02 dicembre 2014

La quarta beffa.

Fa male. Fa dannatamente male. La Samp butta via altri due punti dopo quelli contro Cagliari, Milan e Cesena, pareggiando 1-1 contro il Napoli di Benitez. Un pari che fa male non tanto per quanto visto in campo: il risultato finale in quel caso è giusto. Tuttavia, la Samp aveva la gara in mano ed è riuscita a subire il gol del pareggio al 92' da un isolato Zapata. L'ennesima dimostrazione che questo è un ottimo gruppo, ma deve ancora imparare tanto in malizia.

 Il duello tra Gonzalo Higuaín, 26 anni, e Alessio Romagnoli, 19.

La Samp riparte dopo il rocambolesco 1-1 di Cesena e cambia radicalmente faccia per affrontare il Napoli terzo in classifica. Dentro Mesbah per Regini e Romagnoli per Gastaldello in difesa, dove viene confermato Romero in porta. Non solo cambio di retroguardia, ma anche di modulo: Mihajlovic opta per un più prudente 4-3-1-2: il sacrificato è Gabbiadini, che parte dalla panchina. Davanti la coppia d'attacco è Eder-Okaka, con Soriano alle loro spalle e Rizzo a centrocampo. Dal canto suo, il Napoli punta alla vittoria senza Mertens, ancora non al meglio: al suo posto Ghoulam è spostato esterno alto, mentre Britos gioca da terzino.
L'intera gara non è stata entusiasmante, ma il primo tempo soffre particolarmente della mancanza di spettacolo. Ghoulam ci prova al 10' con un'incornata, ma non riesce a centrare la porta. Al 21' la Samp va in vantaggio, ma il gol è da annullare: sul tiro ribattuto di Soriano, Eder parte in posizione irregolare prima di saltare Rafael e segnare. Un minuto dopo, Higuaín ha un'occasione di testa, ma la sua incornata è larga. Lo stesso centravanti dell'Argentina ha una super-chance al 37' in contropiede, ma Romero in uscita gli toglie la palla. La Samp è tutta in una punizione di Mesbah centrale e in un'incornata di Romagnoli su corner fermata da Silvestre. Gara un po' nervosa, viste le quattro ammonizioni al termine della prima frazione.
Alla ripresa, la Samp è più decisa. E lo dimostra immediatamente, perché i padroni di casa vanno in vantaggio: al 57', la palla rimane dalle parti di Eder, che aggiusta la mira e scarica una gran rasoiata di destro dal limite. Niente da fare per Rafael e 1-0 blucerchiato. SArebbe il giusto episodio che sblocca la gara e la porta dalla parte della Samp, ma la squadra di Mihajlovic subisce un paio di contropiedi pericolosi: solo l'imprecisione e un Romero attento in uscita evitano il peggio. Eder ha un'altra occasione al 62', ma spara fuori dopo l'uno-due con Okaka. Azione fotocopia per Higuaín, che però schiaccia troppo il tiro e centra Romero. La partita sembra tranquillamente avviarsi verso la vittoria blucerchiata, ma la Samp tira il freno troppo presto: al 92' il cross di Ghoulam è perfetto, Romagnoli scala inutilmente su Higuaín e Zapata - entrato un quarto d'ora prima - è libero di incornare per l'1-1 finale. Una beffa - l'ennesima stagionale - di cui la squadra di Mihajlovic non aveva sicuramente bisogno.

Duvan Zapata, 23 anni, zittisce il Ferraris dopo l'1-1 finale.

Romero 6; De Silvestri 6.5, Silvestre 6.5, Romagnoli 6, Mesbah 6; Obiang 5.5 (dal 1' s.t. Duncan 6.5), Palombo 6, Rizzo 6.5 (dal 33' s.t. Gabbiadini 6); Soriano 6.5 (dal 25' s.t. Krsticic 5.5); Eder 7, Okaka 6 - già pubblicate su SampNews24

A conti fatti, il pareggio contro la terza squadra più forte del campionato, l'imbattibilità mantenuta in casa e l'ennesimo gol di Eder sono tutti dati incoraggianti. Tuttavia, il tifoso medio blucerchiato sta facendo la bocca alla possibilità di andare in Europa. E la quarta rimonta subita nell'ultimo mese e mezzo onestamente non si accompagna adeguatamente ai sogni continentali. La parte sinistra della classifica, giocando in questa maniera, è saldamente nelle mani della Samp: finora l'unica squadra che è sembrata un filino sopra la media dei blucerchiati è la Roma, che però non è riuscita comunque a strappare la vittoria contro il Doria.
A ben guardare la classifica, non c'è molto da preoccuparsi: il Genoa e lo stesso Napoli sono a un punto e il momento di forma dei cugini rossoblu non potrà durare in eterno. Così come quello della Samp, che però sembra una squadra più omogenea, che riesce a far bene nonostante il cambio di interpreti. Ieri mancavano Gabbiadini e Regini, ma la differenza non si è sentita molto. Anzi, il 4-3-1-2 ha consentito di contenere in maniera più agevole un Napoli comunque meno pericoloso rispetto alle attese.
Ora la Samp punta al prossimo impegno. Prima ci sarà la Coppa Italia giovedì sera, quando il Doria ospiterà il Brescia per il quarto turno della coppa nazionale. Poi sarà la volta del campionato, dove si andrà di scena a Verona contro l'Hellas lunedì prossimo alle 21. Un giorno di festa - quello dell'Immacolata - per celebrare uno dei gemellaggi più importanti della recente storia doriana. A patto che il clima di festività non induca la squadra di Mihajlovic a subire l'ennesima beffa di questo 2014-15.

Eder, 28 anni, al suo terzo gol in campionato quest'anno.

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