01 febbraio 2016

Quant'è dura la salita?

Una volta Gianni Morandi cantava: «Uno su mille ce la fa, ma quant'è dura la salita...». E a Bologna, squadra tifata dal cantante di Monghidoro, la salita appare ancora una volta dura, stavolta anche ingiusta. Il 3-2 in favore del Bologna sa di amarezza ed è l'ennesima constatazione che non sarà un 2016 facile per la Samp.

Marios Oikonomou, 23 anni, sfida Luis Muriel, 24: meglio il greco.

La Samp si presenta a Bologna con la speranza di tornare a vincere dopo tre sconfitte consecutive. Montella punta sul 4-2-3-1 con Ivan a destra dietro le punte e Muriel nuovamente titolare. La linea difensiva è per tre-quarti nuova, con Dodò, Ranocchia e Sala dall'inizio. Il Bologna si schiera con il consueto 4-3-3 visto sotto la gestione Donadoni.
La Samp del primo tempo non esiste: tre svirgolate - una di Correa e due di Muriel - non dicono abbastanza sulla pochezza della prima frazione da parte degli ospiti. E se c'è un'assenza di pericolosità offensiva, anche in difesa non va meglio: al 6' Destro coglie il palo di testa, lasciato solo da Dodò su corner.
Al 12', il Bologna è già in vantaggio: Diawara punta Dodò, che praticamente si sposta dalla traiettoria della corsa dell'avversario. Il guineano mette in mezzo un tiro-cross sul quale Mounier anticipa un dormiente Moisander e batte Viviano. Diawara ci riprova qualche minuto più tardi, ma stavolta il suo tiro è centrale e Viviano riesce a parare in due tempi.
Se davanti non succede nulla, dietro è il finimondo: Ranocchia sbaglia in fase d'impostazione al 22' e serve Donsah al limite dell'area. Il ghanese controlla bene e scaglia un bel destro all'angolo: Viviano è impallato da Fernando e Moisander e il 2-0 è servito. Un disastro la difesa doriana, che rischia di regalare il 3-0 appena qualche minuto più tardi.
Su schema da punizione, Destro scatta in punizione regolare e coglie di sorpresa i centrali doriani: per fortuna, il numero 10 rossoblu tocca di mano e il gol viene invalidato, ma è l'ennesima dimostrazione di come stanno andando le cose in casa Samp. Al riposo, c'è uno scoramento generale mitigato solo dal fatto che dietro vanno più lenti di noi.
L'uscita di Barreto per Silvestre nell'intervallo consente il passaggio al 3-4-2-1 o 3-5-1-1, con Dodò e Sala esterni a tutto campo. Il Bologna sfiora il 3-0 subito, con Destro che impegna Viviano alla respinta. Ma è solo uno dei due tiri scagliati dai rossoblu nell'intera ripresa, con Donadoni che sembra più puntare alla gestione del risultato (lo conferma il cambio Mounier-Brighi al 65').
La Samp ha una sfuriata di dieci minuti che produce tre occasioni. Prima Soriano viene bloccato sul più bello da Masina, ma al 53' Muriel accorcia le distanze: il colombiano in area sbilancia Gastaldello e batte Mirante con un bel destro. Al 56' c'è un altro contropiede favorevole (gestito male), ma il destro di Muriel viene respinto da Mirante.
Da lì, la partita si stabilizza in un grosso nulla. Tra l'ultima occasione blucerchiata e quella successiva, ci sono 25' di sostituzioni gialli e due conclusioni di Fernando da rivedere. Fortuna che all'80' arriva il pari di Correa: su cross rasoterra di Dodò, l'argentino anticipa Masina ma trova Mirante. La respinta è su suoi piedi e l'ex Estudiantes segna il terzo gol consecutivo in A.
Peccato che la beffa è dietro l'angolo: su corner, il colpo di testa di Destro viene contrastato in maniera scomposta da Alvarez. Fabbri indica il dischetto per un rigore francamente eccessivo. Dagli undici metri Destro trasforma ed è 3-2. Fernando ha una punizione favorevole nel finale, ma non la sfrutta a dovere.

Mattia Destro, 24 anni, esulta dopo il gol del definitivo 3-2.

Viviano 5.5; Sala 5, Moisander 4.5, Ranocchia 4, Dodò 5 (dal 39' s.t. Coda s.v.); Barreto 4 (dal 1' s.t. Silvestre 6), Fernando 4.5; Ivan 5.5, Soriano 5.5 (dal 30' s.t. Alvarez 4.5), Correa 6; Muriel 5.5 - già pubblicate su SampNews24

La partita racconta i soliti problemi della Samp: un tempo buttato, tante disattenzioni difensive (due sono costate il doppio vantaggio rossoblu) e una generale mollezza che sta trascinando i blucerchiati a giocarsi la permanenza nella massima serie. Problemi ormai di lunga data, che non si stanno risolvendo neanche con il cambio d'allenatore.
La zona retrocessione per ora è distante quattro punti, con il Carpi che ha portato a casa il pari contro il Palermo nella partita di sabato pomeriggio. Il Frosinone continua a non vincere, mentre l'Hellas colleziona pareggi, ma è lontanissimo. Solo Genoa e Udinese al momento sembrano al palo, mentre la Samp è alla settima sconfitta nelle ultime dieci gare.
Dei tanti errori commessi, le disattenzioni difensive sono quelle che fanno più male. E fanno male perché sono sistematiche e continuano ad arrivare da settembre. Se potessi (e probabilmente lo farò a fine anno) fare un articolo sulle leggerezze della retroguardia blucerchiata in quest'anno, verrebbe fuori un elenco interminabile.
Ciò non toglie che questa gara avrebbe portato un punto guadagnato con tenacia se non fosse stato per la fiscalità dell'arbitro Fabbri. Conosciuto per l'esser un sergente con il pugno di ferro, il direttore di gara ha fischiato un rigore eccessivo, sebbene Alvarez compia la leggerezza di saltare scomposto in area: mai fare così.
Ora la Samp si trova a un bivio. Febbraio sarà un mese DECISIVO per capire quale sarà l'obiettivo dei blucerchiati: mercoledì c'è il Torino, che appare in difficoltà, ma le vere gare-verità arriveranno dopo. Il 13 contro l'Atalanta, il 28 contro il Frosinone e poi l'Hellas in trasferta. A inizio marzo, avremo finalmente capito quant'è dura la salita.

Vincenzo Montella, 41 anni, alla settima sconfitta sulla panchina della Samp.

Nessun commento:

Posta un commento