2 - Fabio Quagliarella non segnava due gol in una partita di Serie A dal novembre 2012. Sospiro. #TorinoSamp
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 1 Febbraio 2015
La trasferta di Torino arriva in un momento estatico per la Samp. Se togliamo la polemica del gol-non gol di Morganella nell'ultimo Samp-Palermo, la presentazione di Eto'o e il calciomercato hanno portato solo gioie in questo mese di gennaio. La Samp è sempre a due punti dal terzo posto, ma il Torino viene da sette risultati utili e vuole continuare la striscia positiva. I blucerchiati si presentano all'Olimpico con il ritorno al 4-3-3: Bergessio ed Eder sono ai lati di Okaka, mentre a centrocampo Soriano torna al ruolo di mezzala. Diverso l'atteggiamento del Torino, che punta sul solito 3-5-2 con Martinez accanto a Quagliarella.
In realtà, il primo tempo della Samp non esiste: un destro flebile di Eder e un debole colpo di testa di Silvestre sono tutto quello che gli ospiti producono nei primi 45'. Dove, invece, il Torino fa quel che vuole. A cominciare dal 15', quando Quagliarella porta in vantaggio i padroni di casa: sponda aerea di un compagno su corner e l'ex attaccante blucerchiato sfrutta una dormita di De Silvestri per realizzare l'1-0. La partita scorre inerme, finché Silvestre non perde Glik su corner e regala un penalty agli avversari: dal dischetto sempre Quagliarella è implacabile e firma il 2-0, nonostante Viviano tocchi la palla. Benassi potrebbe anche segnare il 3-0, ma il suo tiro è centrale.
La ripresa non cambia copione: la Samp acquista un po' di dinamismo con l'entrata di Duncan per Bergessio, ma sostanzialmente la gara rimane in mano alle ripartenze del Torino. Su una di queste, Quagliarella trova l'hat-trick al 67': buco di Romagnoli e destro in diagonale dell'attaccante granata. A questo punto, la beneficenza prosegue imperterrita: appena entrato, Amauri trova il 4-0 al 72', sfruttando un rimpallo con Silvestre e battendo Viviano. La Samp allevia i dolori con un bellissimo gesto tecnico di Obiang, che trova un gol di tacco grazie a una disattenzione di Padelli su assist di De Silvestri. Tuttavia, è una fiammata. Benassi e Maxi Lopez sfiorano il quinto, finché a battere Viviano non ci pensa Bruno Peres. Il brasiliano ha umiliato Regini per tutto il match e lo trova impreparato anche al 92': dribbling sul numero 19 blucerchiato e rete del 5-1 finale. Risultato che poteva esser anche peggiore se non fosse stato per Viviano. Grandi fischi dal settore ospiti, rabbia da parte dei tifosi e un addio amaro per Daniele Gastaldello, che da ieri è un nuovo giocatore del Bologna.
Fabio Quagliarella, 31 anni: tre gol per lui ieri da ex.
Viviano 5.5; De Silvestri 5, Romagnoli 5, Silvestre 4, Regini 4; Obiang 5.5, Palombo 5, Soriano 5 (dal 34' s.t. Krsticic s.v.); Bergessio 5 (dal 1' s.t. Duncan 5.5), Okaka 5, Eder 5.5 (dal 25' s.t. Eto'o s.v.) - pagelle già pubblicate su SampNews24
A mente fredda, è più facile ragionare su quella che può essere chiamata tranquillamente con il suo nome: disfatta. Una sconfitta senza se e senza ma, senza scusanti e di cui tutti - staff tecnico e giocatori - si devono vergognare. Non si possono prendere cinque gol in una situazione normale, figuriamoci giocando così e in un momento del genere. Inutile riempirsi la bocca di Europa e terzo posto se poi le prove successive alle dichiarazioni entusiaste sono queste.
Mihajlovic ha schierato un inspiegabile 4-3-3 dopo che finalmente la squadra aveva assorbito il passaggio al 4-3-1-2. Un modulo - quello col trequartista - che la Samp stava facendo fatica ad accettare, ma le vittorie contro Empoli e Parma avevano dimostrato che il materiale su cui lavorare c'era. E si sperava che l'arrivo di Eto'o - entrato a metà del secondo tempo - potesse ulteriormente migliorare questo buon momento.
L'importante era mantenere alta l'attenzione e la cattiveria: doti che sono mancate in quel di Torino. Se si analizza a mente fredda la dinamica dei cinque gol avversari, quattro di essi hanno luogo grazie a singole disattenzione difensive. I quattro della retroguardia hanno sulla coscienza un gol a testa: un evento che raramente accade. Un'equa redistribuzione delle colpe che credo abbia pochi precedenti nella storia del calcio.
Ora ci attende il Sassuolo al Ferraris. Di Francesco dovrà fare a meno di tutto il tridente d'attacco: Zaza, Berardi e Sansone sono squalificati, in più mancheranno gli infortunati Terranova e Longhi. C'è la situazione ideale per un rilancio, specie a mercato chiuso. Tuttavia anche la gara di Torino sembrava facile e invece è arrivato un 5-1 per i granata. Attenzione, perché il peggiore degli incubi l'abbiamo già vissuto domenica. E io non ho voglia di altri replay.
Samuel Eto'o, 33 anni, prova a dare indicazioni a Pedro Obiang, 22.
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