23 settembre 2013

Una girandola di emozioni.

Diciamo che tutti, alla fine della partita di ieri al "Nereo Rocco", ci siamo detti: «Dai, va bene così». Perché i turbamenti erano stati troppi e perché un punto, di questi tempi, sa di vittoria, specie se giochi male contro una delle storiche bestie nere dei blucerchiati. Così, il 2-2 ottenuto in extremis contro il Cagliari viene festeggiato parecchio, anche se - come Rossi sa - c'è veramente tanto da lavorare. Molto più di quanto il risultato e gli episodi dicano.

La delusione blucerchiata dopo il gol annullato a Pawel Wszolek, 23 anni.

La Samp arriva al "Nereo Rocco" di Trieste, momentanea casa del Cagliari, con alcune novità incredibili in formazione: dentro Gavazzi e Wszolek dal 1', all'esordio assoluto in A. L'ex Vicenza gioca al posto di Regini sulla fascia sinistra, il polacco è impiegato da seconda punta alle spalle di Gabbiadini. Poche le novità, invece, per il Cagliari, che si presenta con il canonico 4-3-1-2, con Cossu ad agire alle spalle di Sau e Pinilla. La verità è che il primo tempo è una sorta di grande sonno, in cui le due squadre tendono a non farsi male; certo, i sardi hanno una più spiccata identità di gioco e si nota, ma la Samp non soffre eccessivamente. Non c'è Ibarbo e già questo risolleva il morale blucerchiato. Tuttavia, solo un destro di Obiang, dopo appena pochi secondi, fa tremare Agazzi e l'intero "Nereo Rocco".
La beffa, però, è dietro l'angolo: al 26' bello uno-due tra Ekdal e Pinilla, con lo svedese che supera di slancio Gastaldello e Palombo, presentandosi solo davanti a Da Costa. A quel punto, è troppo tardi per chiudere su di lui e l'ex Juve realizza l'1-0 con un potente destro. L'ennesimo svantaggio stagionale sembra non poter essere recuperato nella prima frazione, specie se Wszolek si vede annullare il primo gol ufficiale con la Samp: sul tiro-cross di Gavazzi, il polacco - in linea con Rossettini - deve subire un ingiusto annullamento. E la squadra di Delio Rossi torna negli spogliatoi senza un pareggio che non sarebbe stato sbagliato.
Al ritorno in campo, Rossi toglie ancora una volta Bjarnason e mette in campo Sansone, per un 3-4-1-2 con l'ex Sassuolo alle spalle di Wszolek e Gabbiadini. Il numero 12 blucerchiato non pare in forma come le altre giornate, quando a Bologna aveva cambiato la partita nel finale; il Cagliari, intanto, prosegue il suo giro palla e si fa vedere poco dalle parti di Da Costa. Entrano anche Pozzi e Barillà per Wszolek e Gavazzi, ma il risultato non cambia; anzi, è il Cagliari ad avere una super-occasione con Ibarbo, sprecata dal colombiano, mentre Pinilla scalda dalla distanza i guantoni di Da Costa.
Poi, il convulso finale: all'88', bella sponda di Pozzi al limite dell'area e Gabbiadini scarica un potente, ma centrale sinistro. Agazzi l'ha presa, ma il pallone gli scappa e termina in rete. Pareggio del nuovo bomber blucerchiato e punto che sembra raggiunto. Invece, al 91', la punizione dal limite di Conti vede la barriera spostarsi e consentire l'ennesima figuraccia a Da Costa, sebbene stavolta da condividere con Krsticic, che si scansa troppo presto dalla traiettoria del pallone. La beffa sembra restituita, ma la Samp ci crede e al 93' agguanta il 2-2 finale: lancio di Palombo, Sansone aggiusta il pallone in area e De Silvestri scarica un gran destro. La deviazione di Gabbiadini non toglie la paternità del gol all'esterno, ma mette in difficoltà Agazzi, che va incontro al secondo errore di giornata. Il pareggio finale è una magra consolazione, ma sembra una vittoria, anche a giudicare dalla corsa incontrollata di Rossi: il tecnico, infatti, va a festeggiare con i ragazzi sotto lo specchio di stadio occupato dai tifosi blucerchiati.

Micheal Agazzi, 29 anni, responsabile per i due gol blucerchiati.

Da Costa 5; Gastaldello 5, Palombo 5.5, Costa 6.5; De Silvestri 6.5, Obiang 6, Krsticic 5, Bjarnason 5 (dal 1' s.t. G. Sansone 6), Gavazzi 6 (dal 26' s.t. Barillà 5.5); Wszolek 6 (dal 10' s.t. Pozzi 6); Gabbiadini 6.5 | pagelle già pubblicate su SampNews24

E così, la Samp sale a quota 2 in classifica. Terz'ultimo posto, che importa a pochi visto come si era messa la partita. Un'altra sconfitta avrebbe segnato il morale della truppa blucerchiata, già reduce da un pareggio a Bologna e due sconfitte contro Juventus e Genoa. C'è molto da aggiustare, ma il secondo tempo di Trieste - rispetto al derby - ha confortato molti: per lo meno, la Samp ha creato qualcosa, è sembrata poter essere pericolosa e, alla fine, ha strappato un punto contro una "bestia nera" per eccellenza. Va bene che non si giocava in terra sarda, ma raccogliere punti contro il Cagliari è sempre stato difficile.
Ora si deve ripartire di quanto di positivo visto sabato. Gavazzi ha fatto il suo: non è Garrincha, ma ha dato l'impressione di integrarsi meglio nel ruolo rispetto a Regini. De Silvestri, derby a parte, sta continuando la buona stagione dell'anno scorso. Sansone, se messo dall'inizio, potrebbe esser pericoloso per qualunque difesa. Pozzi, da non dimenticare, ha dato quella profondità che serviva alla Samp in quel di Trieste. Infine, Gabbiadini continua a segnare, anche se stavolta in collaborazione con Agazzi.
Tutti questi appunti serviranno a Rossi in vista delle due prossime e tremende gare: prima la Roma al "Ferraris", poi il Milan a "San Siro" (vedremo se senza Balotelli). La partita contro i giallorossi sarà complicatissima, anche perché Rudi Garcia ha dato tranquillità e coesione ad un ambiente devastato dopo l'ultimo biennio, con l'apice della finale di Coppa Italia persa nel derby. La Roma di oggi, invece, appare una squadra normale, coesa e con un'identità di gioco precisa (e con il "falso nove" nel cuore). Insomma, alla Samp servirà un mezzo miracolo: speriamo che si veda qualche miglioramento già da mercoledì. Anche perché non si può vivere questa girandola di emozioni ogni volta.

Delio Rossi, 53 anni, festeggia l'incredibile 2-2 finale con i ragazzi.

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