29 settembre 2013

Piattume d'altri tempi.

Pensavo una cosa: ieri, dopo la gara, mi sentivo come Walter White in "Breaking Bad". Purtroppo, non era la parte in cui lui diventa un personaggio avvincente e deciso. No, mi sentivo come Walter White dopo 10 minuti della prima puntata: seccato ed incredibilmente rassegnato al mio destino. Una sensazione che molti tifosi sampdoriani avranno condiviso dopo la quarta sconfitta in campionato su sei giornate disputate sin qui: l'1-0 subito dal Milan ha il sapore amaro. E di quelli che non ti concedono troppi appigli a cui aggrapparti.

Alessandro Matri, 29 anni, contro Lorenzo De Silvestri, 25: buona prova dell'esterno.

La Samp, reduce dal pesante k.o. interno contro la Roma, si ripresenta a Milano con lo stesso modulo: 4-4-2 e tanta corsa. Confermati Wszolek e Gavazzi sulle fasce, le novità maggiori sono al centro: Palombo torna a centrocampo e con la fascia da capitano, mentre Regini subentra a Gastaldello in difesa. Per il Milan, le novità sono poche rispetti al rocambolesco pari di Bologna: Zaccardo subentra ad Abate sul settore difensivo di destra, mentre davanti è confermato il tandem Robinho-Matri.
Nonostante il bisogno di punti, è il Milan a partire ben più aggressivo della Samp: al 14', un bel lancio di Birsa trova Robinho a due passi dalla porta, con il brasiliano che però non trova il colpo vincente. Due minuti ed è stavolta Constant a sfiorare il gran gol al volo su assist di Robinho. I blucerchiati sono timidi e non riescono a fare un buon giro palla all'interno della "San Siro" rossonera. Ciò nonostante, gli ospiti sfiorano il vantaggio al 26': su corner di Sansone, ennesima incornata di Costa e palla che sfiora il palo alla sinistra di Abbiati. Sinistri dalla distanza di Gabbiadini a parte, lì la Samp riscompare; il Milan, invece, si rende nuovamente pericoloso con Mexes, che sbuca alle spalle della difesa ospite su una punizione e manca l'impatto decisivo con il pallone.
Arriva l'intervallo ed Allegri cambia Muntari con Emanuelson: una mossa astuta, che si rivelerà vincente. Pronti, via ed i rossoneri vanno in vantaggio: Robinho lavora un pallone al limite dell'area blucerchiata e serve Birsa, che spara un bel sinistro all'angolino sinistro di Da Costa. 1-0 e primo gol dello sloveno con il Milan. Gli ingressi di Soriano e Krsticic cambiano poco l'assetto della Samp, che continua a subire: nella parte centrale del secondo tempo, è Matri ad avere numerose occasioni per chiudere la gara. L'ex Juve prima ruba palla ad Obiang e spara su Da Costa, poi viene murato da un monumentale Mustafi: insomma, l'attaccante non pare proprio in forma. Intanto, nella Samp, c'è l'esordio di Petagna per un infortunato Gabbiadini: i blucerchiati nel finale spingono per la disperazione, ma la migliore occasione è un sinistro di Costa dalla distanza. Anche Sansone impegna Abbiati, ma l'ex Toro ha la miglior occasione all'84', quando spedisce il pallone in curva da dentro l'area. Nel finale, c'è spazio anche per il possibile 2-0 dei padroni di casa, ma Da Costa è bravissimo su Niang e mette la palla in corner. Finisce con la quarta sconfitta in sei giornate: c'è il bisogno di riprendersi il prima possibile.

Valter Birsa, 27 anni, festeggia il primo gol con il Milan: sarà quello decisivo.

Da Costa 6 - Fa il suo quando deve intervenire. Sul gol di Birsa, è difficile dire qualcosa: vede la palla tardi.
De Silvestri 6.5 - L'unico a mettere un po' in difficoltà il Milan sulle fasce.
Mustafi 7 - Matri sbaglia altri gol, ma la prestazione del tedesco è stata monumentale. Un muro umano.
Regini 6 - Peggio del suo compagno, ha l'unica colpa di essere davanti a Da Costa e non chiudere le gambe sul tiro di Birsa.
Costa 6 - Fa quel che può, nel secondo tempo si sgancia anche in avanti. Salterà il Toro per squalifica.
Gavazzi 6 - Una media tra il 6.5 in fase offensiva ed il 5.5 in fase difensiva, dove lascia veramente troppo spazio a Constant.
Palombo 5 - Abbiamo rivisto Palombo a centrocampo: filtraggio zero, lanci come al solito, cadute per terra come ai vecchi tempi. Ritornare in difesa, forse, è l'ipotesi migliore.
Obiang 5.5 - Troppo compassato in mezzo al campo: contro De Jong in forma non te lo puoi permettere.
Wszolek 5 - Stavolta mi tocca bocciare il polacco: Zaccardo, grazie allo spazio lasciatogli dall'ex Polonia Varsavia, sembrava Cafu.
Sansone 5 - Assolutamente nullo. Nel finale ha una grande chance, ma spara nel settore chiuso ai tifosi del Milan.
Gabbiadini 5.5 - Si muove, svaria, lotta e tira molto (forse troppo) dalla distanza. Poi Rossi lo toglie.

Soriano 5.5 - Rossi dice che può giocare da esterno destro: non ne sono proprio sicuro, eh.
Krsticic 6 - Il miglior Nenad stagionale dà una piccola scossa alla Samp: peccato che anche lui salterà il Toro.
Petagna 5.5 - Giusto il tempo di non vedere palla e cercare gol impossibili contro il club che l'ha cresciuto. E' comunque presto: vedremo cosa combinerà nel futuro.

E ora la gara delle gare: il confronto al "Ferraris" contro il Torino diventa una sorta di verifica. Come ha detto Rossi, ora inizia un altro campionato: nel mese di ottobre, la Samp affronterà i granata in casa, andrà a Livorno, giocherà contro l'Atalanta a Genova e sfiderà l'Hellas al "Bentegodi". E' chiaro che da questi confronti debbono uscire qualcosa tra gli otto ed i dieci punti, altrimenti sarà difficile pensare ad una qualsiasi ipotesi di salvezza. Il piattume d'altri tempi visto ieri non porta fiducia, ma bisogna provarci. Altrimenti, sarà B e stavolta con largo anticipo.

Andrea Petagna, 18 anni: prima in A con la maglia della Samp.

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