29 gennaio 2012

Palle di fieno.

A volte, la vita è piena di illusioni. Non solo la vita, in generale anche lo sport non è esente da tale ragionamento e, in particolare, il calcio non sembra distaccarsi da questa massima, che si potrebbe adottare per la vita di tutti i giorni: vinci 2-1 a Padova, contro una squadra che (probabilmente) andrà ai play-off per giocarsela seriamente, e ti dici che la strada non è più in salita, con il giusto atteggiamento; pareggi 1-1 in casa con il Livorno, giocando male e rischiando seriamente di perderla in maniera pesante nel 1° tempo, ma ti dici anche che ti è andata bene.. pensi che nell'invalicabile Gubbio ti porterai i 3 punti a casa perché, se si vuole arrivare ai play-off, è giunto il tempo di cambiare marcia.

No, non è così. La marcia a Gubbio non è cambiata: è sembrata la Samp che si è vista - sia sotto Atzori che con Iachini - per la maggior parte del campionato, goffa, impacciata, in balia dell'avversario, con la spocchia di chi la partita la sta vincendo tre o quattro a zero.. un atteggiamento che, da parte dei nostri colori, regna in questa Serie B 2011/2012 da moltissime partite. Così tante che non riesco a contarle nemmeno guardando il calendario, non saprei dirvi quante occasioni sono state sprecate, interpretando le partite in questa maniera. Eppure la strada maestra è questa e allora, sì, forse è il caso di lasciar da parte quel sogno chiamato play-off. Che rimane a 4 punti anche dopo questa giornata, ma che è impossibile immaginare dopo aver visto la Samp giocare in questa maniera rinunciataria e confusa per la grande maggioranza di questo campionato.

A Gubbio, la novità Eder regna sovrana: è la prima di Bertani in panchina per scelta tecnica, Castellini è fuori dopo la disastrosa prova contro il Livorno e dietro i due attaccanti non c'è J. Antonio, ma Foggia, segnale che non si è ancora capito che NON E' un trequartista. A completare il quadro, l'infortunio di Berardi che lascia il posto a Rispoli.
La squadra nel primo tempo ha qualche guizzo, ma di occasioni neanche l'ombra: e pensare che il settore degli ospiti è ben gremito da bandiere e supporters blucerchiati, che si fanno sentire anche quando l'ostile pubblico di Gubbio fischia e non gradisce le giocate blucerchiate. Il Gubbio è invece di tutt'altra pasta: squadra senza grande tecnica, ma con determinazione ed una precisa organizzazione tattica, che vede un 5-3-2 in difesa, con lo sganciamento degli esterni quando c'è bisogno di una mano per salire: il tutto condito dalla carogna che non scarseggia, dato che in Umbria ancora si ricordano il 6-0 dell'andata, che non gli è andato per nulla giù.
Se la Samp non crea nulla e sembra anche star bene con il pareggio, gli umbri vanno a folate, ma creano parecchi pericoli, sui quali Romero non fa che mettere pezze su pezze. L'ultimo intervento (più per difettare la precisione dell'avversario che per un'effettiva parata) su Bazzoffia fa temere il peggio: nei due secondi che il pallone è stato in aria, ho seriamente pensato che saremmo andati in svantaggio a Gubbio. Ma su questo non c'era pericolo per due motivi: abbiamo già fatto esperienza a Nocera Inferiore e Romero c'ha messo l'ennesima quota d'esperienza.
Nel secondo tempo, il Gubbio ha abbassato i ritmi, forse anche stanco dei primi 45' e non ha accumulato che due tiri in porta da lontanissimo ed un rigore chiesto platealmente da Ciofani, senza accorgersi che Gastaldello non lo tocca minimamente; la Samp ha interpretato in maniera diversa la seconda frazione, avendo qualche scambio veloce in più, Kristicic e Obiang più concentrati e Eder che ha avuto qualche guizzo degno di nota, tanto da impensierire Donnarumma a metà del secondo tempo con un colpo di testa che per poco non fa gridare al miracolo. Il resto è solo una lenta agonia fino al 95', senza una minima idea sul come trascorrerlo.

Romero 7 | Due miracoli ci salvano, ma non è possibile che su metà delle partite sia lui a risultare sempre tra i migliori. Ci piacerebbe ogni tanto che potesse starsene in santa pace anche lui.
Rispoli 5- | Sul suo passaggio basso che finisce in fallo laterale è finita la mia pazienza: il ragazzo è evidentemente senza fondamentali, corre molto, ma non è in grado di saltare l'avversario, se non lanciandosi in avanti il pallone.. questo non significa fare un buon lavoro come terzini. Speriamo di vederlo il meno necessario possibile.
Gastaldello 5,5 | Marca discretamente Ciofani, ma se ci sono tanti inserimenti, di certo la colpa è anche sua.
Rossini 5+ | Leggermente peggio del compagno, ma almeno Mastronunzio non fa un metro senza di lui.
Costa 6 | Un po' irruento, si becca l'ennesimo cartellino giallo della stagione, ma almeno fa il suo e mette due cross come Bale comanda: di certo, peggio del Castellini visto nel turno precedente era difficile fare.
Obiang 6- | Non entusiasmante, nel 2°T si accende, ma è parecchio impreciso. Tuttavia sta acquisendo consapevolezza nel suo nuovo ruolo di regista al posto del capitano.. diamogli tempo, migliorerà. Con i giovani, bisogna avere solo pazienza.
Kristicic 6 | Uno dei pochi positivi: sbaglia un paio di passaggi, ma legna, corre, insegue, è propositivo.. insomma, un po' di vivacità c'è perlomeno.
Palombo 5 | Il suo girovagare a vuoto nel campo non credo giustifichi nulla: può e sopratutto DEVE fare di meglio, altrimenti il suo stipendio può essere ridotto e si può spendere il risparmio in un ulteriore ingaggio in altre zone di campo.
Foggia 5- | Pessimo. Purtroppo non è interamente colpa sua. E' colpa sua quando s'intestardisce con 10mila dribbling o con passaggi senza capo né coda? Certo che sì. E' colpa sua se il suo allenatore lo vede come trequartista quando è palesemente un esterno d'attacco? No. Il ragazzo crea una buona iniziativa, ma mi sfugge il motivo per cui ci dovremmo spendere 4 milioni a fine anno.
Eder 6+ | Non malaccio, pur se da ambientare, fa vedere dei buoni movimenti. Con Pozzi, formerà una buona coppia d'attacco.
Pozzi 5,5 | Poco servito e (come al solito) nervoso e provocatorio. Quando la palla non gli arriva, non si può inventare i gol da solo, non parliamo di Ibrahimovic.

J. Antonio 5,5 | Messo tardi, non si rende utilissimo alla causa.
Volta 5 | I suoi soliti rilanci lunghi, l'incapacità di fare il terzino destro ed un anno orribile per lui in quanto a prestazioni sono tre buoni motivi per cui non deve lasciare la panchina.
Bertani s.v. | Entra. Tutto qui.

Ora arriva a Marassi l'Empoli, probabilmente la squadra che più ha deluso e che più di tutti sta incontrando delle difficoltà enormi, pur avendo una squadra da play-off: inutile dire che i 3 punti, più che mai ora, a Marassi, significherebbero perlomeno che la squadra sta messa meglio di altre situazioni disastrose.. se così non fosse, molte domande ci dovremo fare, non tanto sulla conduzione tecnica (comunque disastrosa, 9 punti in 9 partite sono una miseria) o su quella del mercato/dirigenziale (anche quella da rivedere), ma sulla testa che regna nell'ambiente e, in particolare, nei giocatori. Non portare tre punti a casa contro l'Empoli di adesso sarebbe gravissimo.
E tra l'altro, segnatevi le mie parole: Maccarone segnerà martedì, con tanto di esultanza. Me lo sento dentro.
Chiudendo, la sensazione è quella del vuoto, di un grande deserto in cui rotolano palle di fieno a sottolineare il desolante panorama che ci circonda. Lo stesso che rischiamo di ritrovarci se i toscani facessero punti a Marassi martedì. Attenzione, la pazienza non è infinita, cari ragazzi.



Eder, 25 anni, all'esordio con la maglia blucerchiata nella trasferta di Gubbio.

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