05 febbraio 2015

Sogno o son desto?

Mai visto un gennaio così movimentato alla Sampdoria. Neanche nel 2009, quando arrivò un allora poco prolifico Pazzini per metterlo accanto a Cassano. Un gran calciomercato sia in entrata che in uscita, con la speranza che questo possa servire a centrare l'obiettivo europeo. Andiamo ad analizzare quanto accaduto in quest'inverno così impegnativo per la società blucerchiata, che si è messa all'opera con largo anticipo.

Massimo Ferrero, 63 anni, con Luis Muriel, 23, e Samuel Eto'o, 33.

I fuochi d'artificio sono l'immagine migliore per descrivere le operazioni in entrata della società blucerchiata. Del 4-3-3 che ha portato la Samp al terzo posto c'era poco da cambiare: qualche occasione poteva esser colta, ma in realtà si è deciso per una totale rivoluzione. Da quando si è capito che Gabbiadini sarebbe effettivamente andato al Napoli, Mihajlovic ha svoltato sul 4-3-1-2. Da qui la decisione di passare a un mercato effervescente.
Il colpo dell'inverno è stato Samuel Eto'o, arrivato dall'Everton dopo essersi liberato dal contratto che lo legava all'Everton. Tre anni e mezzo di contratto, nei quali si trova anche l'anno da dirigente che la Samp gli ha offerto. Un colpaccio mediatico, ma bisognerà vedere anche come si adatterà il camerunense alla nuova Serie A: se l'attaccante non è quello del Triplete interista, neanche la massima serie italiana è così difficile. Ergo potrebbe esser subito utile e aiutare la Samp a centrare il tanto cercato obiettivo europeo.
Un altro colpaccio - almeno in prospettiva - è quello di Luis Fernando Muriel. Personalmente sono innamorato del colombiano, capace di farmi rivedere in alcune occasioni il primo Ronaldo interista. Tuttavia, i dubbi sulla sua tenuta fisica sono tanti: quest'anno all'Udinese non ha praticamente messo piede in campo e nel 2013-14 il rendimento è stato deficitario. Per tornare quello visto tra Lecce e il primo anno in bianconero, bisognerà aspettarlo.
Un altro che merita di essere atteso è Joaquin Correa, arrivato per otto milioni di dollari dall'Estudiantes de La Plata. Il club argentino ha come presidente Juan Sebastian Veron, che ha pesato nella decisione del giovane trequartista di andare alla Sampdoria. Classe '94, dovrà assorbire l'impatto con la Serie A e il calcio europeo. Certo è che il ragazzo è molto interessante, che ha margini di miglioramento notevoli e che nel 4-3-1-2 potrebbe rivelarsi quello che Pastore è stato per il Palermo qualche anno fa. Tutto sta nel dargli il giusto tempo e la fiducia necessaria (Mihajlovic speriamo non commetta errori in questo).
Infine, le altre operazioni sono servite ad avere altri ricambi. Coda è arrivato nell'operazione Muriel e sarà utile per rimpiazzare Fornasier, andato in prestito. Bonazzoli è un classe '97 promettente, ma è stato pagato tanto. L'Inter potrà riscattarlo nei prossimi anni, ma per ora l'attaccante rimane a Milano a far la spola tra prima squadra e Primavera. Acquah sostituirà Krsticic, Frison prende il posto di Da Costa e Muñoz rimarrà per sei mesi in prestito, prima di andare al Milan. Varga e Hromada sono arrivati come compensazione per la metà di Beltrame, mentre Muzzi jr. rimpinguerà la rosa della Primavera blucerchiata.
OPERAZIONI IN ENTRATA: voto 7.5


Se è in entrata si è fatto tanto, in realtà è in uscita che il compito era difficile. Il d.s. blucerchiato Osti doveva piazzare molti giocatori e ha avuto a che fare con delle uscite inaspettate. La prima perdita imprevista è stata quella di Manolo Gabbiadini, passato al Napoli. I partenopei hanno pagato 13 milioni di euro le due metà di Juve e Samp. Il timore della società di Corte Lambruschini era di perdere l'attaccante a giugno a favore della Juventus. Una paura che ha spinto a lasciar partire il numero 11 anche contro il parere di Mihajlovic.
Un'altra operazione dolorosa e imprevista in uscita è stata quella riguardante il capitano Daniele Gastaldello. Colonna della Samp dal 2007, il numero 28 è stato in grado di guadagnarsi la fiducia dei tifosi e di quasi tutti i tecnici che sono passati sulla panchina blucerchiata. L'offerta di un triennale l'ha attratto troppo: in fondo il Bologna tornerà a breve in A e il progetto americano sembra importante. Difficile dire di no, comprensibile il suo addio.
Un altro trio che ha seguito il difensore a Bologna è quello rappresentato da Gianluca Sansone, Angelo Da Costa e Nenad Krsticic. Tutti prestiti, ma il portiere andrà in scadenza a giugno e quindi rimarrà in Emilia, così come ci sono buone possibilità che anche Sansone stia al Dall'Ara. Diverso il discorso per il serbo, per il quale c'è un diritto di riscatto, ma c'è anche una minima chance di tornare in blucerchiato. Tutte e tre le operazioni hanno un senso: Sansone trovava poco spazio con Mihajlovic, Da Costa era diventato il terzo portiere con il ritorno di Romero e Krsticic stava perdendo smalto a forza di stare in panchina.
Fedato ha lasciato Genova per Modena: operazione in prestito, inevitabile viste le poche presenze e il passaggio al 4-3-1-2. Anche Fornasier è andato alla caccia di continuità a Pescara: la cosa migliore, visto che secondo l'ex Manchester United ha un bisogno disperato di giocare per crescere. Beltrame è tornato alla Juve, mentre Hromada - appena trasferitosi alla Samp - è stato subito girato alla Pro Vercelli in B. Due considerazioni finali: a) il mercato è stato positivo perché tutte le operazioni in uscita sono state colmate con le entrate adeguate; b) un peccato che Wszolek non abbia accettato il Pescara: meglio giocare in B per sei mesi che stare un anno fermo in una squadra di A.
OPERAZIONI IN USCITA: voto 7.5

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