30 maggio 2012

Oltre il dolore.

E' difficile scrivere in queste ore. Non nego che lo sia, visto tutto quello che è accaduto in Emilia in questi giorni, con il terremoto che ha sconvolto gli ultimi giorni di quella regione. E magari lo è ancora di più dato che abbiamo appena finito di giocare contro una squadra che è di quelle parti. Ma voglio provarci. Magari senza il solito entusiasmo e con un pensiero rivolto alle vittime, ma ci provo.
La Samp batte il 2-1 il Sassuolo nell'andata delle semifinali dei play-off, valide per l'ultimo posto da assegnare nella stagione 2012/2013: lo fa meritatamente, con un buon piglio e la capacità di riprendersi dall'iniziale svantaggio.

Chiaro che - rispetto a Varese - la formazione titolare sia ripristinata in tutti i suoi effetti. Per i blucerchiati, non ci sono né squalifiche, né infortuni; mancano però Romero, Laczko e Kristicic, unitisi alle rispettive nazionali per impegni amichevoli ed ufficiali. Il Sassuolo si schiera nella formazione tipo, lasciando Troianello in panchina ed il 3-5-1-1 a far faticare gli avversari.
La Samp non parte certo con l'approccio giusto: al 3', Valeri va vicinissimo al gol su cross deviato di Gazzola, sparando alto di testa da pochi metri. Pian piano, la Samp prende il pallino del gioco in mano, per non lasciarlo più: il problema è che non crea molto da questa sterile superiorità. Un tiro alto di Pozzi ed un missile di Renan a lato è il massimo che la Samp crea nei primi 20'.
Dopo una punizione di Eder di poco a lato, avviene però il fattaccio: lancio di Valeri per Boayke, che supera Gastaldello in velocità e costringe Da Costa all'uscita. Il brasiliano sposta leggermente (ma in maniera più che visibile) il talento scuola Genoa e l'arbitro non può far altro che fischiare il rigore ed ammonire Da Costa. Una mazzata. Un errore in un momento che più sbagliato non si poteva. Proteste a non finire, ammonizione pure per Foggia, ma il rigore c'è.. anche se Boayke poteva evitarsi una sceneggiata da attore quand'era a terra.
La fortuna è che Da Costa ha voglia di rimediare: difatti, il portierone blucerchiato para il rigore di Sansone di fronte ad una Gradinata Sud impazzita. Ma, tempo due minuti, la frittata arriva comunque: angolo del sempre presente Sansone e testa di Missiroli, con Da Costa che viene disturbato da Pozzi. Ed allora il vantaggio per gli emiliani è cosa fatta. 1-0 e gelo.
Allora, la Samp rispinge a testa bassa: al 37', tiro di Eder parato da Pomini; al 40', un'occasione clamorosa, con Pozzi e Gastaldello che mancano il tap-in a due metri dalla linea, dopo un tiro sporco di Rispoli. Infine Eder, dopo una bell'uno-due con Pozzi, tira fuori.
La partita sembra destinata a concludersi così nel primo tempo. Ma il Sassuolo non ha fatto i conti con Eder, che punisce un'imprecisione di Pomini e Piccioni e pareggia i conti con un colpo di testa fortunoso. 1-1 e tutti al riposo.
Nella ripresa, la musica è decisamente a favore dei blucerchiati, che schiacciano il Sassuolo nella sua metà campo. Costa colpisce la traversa con un cross casuale, ma è solo il prologo al vantaggio: Eder fugge a Cofie sulla destra, cross in mezzo e Pozzi è un falco, che uccella Terranova e porta in vantaggio i blucerchiati. Marassi IMPAZZITO.
Un terzo gol non farebbe schifo e così la Samp riprende a spingere. Il peccato è che non arriverà. Prima Obiang costringe al miracolo Pomini su un tiro da fuori area, poi Juan Antonio si prende diversi insulti. Dal pubblico, per un tiro sprecato malamente in area di rigore, e da Pozzi, dato che il numero 9 era solo e pronto per essere servito.
Il Sassuolo è tutto in un tiro di Sansone ed un altro del neo-entrato Troianello, entrambi centrali e senza problemi per Da Costa; i blucerchiati tentano fino alla fine per il 3-1, ma né Renan, né ancora Juan Antonio riescono nell'obiettivo.
A Modena si andrà con un vantaggio risicato. Sarà da gestire con calma e sangue freddo. Piccolo rimprovero a Iachini: tra tre giorni, c'è il ritorno. Un qualche cambio per far rifiatare tutti sarebbe stato gradito.

Da Costa 7 | Il voto sarebbe stato più alto senza il rigore causato. Ma oggi prendiamolo per quello che è, il salvatore della patria.
Rispoli 6 | Difensivamente non soffre Longhi, sale anche spesso.. ma pochi cross. Pochi, pochi.
Gastaldello 6 | Il capitano soffre un po' Boayke: il rigore ne è la dimostrazione.
Rossini 7 | Lui, il soldato Johnny, di problemi non ne ha. Sansone non lo impensierisce e fa un paio di interventi importanti quando la partita è ancora in bilico.
Costa 6 | Anche qui il voto sarebbe più alto. Ma Missiroli chi lo marcava sul corner? Non lo sappiamo. Lui di certo se l'è perso in area.
Obiang 7.5 | Un mostro. Oggi ha sovrastato Cofie.
Renan 6 | Nel primo tempo, è inesistente. Sembra più dannoso che utile. Meno male che nel secondo si sveglia e fornisce un qualche aiuto alla squadra.
Munari 6.5 | La solita partita: tanto dinamismo, sovrapposizioni e supporto alle punte.
Foggia 5 | Decisamente il peggiore. Non ne azzecca una e sembra persino seccato quando viene cambiato. Non ne avrebbe motivo.
Eder 7.5 | Gran partita la sua. Il gol è fortunoso, ma è l'unico a crederci nel primo tempo. Nel secondo, fornisce l'assist a Pozzi per la rete del 2-1.
Pozzi 7 | Quante se ne erano sentite sul suo conto: "Non farà neanche 10 gol in B", "Si rompe sempre, a che serve?!", "Non ha segnato finora, mica esplode adesso!". Dopo 45 partite stagionali, mi sento più che soddisfatto: il gol del 2-1 è da centravanti vero.

Juan Antonio 5.5 | Tanta volontà, qualche bel dribbling.. ma quell'errore sotto porta speriamo di non dovercelo ricordare.
Pellé s.v. | Entra per mettere centimetri e dare fiato a Eder.

Adesso tutti a Modena (o dove si giocherà la gara di ritorno, non si hanno certezze a riguardo). Spero vivamente che non si butti via tutta la fatica spesa oggi per questo prezioso risultato.

Un'altra piccola appendice finale, però, la voglio fare. Sono fiero di esser tifoso della Samp per migliaia di motivi: per le emozioni che mi dà, per la sua storia, per i suoi colori magici, per i giocatori che hanno vestito questa maglia e per i sogni che ho vissuto da quando la tifo, dalla tenera età di 6 anni. Oggi ho un motivo in più per essere fiero di questi colori: la Gradinata Sud. Non fraintendetemi, la magica curva sampdoriana è sempre stato un altro motivo di vanto, perché c'è sempre e non ti abbandona mai, neanche quando retrocedi dopo un anno terribile o esci dalla porta di servizio dei tuoi sogni quando ci sei ormai arrivato. Però, nel pre-partita, la Gradinata ha saputo dare una lezione di stile invidiabile. Non è bastato essere vicini alle vittime dell'alluvione dell'inverno scorso. Non è bastato raccogliere oggi fondi per la causa di Giovanna, una sfortunata tifosa sampdoriana, costretta a casa da una grave malattia.
No, la Sud ha fatto di più: nei primi cinque minuti di partita, non ha cantato un coro. E' rimasta in silenzio per far sentire la propria vicinanza alle vittime del sisma d'Emilia. In un calcio che si ferma mai, c'è una voce diversa che si può udire: è il silenzio, quello rispettoso dei supporters blucerchiati. Speriamo si sia sentito anche a Modena e dintorni.

Samp in festa dopo il vantaggio firmato da Nicola Pozzi, 25 anni.

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