23 dicembre 2014

Buoni propositi.

L'ennesimo pareggio, stavolta giusto (anche se la rabbia per certi errori non passa mai). La Samp chiude il suo 2014 con un altro risultato positivo, che allunga la striscia a ?: il 2-2 contro l'Udinese poteva esser qualcos'altro, in un senso o nell'altro. Tuttavia, la squadra di Mihajlovic chiude l'anno al terzo posto con Lazio e Napoli. E probabilmente saluta Manolo Gabbiadini, che ieri ha segnato la sua ultima rete in blucerchiato.

Massimo Ferrero, 63 anni, in tribuna per i selfie (Secolo XIX)

La Samp si presenta per l'ultima dell'anno al Ferraris dopo l'1-1 trionfale allo Juventus Stadium. I blucerchiati tornano con Soriano e il tridente dal 1', mentre c'è qualche novità dietro: la squalifica di Romagnoli e l'assenza prolungata per infortunio di Silvestre, unite al ritorno di De Silvestri, cambiano tre-quarti di linea difensiva. Confermato Romero, così come capitan Gastaldello. Diverso lo scenario per l'Udinese, che punta sul 3-5-2 per riprendersi dal k.o. contro l'Hellas e strappare qualche punto al Ferraris. Di Natale, carnefice per eccellenza del Doria, parte dalla panchina per volere di Stramaccioni.
I primi 15' sono una gran lotta a centrocampo e a sbloccare la gara ci pensa proprio uno degli elementi della mediana. Al 17' lob in area di Angelo Palombo e Okaka contrasta l'uscita maldestra di Karnezis. Sulla ribattuta, spunta Pedro Obiang, che scarica un bel sinistro e batte il portiere greco per l'1-0 blucerchiato. Un episodio cruciale, che sembra portare la gara dalla parte della Samp. Tuttavia, l'Udinese non si arrende e si fa già vedere al 20', quando Koné spara a lato una buona occasione dal dischetto del rigore. La Samp dovrebbe avvertire le avvisaglie e invece subisce un uno-due tremendo nel giro di tre minuti. Alla mezz'ora, Koné non viene seguito da Soriano e va sul fondo: il suo cross arriva a Geijo, seguito da Regini. Romero esce male, il numero 19 blucerchiato non contrasta bene lo spagnolo e l'attaccante dei friulani fa uno scavetto d'esterno a irridere l'intera difesa dei padroni di casa. Il pareggio, però, non è abbastanza per gli ospiti, che trovano il vantaggio al 33': corner di Koné, gioco di blocchi di Thereau e Danilo è praticamente solo per lo stacco del 2-1. La Samp, tramortita, reagisce con un sinistro di Eder, facile sul primo palo per Karnezis.
Al riposo, la Samp finalmente si sblocca, mentre l'Udinese decide di non giocarsi più la partita. Gabbiadini ed Eder ci provano subito, ma uno trova Karnezis e l'altro spedisce la palla di poco alto sulla traversa. Quando gli sforzi sembrano inutili e Badu sfiora il 3-1, il Doria trova il pari al 60': cross ottimo di De Silvestri e Gabbiadini incorna di testa il 2-2. Un gol che sa di addio, visto il probabile trasferimento a Napoli. A quel punto la Samp ci prova a vincerla: prima Soriano, poi Gabbiadini, infine De Silvestri tentano di spaventare Karnezis. In realtà, l'occasione più nitida ce l'ha l'Udinese: cross in mezzo, Gastaldello dimentica di marcare Geijo e lo spagnolo rischia quasi di segnare il 3-2, incocciando sul palo la palla del vantaggio. Tante ammonizioni, il gioco è spezzetato e neanche l'entrata in campo di Di Natale e Bergessio cambia qualcosa. Cacciatore e Mesbah hanno due enormi occasioni, ma entrambi falliscono. Il finale è tutto per l'espulsione di Herthaux per doppio giallo: finisce con un pareggio casalingo il 2014 blucerchiato.

Danilo, 30 anni, realizza il momentaneo 2-1 per gli ospiti (Secolo XIX)

Romero 5.5; De Silvestri 7 (dal 43' s.t. Cacciatore s.v.), Gastaldello 6, Regini 5.5, Mesbah 6; Soriano 5.5, Palombo 6.5, Obiang 6.5 (dal 35' s.t. Bergessio 6); Gabbiadini 6.5, Okaka 5, Eder 6 - già pubblicate su SampNews24

Terzi a dicembre 2014, a pari merito con Lazio e Napoli: sfido chiunque di voi - anche il più ottimista - ad averci scommesso ad agosto. Che questa Samp fosse da parte sinistra della classifica per solidità, tecnica e organizzazione tattica lo sapevamo. Ma che questa squadra potesse addirittura uscire sconfitta una sola volta dalle prime 16 giornate di campionato... beh, è un mezzo miracolo. L'autore è Sinisa Mihajlovic, che ha trasformato un gruppo molto simile a quello che passeggiava nel finale dello scorso campionato in una macchina perfetta, nonostante gli interpreti diversi.
Forse è proprio questo quello che sperano a Genova: che il giocattolo funzioni anche senza il suo bomber principe. Manolo Gabbadini partirà per Napoli: manca l'ufficialità, ma tutti i protagonisti in causa - le due società, il giocatore, i dirigenti - non hanno mai negato. Un peccato, perché la Samp perde il suo marcatore principale e un giocatore che quest'anno stava avendo quella continuità che la scorsa stagione gli era mancata.
Si sa già anche chi lo sostituirà: l'Estudiantes de la Plata qualche giorno fa ha annunciato su Twitter la cessione di Joaquin Correa (detto El Tucu) alla Samp per otto milioni di dollari. Convertiti in euro, sono la stessa cifra che il Napoli corrisponderà al Doria per la metà di Gabbiadini. Insomma, i soldi sono stati subito reinvestiti e cambierà il modo di giocare della squadra di Mihajlovic. L'argentino classe '94 è un trequartista acerbo, che andrà svezzato e aspettato. Alcuni colleghi blogger esperti di calcio sudamericano mi indicano un alto rischio che sia un flop: nonostante mi fidi di loro, spero che per una volta la loro esperienza li porti dalla parte sbagliata della storia.
L'acquisto di Correa sembra indicare un chiaro passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2. E forse è normale, visto che - tridente titolare a parte - Mihajlovic non ha dato molta fiducia alle loro riserve. Sansone ha visto il campo con il contagocce ed è stato spesso rimproverato per la poca incisività. Fedato è giovane e ha fatto quello che poteva. Wszolek non ha più visto il campo. Possibile che partano tutti e tre a gennaio, mentre la Samp studia un'altra rinascita per il 2015: il nome di Luis Fernando Muriel gira sempre più insistentemente dalle parti di Corte Lambruschini. Sarebbe un buon proposito per un 2015 di successi.

Manolo Gabbiadini, 23 anni, saluta Genova da goleador (Secolo XIX)

Nessun commento:

Posta un commento