La Samp va a Crotone conscia della difficoltà a cui va incontro: i rossoblu vengono da un buon periodo, hanno appena vinto a Padova e l'Ezio Scida - almeno come fattore ambientale - è sicuramente ad appannaggio dei calabresi. I blucerchiati provano a continuare la striscia che li vede reduci da due vittorie consecutive, cambiando poco: rientra Berardi dopo la squalifica e, purtroppo, nel riscaldamento Romero si lussa un dito, essendo così costretto ad accomodarsi in tribuna. Al suo posto, Da Costa a difendere i pali blucerchiati.
Nel primo tempo, il Crotone parte a tutta birra nei primi 10' costringendo la Samp a temere da subito per l'equilibrio della partita: Berardi con Sansone e Laczko con Gabionetta devono prendere le misure e così si soffre all'inizio. Una volta neutralizzati i due esterni crotonesi, la Samp alza leggermente il baricentro e comincia a farsi vedere dalle parti di Belec: prima Eder tenta un pallonetto quasi impossibile su buon lancio di Renan, poi è Obiang a trovare in area Pellé che - aiutandosi un po' con le mani - tira a botta sicura. Ma Belec va in calcio d'angolo. La prima frazione si chiude sostanzialmente con un tiro di Calil respinto in calcio d'angolo da Da Costa e la preoccupazione in casa Samp.
Sì, perché quando si è ormai al 60', si può notare come 3/4 della difesa sampdoriana abbia già un cartellino giallo. Preoccupazioni che si confermano fondate nel secondo tempo, quando Berardi tira giù Correia e si becca il secondo giallo (ahimé, meritato), anticipando il rientro negli spogliatoi: resistere con il Crotone all'Ezio Scida in 10 pare veramente impresa ardua. Ma nonostante tutto, la Samp sembra riuscirci: entrano Soriano, Rispoli e Pozzi, il canovaccio della gara sembra essere però sempre improntato sullo 0-0: il Crotone ha due buone occasioni con il nuovo entrato De Giorgio (il migliore dei calabresi) che prima impegna Da Costa, poi sfiora il gol dell'anno e l'incrocio sul secondo palo da fuori area; dal canto suo, la Samp prima spreca con Eder a Belec ormai battuto, poi Pozzi fa prudere le mani al portiere calabrese con un destro da fuori area.
Sembra fatta. Ed invece, ecco l'ennesima beffa stagionale nel recupero: cross in mezzo di Mazzotta, Eramo spicca in area e realizza un gol dell'ex mai così festeggiato. Capiamo il ragazzo, in fondo alla Samp probabilmente non sarebbe comunque tornato, ma una gioia così non l'avevo mai vista: esultanza alla Matri e fischio finale a condannarci alle prossime otto settimane di sofferenza. Peccato.
Il primo commento che viene è proprio peccato: purtroppo, ne avevo l'impressione. Non che avremmo preso l'ennesimo gol al 90' o giù di lì, ma che sarebbe andata male. Notate una cosa: la Samp fa una gran fatica a segnare nei secondi tempi. Se guardiamo solo il girone di ritorno, gli unici gol nella seconda frazione di gara sono il gol di Bertani a Padova, quello di Juan Antonio a Torino e quello di Foggia a Grosseto. Stop. E' come se la Samp - anche in gare come queste, al piccolo trotto - finisse la benzina: è un segnale preoccupante per una squadra che dovrebbe correre 90 e più minuti per cercare di recuperare l'ultima posizione play-off. Per carità, fosse stato questo il trend da settembre, saremmo probabilmente con Pescara, Sassuolo e Verona.. ma la realtà dei fatti è questa.
Da Costa 6+ | Fa il suo come solito. Però, cerchiamo di non addossargli colpe che non sono sue: il gol di Eramo, probabilmente, non lo para neanche Romero.
Berardi 4.5 | Decisamente il peggiore, non solo per l'espulsione, ma per la poca propensione offensiva e per la scarsa tecnica che dimostra in questa partita: da brividi un retropassaggio a Da Costa nel primo tempo.
Gastaldello 6.5 | Il migliore: non soffre mai Calil.
Rossini 6 | Sufficienza anche per lui, ma peccato per il finale.
Laczko 5+ | Visto tutto quello che si diceva di Gabionetta e le sue note difficoltà difensive (sulle quali bisognerà lavorare per renderlo più forte), se l'è cavata anche troppo bene.
Obiang 5.5 | Malino anche lui, non s'impone contro Galardo e compagnia.
Renan 5.5 | Mette l'unico assist decente della partita.
Munari 5 | Malino anche oggi, onestamente lo vedo un po' stanco: sarà il caso di fargli tirare il fiato? E' alla decima partita consecutiva da titolare. Facciamo Bertani la vendetta?
Juan Antonio 5 | Mah. Un grosso mah, mi fermo lì.
Eder 5.5 | Si sbatte, come al solito, ma anche oggi niente gol. Giustificato perlomeno dal nulla che lo circonda sul campo di Crotone.
Pellé 5.5 | Niente esultanza per l'Elvis Presley de noi altri.
Soriano 5 | Bruttina la sua partita, neanche uno spunto.
Rispoli 5 | De Giorgio fa quello che gli pare sulla sua fascia.
Pozzi 6 | Entra e prova a sgomitare, lottare, creare qualche pericolo.. inutilmente.
E ora? La verità è che adesso la prossima settimana è un "dentro o fuori": la partita con il Brescia non diventa importante, ma fondamentale. La prossima settimana il Padova andrà a Castellamare dalla Juve Stabia, il Varese andrà a Modena contro i canarini gialloblu e noi riceveremo il Brescia: senza una vittoria, sarebbe lecito pensare che il treno play-off possa andare via. Peggio ancora se a vincere fosse proprio il Brescia.
Insomma, la prossima settimana è la chiusura del cerchio: la vittoria come unico risultato possibile. Altrimenti, sarà meglio salutarsi e pensare già a Giugno.
Pedro Obiang, 19 anni, insegue il capitano del Crotone, Galardo. Prova non eccezionale per il numero 14.
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