte sponde, una grossa fisicità ed un quasi rigore non fischiato dall'arbitro, che causa la cacciata di Iachini. Ci voleva più cattiveria su quel colpo di testa finale..
Juan Antonio 5 | Ancora niente: il ragazzo non sembra continuo.
Semioli s.v. | Bentornato Franco: mette il cross che Pellé spreca in maniera troppo morbida. 


Stavolta, voglio lanciarmi in dei complimenti a Iachini: è vero che il Sassuolo non gioca un calcio spettacolare e contenere una squadra che gioca con 9 giocatori dietro la linea della palla non è particolarmente difficile, ma la mossa di presentare uno schieramento speculare a quello di Pea ha funzionato, almeno dietro. Davanti, polveri bagnate: Eder e Pozzi non hanno visto un pallone, confermando che sia Foggia che Juan Antonio non sembrano molto continui nel fare il loro lavoro, ovvero quello di smerciare palloni alle due punte. Solo quando si è potuto contare sulla fisicità e sull'altezza di un discreto Pellé, Foggia si è lanciato in palloni alti prima di uscire. L'argentino, invece, continua ad andare a folate, ma a non essere molto determinante.

Ora ci aspetta una serie di partite molto importanti: infilassimo un altro filotto, ci sarebbe ancora qualche mini speranza per i playoff: l'Ascoli a Marassi (ancora riecheggia la frase di Castori: "banda di morti viventi"), la trasferta al Tombolato di Cittadella e di nuovo a Genova per ospitare la Nocerina (che, oggi, ha rivinto dopo una marea di turni.. l'ultima vittoria qual'era stata? Quella contro di noi..), tutte squadre che cercano di evitare la retrocessione in Lega Pro.
Dobbiamo assolutamente continuare a spingere, altrimenti ci sarà solo da mangiarsi le mani, non solo per un girone d'andata fallimentare, ma anche per uno di ritorno non sfruttato a pieno.


Renan Garcia, 26 anni, al tiro contrastato da Consolini: non un gran match per lui.

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