09 febbraio 2015

Un'occasione persa?

Un'altra X casalinga, un altro pareggio quando ciò che ci si aspettava era la vittoria. La fotografia di Samp-Sassuolo migliore è probabilmente nella conta delle occasioni create (dati Squawka): appena 7 per i padroni di casa, 12 per gli ospiti. Il tutto nonostante il Sassuolo soffrisse l'assenza del tridente titolare. E così il pareggio assume un'altra prospettiva: un punto buono per i blucerchiati e per gli emiliani, entrambi alla prese con problemi diversi ma ugualmente importanti.

Eusebio Di Francesco, 45 anni, tecnico dell'ottimo Sassuolo.

Dopo la debacle di Torino, la Samp si presenta al Ferraris per cercare nuovamente la vittoria: tre punti che darebbero respiro alla situazione di classifica della Samp, che continua la sua caccia all'Europa. Per farlo, si torna al 4-3-1-2: il duo d'attacco è composto da Eder e Okaka, mentre Soriano si rimette sulla trequarti e lascia spazio a Duncan dal 1' a centrocampo. Esordio dal primo minuto anche per Muñoz, appena arrivato dal Palermo e costretto a giocare per l'indisponibilità di Silvestre. Di Francesco, invece, deve rinunciare a Zaza, Berardi e Sansone tutti insieme. Poco importa: si continua con il canonico 4-3-3, con diversi ex genoani in campo.
Pronti, via e gol degli ospiti: cross dalla destra di Vrsaljko, De Silvestri non ostacola Acerbi e il centrale ospite segna di testa al 1'. Novanta secondi traumatici, che mostrano tutte le crepe - sopratutto psicologiche - di questa Sampdoria. Tanto che Lazarevic mette di nuovo paura a Viviano cinque minuti dopo. Ci vuole un episodio per ribaltare la gara immediatamente e arriva: cross di Soriano ed Eder incorna all'8' per il pareggio dei padroni di casa. Un gol che si rivela importante per livellare la gara. Una partita brutta, condita da tanti falli e con ben quattro gialli in 10'. Vrsaljko e Muñoz devono lasciare il campo per infortunio rispettivamente per Gazzola e Coda, mentre è il Sassuolo a giocare meglio. Floccari ha una doppia occasione al 23' e al 31': specie la seconda è ghiotta, ma Viviano risponde presente in entrambi i casi. Dal canto suo, la Samp è tutta in un'incornata di Muñoz respinta da Consigli.
Al riposo il copione cambia leggermente: la Samp prende controllo del campo e del gioco, sebbene continui a non creare quasi nessuna occasione da gol. Il Sassuolo attende e spera che una ripartenza colga impreparata la difesa blucerchiata. Il Doria ha un'ottima occasione con Okaka (nervosissimo), che spara un bel destro sulla sponda di petto di Eder; purtroppo il tiro del centravanti è di poco alto sopra la traversa della porta avversaria. Sempre Eder avrebbe un bel match-point, ma spara su Consigli da 10 metri. Il Sassuolo ha una grande chance con Cannavaro al 75', ma il centrale non impatta bene su corner e sparacchia fuori. Floro Flores e Lazarevic ci provano più volte dalla distanza, ma Viviano non ha problemi sulle conclusioni dalla distanza. L'occasione finale dei blucerchiati è con Soriano, ben servito da un filtrante di Eder, ma il centrocampista tira debolmente invece di servire i compagni meglio piazzati. Finisce 1-1 e qualche mugugno (comunque ingiustificato) si leva dalle tribune del Ferraris.

Stefano Okaka, 26 anni, in lotta con Sime Vrsaljko, 22.

Viviano 6.5; De Silvestri 5.5, Muñoz 5.5 (dal 40' p.t. Coda 6), Romagnoli 6, Regini 6; Obiang 6, Palombo 5.5 (dal 24' s.t. Eto'o 6), Duncan 6; Soriano 6; Eder 6.5, Okaka 5 - già pubblicate su SampNews24

Siamo in netto calo, non c'è che dire. Non bisogna esser esperti per notare che la Samp sta avendo una flessione di forma ancor prima che di risultati. Se escludiamo la convincente partita di Parma, i blucerchiati stanno evidenziando un calo atletico e fisico di non poco conto. Per carità, tutto normale dopo quattro mesi a tutta. Ma tra il cambio di modulo e quello di uomini portato dal mercato di gennaio è ovvio che la Samp di Mihajlovic debba combattere con un periodo di difficoltà (otto punti in sei partite del 2015 più la sconfitta di Coppa Italia contro l'Inter).
Dal canto suo, il Sassuolo può esser contento del punto. Con un attacco mancante e l'infortunio di Terranova, i ragazzi del club emiliano hanno dimostrato di poter reggere finché si riconosceranno nel progetto del suo tecnico. Quell'Eusebio Di Francesco che è stato pronosticato da molti come il successore di Sinisa Mihajlovic la prossima estate, quando il serbo potrebbe facilmente fare le valigie e andare altrove.
Capitolo Eto'o: gli manca chiaramente la condizione, perché ieri ha svariato molto e ha dimostrato di dover ancora trovare l'intesa con i compagni. Tuttavia - come riportavo nelle pagelle di SN24 - l'impressione è che al 70% di forma il camerunense ne avrebbe avuto più degli altri 21 in campo messi insieme. Tutto sta nell'attenderlo e nel dargli il giusto minutaggio con il tempo: su questo, Mihajlovic non può esser rimproverato.
Ora la Samp attende la trasferta di Verona della prossima domenica. Si giocherà alle 18, complice il rinvio di Parma-Chievo, che si giocherà mercoledì pomeriggio. I gialloblu di Maran non sono messi benissimo in classifica e sono un altro trampolino per metabolizzare la mini-crisi blucerchiata. Occorre farlo al più presto: partite più difficili sono alla porta (leggi derby di Genova). Intanto, tocca rimuginare sull'ennesima occasione persa.

Samuel Eto'o, 33 anni, pensieroso in panchina: 20' per lui ieri.

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