17 giugno 2012

Quando si è di troppo.

La sbornia della promozione è passata, ma è come se fosse ancora iniettata nelle vene della maggior parte dei sampdoriani: si sogna Rafa Benitez, si parla di un'amichevole nel Trofeo Gamper contro il Barcellona e si è tornati in Serie A - pare - con grandi ambizioni. In tutto questo, però, si rischia di dimenticarsi ciò che è stato. E se è vero che l'italiano medio ha la memoria corta, l'ambiente sampdoriano non fa certamente eccezione. C'è un uomo sullo sfondo di questa vicenda che ormai ha il ruolo dello spettatore passivo, anche se fino ad una settimana fa era il nuovo eroe sotto la Lanterna.

Beppe Iachini ha fatto un miracolo. L'ho detto più volte e l'ha confermato anche lo stesso allenatore marchigiano. Citando testualmente: "Questa promozione è stata molto più difficile delle altre che ho ottenuto". Azzarderei, non solo nella carriera di Iachini, ma probabilmente nella storia della B degli ultimi anni non c'era stata una promozione così rocambolesca. Così sudata. Così sognata, ma che sembrava così lontana.
Ebbene, nonostante ciò, Iachini pare già alla porta. Sì, perché al mister di Ascoli Piceno non è bastato aver realizzato un sogno sportivo che sembrava lontanissimo per i tifosi sampdoriani. Non è bastato neanche averci messo la grinta che era necessaria per quest'impresa. Persino la palese rivalità verso il tifo genoano non è bastata: è passata una settimana dalla promozione e Iachini ha già l'aria del separato in casa.

Intendiamoci: non sono un fan di Iachini. Quando arrivò a Novembre, non pensavo di arrivare in Serie A e non pensavo neanche di divertirmi guardando il suo calcio. Perlomeno, sulla prima previsione ho toppato clamorosamente. E non ritengo Iachini un allenatore capace di tagliare chissà quali traguardi nella massima serie: i suoi esoneri in A dopo le promozioni con Chievo e Brescia fanno curriculum, stavolta negativo. Ma, in un mondo basato sul business, dov'è la riconoscenza? Questo signore ha fatto un miracolo in cui non speravamo più; io, a Gennaio, pensavo già al campionato di Serie B dell'anno prossimo, da stra-vincere con cinque giornate d'anticipo e non certo con Iachini in panchina. Ma ha saputo smentirmi e questo è un merito troppo grande per essere scansato così facilmente.

La riconoscenza va distribuita con parsimonia: non è che si possa fare la fine delle squadre che, a forza di essere riconoscenti a campioni del passato che hanno garantito molte vittorie, si rovinano equilibri di spogliatoio e producono risultati inferiori alle attese (l'Italia dell'ultimo Mondiale è emblematica in tal senso). Ma non si può neanche dimenticarsene il giorno dopo.. insomma, la verità è che Iachini avrebbe meritato questa chance. Quella di esprimersi in un ambiente in cui ha dato il meglio, perché s'è l'era sostanzialmente guadagnata. Anche se il suo gioco avrebbe potuto essere un motivo di preoccupazione. Anche se il suo calcio non è "pane, amore e fantasia". Anche se il suo curriculum parla di due esoneri in A dopo due promozioni dalla B.

E adesso? Iachini (FORSE) dovrà re-inventarsi. Ricominciare altrove dopo un ambiente al quale si era affezionato. Dove si era guadagnato meritatamente l'amore dei tifosi. Dove, incredibilmente, potrebbe arrivare al suo posto un signore che ha vinto un Champions League ed una Coppa Uefa in due stagioni (dal 2003 al 2005) con due squadre diverse (Liverpool e Valencia). L'incontro con Benitez ci sarà: vedremo se sarà solo un sogno di mezza estate o se, come diceva Gabrielle in una sua canzone, "dreams can come true". Nel caso di rifiuto dello spagnolo, prepariamoci all'ennesimo colpo di scena di quest'estate a tinte blucerchiate. Magari ci sarà ancora quel cappellino a sbraitare dalla panchina della nostra bene amata.

Giuseppe Iachini, 48 anni: la Gradinata Sud lo ha sempre sostenuto.



2 commenti:

  1. Sono pienamente d'accordo con l'articolo. Iachini meriterebbe piu' considerazione dalla Dirigenza della Sampdoria ma, non avendo la memoria cortissima, andiamo ai precedenti : Mazzarri ottimo allenatore, finale di Coppa Italia ottimo piazzamento in Uefa, andato via, motivo Boh; Del Neri, quarto posto e preliminati Champions, silurato. Non sara' che il ns grande Presidente o si fa' consigliare malamente dai suoi incaricati oppure e sarebbe piu' grave, pensa che un allenatore vale l'altro, come per i Dirigenti della sua Azienda??. Mah, vedremo, ma se il buongiorno si vede dal mattino, siamo su una pessima strada. Auguri e FORZA SAMP.

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    1. Ricambio per gli auguri e ringrazio per il commento, innanzitutto.
      Beh, dai.. sono due casi leggermente diverse: Mazzarri è stato sempre un super-ambizioso. Il primo anno di Samp rischiò di partire per Roma - sponda Lazio - nonostante una grande stagione, poi decise di mollarci.
      Anche Delneri vide l'occasione Juventus come unica.
      In questo caso, invece, Iachini vuole rimanere ;)

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