05 dicembre 2014

Il presente è l'unica cosa che conta.

Il turn-over ha funzionato: la Samp passa agevolmente l'impegno di Coppa Italia contro il Brescia, battendo i lombardi per 2-0. Una gara tranquilla per i blucerchiati, che hanno accelerato quanto bastava per avere la meglio sulle Rondinelle di Iaconi. Le reti di Gabbiadini e Bergessio hanno chiuso la contesa, con gli ospiti che hanno avuto giusto qualche sprazzo d'orgoglio. L'unica nota negativa è l'espulsione di Mihajlovic nel finale di gara per un diverbio con il quarto uomo.

Manolo Gabbiadini, 23 anni, segna ma non esulta dopo l'1-0.

La Samp opera un po' di cambi in vista dell'impegno di campionato che ci sarà lunedì sera, quando i blucerchiati saranno di scena a Verona contro l'Hellas. Torna Viviano in porta e Fornasier esordisce in stagione, mentre Marchionni è il regista di centrocampo. Al suo fianco c'è spazio per Krsticic, mentre Sansone è il trequartista dietro il duo Gabbiadini-Bergessio. Il Brescia, reduce da un difficile momento in B, schiera la formazione titolare e punta tutto su Andrea Caracciolo, uno dei quattro ex in campo nelle Rondinelle.
Gli ospiti iniziano meglio della Samp: un paio di incurisioni e di cross non sfruttati che mettono in apprensione i padroni di casa, fino ad arrivare alla conclusione di Benali al 17', che però trova pronta Viviano. Da lì in poi, inizia un monologo della Samp. Bergessio ci prova due volte, ma Arcari stoppa i suoi tentativi. Al 31', la svolta della partita: palla filtrante di Krsticic e Sansone scatta bene, salta Arcari e viene steso dal portiere del Brescia. Bergessio vorrebbe battere il rigore per sbloccarsi, ma Mihajlovic intima Gabbiadini di presentarsi al dischetto: tiro secco alla sinistra di Arcari e 1-0. La preoccupazione è sul fatto che Manolo non esulti: un segnale in chiave di mercato? Intanto, Bergessio e Sansone provano ancora a impensierire Arcari, che però para tutto, compresa una punizione di Gabbiadini dai 25 metri alla fine del primo tempo.
Nella ripresa, il copione non cambia: Sansone esce per infortunio e lascia spazio a Fedato. Dopo una girandola di sostituzioni e gialli, arriva il 2-0 blucerchiato: erroraccio di Antonio Caracciolo in disimpegno, Fedato ne approfitta e mette dal fondo un pallone facile facile a Bergessio, che deve solo spingere dentro a porta vuota. Raddoppio della Samp e primo gol in maglia Doria per l'argentino ex Catania. Da quel momento, la partita deve essere solo gestita. C'è tempo per gli esordi in blucerchiato di Djordjevic e Lulic, che entrano rispettivamente per Gabbiadini e Obiang. Molto interessanti alcuni spunti del montenegrino, a cui andrebbe dato più spazio. Il Brescia ha comunque due buone occasioni: Oliveira spreca da pochi passi con un'incornata su corner, mentre Valotti trova prima la parata di Viviano e poi il salvataggio di Cacciatore. La traversa di Benali - su conclusione deviata da Djordjevic - chiude la contesa sul 2-0 per i padroni di casa.

Michele Arcari, 36 anni, ieri ha salvato diverse volte il risultato.

Viviano 6.5; Cacciatore 6.5, Fornasier 6, Gastaldello 7, Regini 6; Obiang 5.5 (dal 41' s.t. Lulic s.v.), Marchionni 7, Krsticic 6; Sansone 5.5 (dal 1' s.t. Fedato 6.5); Bergessio 6.5, Gabbiadini 6.5 (dal 19' s.t. Djordjevic 6) - già pubblicate su SampNews24

E così la Samp si è guadagnata gli ottavi di finale, dove a metà gennaio troverà l'Inter di Roberto Mancini. Sarà un incrocio con il passato per Sinisa Mihajlovic, che è stato vice del Mancio in nerazzurro dal 2006 al 2008, nonché ex giocatore dell'Inter dal 2004 al 2006. Il tecnico serbo ha concluso la serata con un'espulsione, dovuta al suo carattere fumantino e a un'incredibile tendenza dei corpi arbitrali italiani a indignarsi per qualunque cosa. Salterà lo scontro con l'amico Roberto, ma anche ieri sera ha confermato che la squadra c'è, qualunque sia la formazione.
La partita ha regalato qualche indicazione importante. Viviano è rimasto in forma nonostante l'infortunio e il lungo tempo trascorso in panchina. Fornasier ha messo qualche minuto nelle gambe alla prima stagionale. Molto bene Marchionni, che forse andrebbe considerato di più: capisco che Angelo Palombo sia una sorta di intoccabile. Tuttavia, nonostante sia più vecchio e non abbia l'atletismo di una volta, Marchionni ha trovato una seconda vita in regia. Ieri, contro una squadra di B, ha fatto quello che voleva. Se sapesse replicare lo stesso rendimento in A, converrà tenerne conto per il futuro.
Davanti Gabbiadini ha segnato, ma non ha nulla di cui gioire. Forse sente la pesantezza di questo probabile trasferimento al Napoli a gennaio: un cambio in corsa, improvviso e di grande portata. Tornando a pensare a quelli che (forse) rimarranno, Bergessio si è sbloccato. Intanto, se il numero 11 blucerchiato veramente lasciasse Genova, diamo una chance a Luka Djordjevic: nella mezz'ora disputata ieri, il ragazzo ha mostrato movimenti interessanti. Non è detto che il sostituto di Gabbiadini non sia già in casa. Ora si pensa alla trasferta di Verona. Ricordate: il passato non si può modificare, il futuro è incerto. Sul presente, invece, si può lavorare.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni, espulso ieri sera a fine gara.

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