10 giugno 2012

C'è spazio sul carro? (Grazie, ragazzi).

"Non succede, ma se succede.." è un famoso mantra nel calcio italiano. Lo tirò fuori la Roma quando, nella speranza di coronare la rincorsa all'Inter per lo scudetto del 2010, si stava avvicinando velocemente ai nerazzurri. Oggi lo tiro fuori io, perché qualunque sampdoriano medio lo deve aver applicato da quando i play-off si sono cominciati ad intravedere e la squadra sembrava abbastanza solida da poter lottare per l'ultimo posto nella massima categoria in quest'appendice del lunghissimo campionato di Serie Bwin. La differenza? Qui è successo. La Samp sbanca legittimamente il "Franco Ossola" di Varese con un gol di Pozzi nel recupero del secondo tempo e raggiunge l'agognata Serie A, dopo una rincorsa estenuante e tanta, tantissima sofferenza. Ma vediamo meglio nel dettaglio questa sfida.

La Samp non ha assenze, se non quella di Romero: il portiere argentino è ripartito per disputare un'amichevole con il Brasile e, perciò, al suo posto c'è Da Costa, già importante in questi play-off. Inoltre, Iachini decide di cautelarsi con l'ingresso di Soriano al posto di uno dei due fantasisti, mandando addirittura Juan Antonio in tribuna. Una mossa che si rivelerà vincente, dato che il compito di Soriano sarà quello di asfissiare Kurtic, punto di riferimento di questo Varese. I padroni di casa, invece, cambiano qualcosa causa assenze e squalifiche: fuori Zecchin e Troest squalificati, dentro dall'inizio Nadarevic e Pucino. In più, davanti De Luca lascia spazio al "Diablo" Granoche, che fa coppia con Neto Pereira.
Il Varese tiene in mano il pallino del gioco, ma la mossa di Iachini (Soriano su Kurtic) sembra limitare le idee dei varesini, che comunque fanno la partita, con la Samp ad aspettare i padroni di casa. Al 17' la prima occasione: calcio d'angolo, spizzata di Pucino e Cacciatore non c'arriva per un soffio. Al 22', è Rivas a saltare Rispoli e spara a lato da distanza ravvicinata, così come al 26' Nadarevic lo imita da fuori area. Poi, il Varese ha la più grande occasione di tutta la partita al 29': punizione battuta da Kurtic, colpo di testa da Cacciatore che serve Neto Pereira. Il numero 10 biancorosso controlla, si gira e scocca una botta che colpisce la traversa, con Da Costa sostanzialmente battuto. Il Varese finisce qui la sua pressione ed inizia una partita confusa, in cui non riesce ad organizzare contrattacchi adeguati.
E qui, invece, inizia la partita della Samp, che costruisce la palla gol più importante di tutta la prima frazione: Munari s'inserisce a destra, mette in mezzo per Pozzi, che colpisce di testa e trova la respinta di Pucino a pochi metri dalla linea; a quel punto, Soriano raccoglie la spinta e spara il destro che Terlizzi respinge sulla linea. Clamorosa occasione sprecata dai blucerchiati. Che spingono ancora, con un colpo di testa di Munari di poco a lato ed una punizione di Renan dai 30 metri, che Bressan può solo respingere. Si chiude così il primo tempo sullo 0-0.
All'inizio della ripresa, il Varese tiene ancora il pallino, ma ha esaurito la sua spinta propulsiva e Kurtic non riesce a liberarsi della marcatura soffocante di Soriano, determinato a limitarlo. E' Rispoli al 54', con un gran tiro dalla distanza, a sfiorare il palo più lontano della porta di Bressan; poco dopo, è invece Eder a rubare palla ad un Terlizzi non nella migliore condizione fisica ed a sfiorare il gol dell'1-0, prima di essere fermato dallo stesso ex-sampdoriano. A questo punto, comincia uno sterile assalto del Varese, determinato a recuperare il passivo senza però avere grossa razionalità nel farlo. Entrano Pellé e Laczko nella Samp per Eder e Munari, escono Pucino, Granoche e Neto Pereira per De Luca, Plasmati e Martinetti. Il Varese mette su un attacco a tre punte più la presenza di Rivas e Nadarevic, non ottenendo però grossi risultati.
Il brivido finale lo regala Plasmati all'87' quando, su un cross dalla trequarti di Nadarevic, è solo in area ma colpisce malissimo di testa il pallone, indirizzandolo verso il fondo del campo. E' l'ultima occasione che il Varese ha per andare in A. Poi, arriva la mazzata finale: Rispoli recupera un pallone fondamentale e s'invola senza sosta verso l'area avversaria. Il terzino destra vede Pozzi che accorre e lo serve, permettendogli così di battere Bressan e firmare l'1-0 definitivo. Pozzi non ci crede, probabilmente neanche noi. Un gol che vuol dire Serie A. Grande merito va dato anche a Soriano, abile ad attrarre la difesa varesina su di lui.
Al triplice fischio finale, la festa parte: una festa meritata per la lunga rincorsa fatta, condita da parecchia fortuna, sopratutto nella gara di ritorno con il Sassuolo, ma che certamente ha fatto felici molti. Grandissima festa a piazza Kennedy ed in tutta Genova per il ritorno in Serie A, festeggiato anche dai giocatori sia allo stadio Franco Ossola, sia al ritorno a Genova su palco a Piazza Kennedy. FANTASTICI!
Chiudo con una piccola curiosità: è la prima volta che la terza classificata in campionato non sale attraverso i play-off. Complimenti anche al Varese, buona squadra: auguro loro miglior fortuna per l'anno prossimo.

Da Costa 6 | Non deve fare grossi interventi e sul tiro di Neto Pereira sulla traversa.. beh, anche lì non si poteva fare molto.
Rispoli 7.5 | Il migliore. Durante il primo tempo, soffre un po' Nadarevic. Nella ripresa, tira fuori il meglio del repertorio, con una corsa finale che si corona nel gol di Pozzi per la risalita in Serie A. Ha avuto un finale di stagione molto buono.
Gastaldello & Rossini 6.5 | Non soffrono particolarmente Neto Pereira, salvo che nell'occasione della traversa. Granoche, De Luca, Martinelli e Plasmati non li scomodano troppo.
Costa 6 | Rivas è pericoloso, ma fa il suo.
Obiang 6.5 | Mette ordine nella confusione varesina che regna in campo.
Renan 6 | Ci prova da lontano: per il resto, il solito lavoro di recuperatore di palloni.
Munari 6 | Leggermente meglio rispetto all'andata, si vede nella doppia occasione del primo tempo, quando pennella un bel cross. Esce stanco e sfinito.
Soriano 7 | Senza la fuga finale, la palma di "man of the match" sarebbe andata a lui, poiché svolge un compito fondamentale nel limitare Kurtic, centro del gioco varesino. Che difatti risulta meno efficace del solito proprio per questo motivo.
Eder 6.5 | Si sbatte come al solito e mette in difficoltà i lenti difensori varesini.
Pozzi 7 | Partita da sufficienza fino al gol che regala la A alla Samp. 20 gol quest'anno, ormai è esploso: speriamo si ripeta in Serie A.

Pellé 5.5 | Entra per un Eder acciaccato e si limita a prendere tante botte. Purtroppo, a mio modo di vedere, sta anche troppo per terra: come direbbero a Roma, "fracico".
Laczko 6 | Nel finale permette a Iachini di fare un 3-5-2 con lui e Rispoli esterni. Fa il suo compitino.
Foggia s.v. | Gli metteremmo otto solo per come scherza con Iachini in panchina, ma entra negli ultimi tre minuti per Pozzi e sgambetta felice.

Un voto lo vorrei dare anche alla panchina e a Iachini: ad entrambi, darei un 10. Ai primi per come hanno vissuto la partita da bordo campo: sono stato stupito di come ragazzi come Volta, Fiorillo, Foggia ma sopratutto Semioli hanno vissuto con partecipiazione questi 90 minuti. Al secondo perché ha preparato una gara perfetta, dopo che a Marassi avevamo sofferto come cani contro un Varese ben organizzato e preparato da Maran in maniera egregia.

Bellissima la festa già allo stadio, in cui l'immagine di Pozzi commosso ha fatto piangere anche me. Ringrazio personalmente Nick perché nessuno credeva in lui ad inizio anno. Ed invece ha saputo far ricredere tutti.

Ringrazio anche Sensibile: evidentemente la sua uscita sul carro ha funzionato e ha avuto ragione lui.

E ora? Ora ci attende la festa, un riposo meritato. Poi ricominceremo a parlare di mercato e di quello che verrà con quel paradiso chiamato Serie A, il posto in cui meritiamo di essere. Il posto in cui siamo tornati A casa!

Grazie di avermi seguito in questa stagione, spero che ci sarà seguito anche maggiore nella prossima. A presto!

Nicola Pozzi, 25 anni, segna il gol decisivo per il ritorno in Serie A al 91'.

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