07 aprile 2012

Sognare o programmare?

E pensare che, fino al 93', forse il tifoso sampdoriano medio si sarebbe accontentato del punto strappato fin lì, vista la pochezza del match disputato ieri all'Ezio Scida. Ed invece la Samp continua con la tradizione delle sconfitte all'ultimo secondo (vedi Varese e Torino al ritorno), perdendo quel che era un treno imperdibile per i play-off.

La Samp va a Crotone conscia della difficoltà a cui va incontro: i rossoblu vengono da un buon periodo, hanno appena vinto a Padova e l'Ezio Scida - almeno come fattore ambientale - è sicuramente ad appannaggio dei calabresi. I blucerchiati provano a continuare la striscia che li vede reduci da due vittorie consecutive, cambiando poco: rientra Berardi dopo la squalifica e, purtroppo, nel riscaldamento Romero si lussa un dito, essendo così costretto ad accomodarsi in tribuna. Al suo posto, Da Costa a difendere i pali blucerchiati.
Nel primo tempo, il Crotone parte a tutta birra nei primi 10' costringendo la Samp a temere da subito per l'equilibrio della partita: Berardi con Sansone e Laczko con Gabionetta devono prendere le misure e così si soffre all'inizio. Una volta neutralizzati i due esterni crotonesi, la Samp alza leggermente il baricentro e comincia a farsi vedere dalle parti di Belec: prima Eder tenta un pallonetto quasi impossibile su buon lancio di Renan, poi è Obiang a trovare in area Pellé che - aiutandosi un po' con le mani - tira a botta sicura. Ma Belec va in calcio d'angolo. La prima frazione si chiude sostanzialmente con un tiro di Calil respinto in calcio d'angolo da Da Costa e la preoccupazione in casa Samp.
Sì, perché quando si è ormai al 60', si può notare come 3/4 della difesa sampdoriana abbia già un cartellino giallo. Preoccupazioni che si confermano fondate nel secondo tempo, quando Berardi tira giù Correia e si becca il secondo giallo (ahimé, meritato), anticipando il rientro negli spogliatoi: resistere con il Crotone all'Ezio Scida in 10 pare veramente impresa ardua. Ma nonostante tutto, la Samp sembra riuscirci: entrano Soriano, Rispoli e Pozzi, il canovaccio della gara sembra essere però sempre improntato sullo 0-0: il Crotone ha due buone occasioni con il nuovo entrato De Giorgio (il migliore dei calabresi) che prima impegna Da Costa, poi sfiora il gol dell'anno e l'incrocio sul secondo palo da fuori area; dal canto suo, la Samp prima spreca con Eder a Belec ormai battuto, poi Pozzi fa prudere le mani al portiere calabrese con un destro da fuori area.
Sembra fatta. Ed invece, ecco l'ennesima beffa stagionale nel recupero: cross in mezzo di Mazzotta, Eramo spicca in area e realizza un gol dell'ex mai così festeggiato. Capiamo il ragazzo, in fondo alla Samp probabilmente non sarebbe comunque tornato, ma una gioia così non l'avevo mai vista: esultanza alla Matri e fischio finale a condannarci alle prossime otto settimane di sofferenza. Peccato.

Il primo commento che viene è proprio peccato: purtroppo, ne avevo l'impressione. Non che avremmo preso l'ennesimo gol al 90' o giù di lì, ma che sarebbe andata male. Notate una cosa: la Samp fa una gran fatica a segnare nei secondi tempi. Se guardiamo solo il girone di ritorno, gli unici gol nella seconda frazione di gara sono il gol di Bertani a Padova, quello di Juan Antonio a Torino e quello di Foggia a Grosseto. Stop. E' come se la Samp - anche in gare come queste, al piccolo trotto - finisse la benzina: è un segnale preoccupante per una squadra che dovrebbe correre 90 e più minuti per cercare di recuperare l'ultima posizione play-off. Per carità, fosse stato questo il trend da settembre, saremmo probabilmente con Pescara, Sassuolo e Verona.. ma la realtà dei fatti è questa.

Da Costa 6+ | Fa il suo come solito. Però, cerchiamo di non addossargli colpe che non sono sue: il gol di Eramo, probabilmente, non lo para neanche Romero.
Berardi 4.5 | Decisamente il peggiore, non solo per l'espulsione, ma per la poca propensione offensiva e per la scarsa tecnica che dimostra in questa partita: da brividi un retropassaggio a Da Costa nel primo tempo.
Gastaldello 6.5 | Il migliore: non soffre mai Calil.
Rossini 6 | Sufficienza anche per lui, ma peccato per il finale.
Laczko 5+ | Visto tutto quello che si diceva di Gabionetta e le sue note difficoltà difensive (sulle quali bisognerà lavorare per renderlo più forte), se l'è cavata anche troppo bene.
Obiang 5.5 | Malino anche lui, non s'impone contro Galardo e compagnia.
Renan 5.5 | Mette l'unico assist decente della partita.
Munari 5 | Malino anche oggi, onestamente lo vedo un po' stanco: sarà il caso di fargli tirare il fiato? E' alla decima partita consecutiva da titolare. Facciamo Bertani la vendetta?
Juan Antonio 5 | Mah. Un grosso mah, mi fermo lì.
Eder 5.5 | Si sbatte, come al solito, ma anche oggi niente gol. Giustificato perlomeno dal nulla che lo circonda sul campo di Crotone.
Pellé 5.5 | Niente esultanza per l'Elvis Presley de noi altri.

Soriano 5 | Bruttina la sua partita, neanche uno spunto.
Rispoli 5 | De Giorgio fa quello che gli pare sulla sua fascia.
Pozzi 6 | Entra e prova a sgomitare, lottare, creare qualche pericolo.. inutilmente.

E ora? La verità è che adesso la prossima settimana è un "dentro o fuori": la partita con il Brescia non diventa importante, ma fondamentale. La prossima settimana il Padova andrà a Castellamare dalla Juve Stabia, il Varese andrà a Modena contro i canarini gialloblu e noi riceveremo il Brescia: senza una vittoria, sarebbe lecito pensare che il treno play-off possa andare via. Peggio ancora se a vincere fosse proprio il Brescia.
Insomma, la prossima settimana è la chiusura del cerchio: la vittoria come unico risultato possibile. Altrimenti, sarà meglio salutarsi e pensare già a Giugno.



Pedro Obiang, 19 anni, insegue il capitano del Crotone, Galardo. Prova non eccezionale per il numero 14.

Nessun commento:

Posta un commento