16 dicembre 2013

Di cinismo e concretezza.

Chi pensava che Chievo-Samp sarebbe stata spettacolo solo perché le due squadre erano reduci da momenti positivi, si è sbagliato di grosso: il match di ieri è stata una lotta di calci più che di calcio. Tanti ammoniti, gioco spezzettato e poche (clamorose) occasioni. La Samp, tuttavia, si porta via tre punti grazie alla zuccata di Eder e spera di allontanarsi sempre più dalla zona pericolosa. E Mihajlovic si sta guadagnando tanto rispetto da chiunque abbia seguito la Samp negli ultimi mesi.

Sinisa Mihajlovic, 44 anni: otto punti in quattro gare con la Samp.

I blucerchiati, reduci dalla terza vittoria in campionato contro il Catania domenica scorsa, arrivano a Verona con qualche problema di formazione. Mancano Costa e Pozzi, entrambi acciaccati, sebbene il numero 9 riesca almeno a farcela per la panchina. Dentro quindi Regini e Krsticic, con Soriano spostato sull'esterno sinistro ed Eder in posizione di centravanti. Nel Chievo, Corini deve rinunciare a Dramé per squalifica e al suo posto mette Sardo sull'esterno difensivo mancino. Davanti, l'ex Estigarribia fa compagnia a Thereau e Sestu per il tridente d'attacco.
Pronti, via e al 4' il Chievo ha la chance più importante di tutta la gara: palla in profondità di Sestu, Thereau si presenta davanti a Da Costa, calciando però addosso al brasiliano. Dopo dieci minuti, un contatto tra Frey e Gabbiadini lascia più di un dubbio vicino l'area clivense; neanche il tempo di discuterne che lo stesso numero 11 blucerchiato si ritrova lanciato da Mustafi in area, ma non sfrutta bene il lancio del compagno. Si arriva così quando le lancette segnano il 16': corner di Palombo, Eder stacca di testa e batte Puggioni per l'1-0. Nell'occasione, malissimo Frey in marcatura. Sesto gol per l'attaccante brasiliano del Doria in questo campionato. Da lì in poi, il baricentro blucerchiato s'abbassa troppo ed il Chievo ha maggior spazio d'impostazione, ma un colpo di testa centrale di Thereau è il massimo sforzo dei padroni di casa in un brutto primo tempo.
Alla ripresa, nessun cambio per le due compagini. Tuttavia, la Samp ha l'occasione per chiudere una gara monotona: su retropassaggio di Dainelli, Gabbiadini s'inserisce e s'invola verso Puggioni. L'attaccante blucerchiato salta anche il portiere del Chievo, ma spara alto con lo specchio totalmente libero. Errore clamoroso, che rischia di oscurare quanto di concreto fatto dalla Samp durante la gara. Anche perché gli ospiti hanno dovuto rinunciare a Eder, uscito per infortunio e sostituito da Bjarnason. Intanto, Corini si gioca le carte Pellissier e Paloschi pur di pervenire al pareggio. La verità, però, è che il Chievo impensierisce solo dalla distanza e neanche con tanta continuità: il destro di Hetemaj da 25 metri costringe Da Costa alla respinta in tuffo. Allo stesso modo, sarà Lazarevic ad impegnare ancora il portiere blucerchiato, senza però impensierirlo. Il pericolo più grande per la porta degli ospiti nella ripresa è una deviazione sbilenca di Pellissier, che però non trova la porta. A fine gara, è anzi la Samp che ha una buona occasione per il 2-0, ma Sansone cincischia troppo davanti alla porta di Puggioni. Finisce 1-0 per i blucerchiati, che si portano a casa un'altra vittoria scaccia-crisi prima dell'ultima gara pre-sosta natalizia.

Il disappunto di Dario Dainelli, 34 anni: prima sconfitta del Chievo sotto Corini.

Da Costa 6.5 - Di lavoro ne ha veramente poco: qualche conclusione dalla distanza su cui buttarsi in tuffo e la chiusura fondamentale su Thereau. C'è sempre.
De Silvestri 6.5 - Estigarribia neutralizzato alla perfezione, Lazarevic gli fa passare qualche difficoltà, ma lui se la cava. Esce dolorante dal campo: speriamo non sia nulla di grave.
Mustafi 6 - Un pochino impreciso nei passaggi.
Gastaldello 6.5 - Gran bella gara la sua: si spinge persino in avanti in qualche occasione.
Regini 6 - Le gambe lunghe non lo aiutano nel duello con Sestu.
Palombo 7 - Decisamente uno dei migliori sul campo: tanta sostanza e nessun lancio a memoria. Mette anche l'assist per Eder per l'1-0 decisivo.
Renan 6 - Bene il primo tempo, malino il secondo.
Gabbiadini 5.5 - Si mangia un gol clamoroso che grida vendetta: lui non può sbagliare certe occasioni. Non può fare gol alla Del Piero e poi sparare alto a porta vuota.
Krsticic 6 - Tanta battaglia per il serbo, costretto a fronteggiare il tenace centrocampo clivense.
Soriano 7 - Un po' nervoso, rischia il rosso. Tuttavia, la sua gara - giocata sull'esterno sinistro - è esempio di intelligenza tattica e dedizione. Che la Samp abbia riscoperto un patrimonio?
Eder 6.5 - Segna il gol decisivo per la gara, ma è costretto ad uscire per un acciacco. In ogni caso, la posizione da centravanti non gli dona troppo.

Bjarnason 5.5 - Un po' invisibile. Ha una buona occasione, ma cincischia troppo.
Sansone 5.5 - Vedi Bjarnason. Nel finale potrebbe chiudere la partita, ma anche lui aspetta e si fa recuperare dalla difesa avversaria.
Rodriguez s.v. - Torna a giocare in campionato, peccato che lo faccia nel finale e ancora da terzino.

E ora la Samp attende il Parma per chiudere prima di Natale. La gara contro il Chievo ha dimostrato che si può andare ovunque, con il giusto cinismo e la concretezza appropriata. I blucerchiati non sono più arruffoni o, almeno, non sembrano più esserlo. Mancherà l'"amico" Cassano, ammonito (guarda un po') proprio quand'era diffidato e in vista dell'ennesimo ritorno al Ferraris con la terza maglia diversa in tre anni. Meglio così: per la Samp, sarà più facile pensare al campo e meno ai sentimenti.

Roberto Soriano, 22 anni, e Eder, 27: l'MVP ed il match-winner della gara.

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