06 giugno 2012

Non fatemi scendere.

S'era detto che sarebbe stato difficile. Arduo, certo. Ma così palpitante no: la Samp batte il Varese 3-2 nell'andata delle finali play-off per decretare l'ultima squadra che salirà in Serie A. Lo fa soffrendo, giocando anche male, ma portando a casa tre gol che la avvicinano all'obiettivo che ha rincorso finora.

La Samp parte con le novità Romero e Foggia in campo al posto del fin qui straordinario Da Costa e di un Juan Antonio stremato dopo i 90' del Braglia. Per il resto tutti confermati. Al Varese, invece, manca Terlizzi per un infortunio durante il riscaldamento e così il suo posto lo prende Camisa; gli altri sono tutti in campo, compreso i De Luca ed i Kurtic che tanto ci hanno fatto patire nelle due sfide di regular season.
La partita assume subito una certa impostazione tattica: il Varese pressa i padroni di casa con grande veemenza e la Samp può solo difendersi con lanci lunghi ed un gioco casuale che ha ben poco di una compagine che vorrebbe tentare il grande salto. Ma il Varese, nonostante il pressing, non crea molto e probabilmente è qui l'intera pecca della squadra biancorossa durante tutta la partita: crea numerosi grattacapi, fa perdere molti palloni all'avversario, ma poi non li trasforma in una qualche occasione da gol.
Difatti è la Samp a sfiorare il vantaggio, prima con una punizione di Eder deviata dalla barriera e alta di poco, poi con Grillo che salva all'ultimo sullo stesso brasiliano. E' il preludio all'inaspettato vantaggio: calcio d'angolo di Renan, Gastaldello è lasciato solo da Camisa ed il capitano blucerchiato può firmare l'1-0. Inutile dire che il calcio è strano: il Varese stava giocando meglio, ma è la Samp a passare, grazie ad una concretezza spietata.
Purtroppo, la concretezza della Samp non è seguita da altrettanta concentrazione. Pochi minuti dopo, è il Varese a trovare subito l'1-1: bella palla di De Luca per l'accorrente Rivas, che semina il panico in area e spara un destro sul secondo palo che Romero non può neanche toccare. Il pareggio rimette il Varese in tranquillità e gli permette di giocare come meglio vuole, aspettando e facendo molto pressing. I varesini sembrano contenti così, anche se nel finale soffrono per un colpo di testa di Costa che sbatte su Foggia, giocando così quasi a favore degli avversari. Un tiro di Kurtic da 30 metri - accompagnato da una presa plastica di Romero - chiude il primo tempo.
Nella ripresa, la musica cambia subito: la Samp ritrova il vantaggio immediatamente, con il suo bomber. Obiang semina Corti a centrocampo e poi serve Pozzi, il quale deve aspettare l'errore di Troest e poi depositare in rete per il 2-1, battendo Bressan. Gradianata Sud in delirio e doriani nuovamente vicini alla massima serie. Non si è fatto i conti però con la poca attenzione dello schieramento blucerchiato: in un momento di stanca, è di nuovo il Varese a pareggiare. Grande intervento di Gastaldello, poi Corti serve Zecchin, che trova in mezzo un De Luca lasciato colpevolmente solo da Munari, reo di non aver fatto la diagonale. 2-2: una disdetta.
E' difficile trovare le motivazioni in questi momenti. Iachini prova a cercarle con due cambi: dentro Soriano per uno stanco Munari, fuori un Foggia inesistente per un Juan Antonio in cerca di conferme. Ma entrambi non creano grandi cambiamenti. Soriano, al massimo, fa inveire i tifosi quando spara alto da buona posizione. Insomma, non sembra esserci molta più benzina.
Ma la Samp trova l'ennesimo episodio della partita: la fotocopiatrice del gol entra in azione e Gastaldello segna di nuovo di testa su l'ennesimo calcio d'angolo battuto da Renan. Il capitano fa più gol in una partita che nell'ultimo anno giocato: incredibile, a dir poco fantastico. A quel punto, il Varese non ne ha più e non crea niente di meglio che un sinistro di Nadarevic alto sopra la traversa. Subentra anche il nervosismo, con Zecchin e Camisa vicini all'espulsione. Ma va bene così: la Samp andrà all'Ossola con un vantaggio di un gol. Poco, ma - se gestito bene - sarà importantissimo.

Romero 6 | Non deve sbrigliare matasse complicate. Certo, continua a non sembrarmi smagliante, ma sui due gol non poteva fare molto.
Rispoli 5 | Con Rivas vede le streghe e davanti non pare molto inserito.
Gastaldello 8 | Apparte un buon lavoro difensivo, i due gol sono di un'importanza spaventosa: vedremo quanto sarà fondamentale la sua prestazione di stasera nell'economia dei play-off.
Rossini 7 | Neto Pereira non gli crea particolari apprensioni. Se non marca De Luca sul 2-2, è perché deve coprire un buco di Costa su Zecchin.
Costa 5.5 | Serata non perfetta neanche per lui: sul 2-2 lascia una voragine. Però, se avesse segnato sul finire del primo tempo..
Obiang 7.5 | Altro mostro. Un ragazzo che sta crescendo a vista d'occhio: guardate ciò che fa sul 2-1. Da manuale del calcio.
Renan 7 | Sarebbe una serata da sufficienza stiracchiata, ma i due assist sulla testa del capitano pesano eccome.
Munari 6 | Partita non eccezionale. Inizia con un buon dinamismo, ma si perde presto, inghiottito com'è fra Rivas e Kurtic.
Foggia 4.5 | Il peggiore senza se e senza ma. Sembra un pesce fuor d'acqua e, quando gioca così, è addirittura un peso. Spiace dirlo perché la sua stagione è sostanzialmente più che sufficiente, ma non è d'aiuto così.
Eder 6 | Non il solito Eder. Giusto così, perché pure lui dovrà soffrire un po' di stanchezza. Ma si butta un po' troppo e non porta a termine tutto ciò per cui sgobba. L'unico lampo corrisponde alle squalifiche che procura a Troest e Zecchin per la gara di ritorno.
Pozzi 6.5 | Anche lui non eccezionale: ma intanto butta dentro il 19° gol stagionale.

Soriano 5.5 | Malino, eh. Il ragazzo non convince più di tanto.
Juan Antonio 5 | Certi controlli di palla lasciano sgomenti di fronte poi alle grandi capacità di sgroppata che dimostra: passa il tempo e pare sempre più un po' troppo grezzo per il gioco di Iachini.
Pellé 6 | Prende tante botte e, nel finale, va più che bene.

Aggiungo una cosa: complimenti al Varese. E' veramente una buona squadra: se mi permettete, ricorda la Samp novellinana del 2004/2005. Squadra compatta, 4-4-1-1 o 4-4-2 a seconda della fase d'attacco o di difesa, giocatori preparati. Su tutti segnalo Kurtic e Corti, che non mi dispiacerebbero con la maglia blucerchiata indosso. De Luca è un bravo giovane che farà strada e, probabilmente, sarà oggetto di mercato quest'estate.

E adesso? Adesso si va all'Ossola, cercando di mettere quell'ultimo mattoncino di un miracolo che sembrava impossibile qualche mese fa. Eravamo a 10 punti dai play-off: ora siamo addirittura in vantaggio negli scontri diretti della finale. E' una girandola di sentimenti, un'altalena di emozioni. Se va così bene anche sabato, vi prego, non fatemi scendere!

Daniele Gastaldello, 28 anni, segna l'1-0, festeggiato da Eder, 25,  e Nicola Pozzi, 25.

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