07 dicembre 2015

Navigare a vista (almeno fino a gennaio).

Doveva essere la notte della rinascita, dei segnali positivi. Invece, è stata una Caporetto senza esclusione di colpi, con la partita già finita dopo appena 27 minuti. Samp-Sassuolo si conclude 3-1 per gli ospiti, con i neroverdi che si confermano una delle rivelazioni di questo campionato. Per i blucerchiati, invece, sembra notte fonda.

Eusebio Di Francesco, 46 anni, tecnico di un Sassuolo in ascesa.

La Samp scende in campo con la novità del modulo: 3-4-2-1, con Cassano di punta e la coppia Soriano-Éder a sostenere il 99 blucerchiato. Dietro c'è la difesa a tre con Silvestre, Moisander e Cassani, mentre i cursori esterni sono Regini e Christodoulopoulos. Dal canto suo, il Sassuolo si presenta con qualche novità di formazione, ma il modulo è il solito 4-3-3.
Senza Berardi, Magnanelli, Duncan e Biondini, gli emiliani giocano un primo tempo di dominio assoluto. Già al 6' Laribi stacca di testa su un inerme Regini e coglie il palo, ma in pochi attimi arriva il vantaggio ospite: sul susseguente corner, Politano mette in mezzo e trova la zampata di Acerbi, che anticipa Silvestre e mette dentro l'1-0. Al settimo minuto. Settimo!
I padroni di casa non ci sono proprio, tanto che gli emiliani vanno al tiro diverse volte. Nessuna delle soluzioni dalla distanza di Sansone, Politano, Peluso o Pellegrini è impegnativa per Viviano, ma fa riflettere come i neroverdi vadano al tiro facilmente. E allora il 2-0 è dietro l'angolo: sull'ennesima discesa di Vrsaljko, Silvestre sbaglia ancora e Floccari timbra il raddoppio.
Il bello è che qualche minuto più tardi il numero 99 degli emiliani va vicino al 3-0: solo un miracolo di Viviano rimanda l'inevitabile, che ha luogo al minuto 38. Uno-due tra Pellegrini e Laribi, con Silvestre che ancora una volta si perde l'uomo. Il centrocampista ex Roma arriva davanti a Viviano da solo: la prima volta trova la respinta, la seconda segna.
Sul 3-0 per gli ospiti, la Samp ha l'unica grande occasione della gara: Cassano lancia in profondità Éder, che però davanti a Consigli manda a lato. Finisce un primo tempo pessimo, ma il canovaccio della gara non cambia nella ripresa. Il Sassuolo entra nella difesa della Samp come una forchetta nel burro: Sansone sfiora il 4-0, poi gli emiliani cominciano a fermarsi.
Nella girandola di cambi, c'è spazio per Carbonero e Palombo, ma il pallino della partita è sempre in mano agli ospiti. Ci prova ancora Missiroli, poi al 90' arriva il gol casuale di Zukanovic, subentrato a Regini: il suo colpo di testa è ben calibrato e batte Consigli. È solo l'epilogo di una serata da dimenticare.

Paolo Cannavaro, 34 anni, ferma Antonio Cassano, 33.

Viviano 6; Cassani 5, Silvestre 4, Moisander 4.5; Christodoulopoulos 5 (dal 14' s.t. Carbonero 4.5), Fernando 4.5 (dal 10' s.t. Palombo 5), Barreto 4.5, Regini 4.5 (dal 35' s.t. Zukanovic 6); Soriano 5, Éder 4.5; Cassano 5.5 - già pubblicate su SampNews24

Ormai dubbioso su quanto sta vedendo, Montella ha tentato l'esperimento della difesa a tre, ottenendo risultati pessimi per tre motivi. Primo: i tre centrali sono sembrati fuori posizione, Moisander soprattutto. E Silvestre ha vissuto la sua peggior serata con la Samp. Secondo: i centrocampisti hanno perso totalmente il confronto con quelli del Sassuolo. Terzo: faccio fatica a pensare a un esterno difensivo adatto a quel modulo in questa Samp (forse De Silvestri).
Ah, ce ne sarebbe anche un quarto: la testa. Scrivo che la partita è finita dopo 27 minuti perché il 2-0 sarebbe bastato per abbattere una Samp apatica come questa. Lo si è visto anche pochi minuti dopo la marcatura di Floccari, perché il 3-0 è stato sfiorato dal Sassuolo in più occasioni e solo Viviano ha rimandato l'umiliazione.
Siamo alla quarta sconfitta consecutiva, la terza nella gestione Montella. Che ovviamente non ha colpe, anche se schierare Regini da unico cursore mancino sarebbe una mossa da discutere... ciò nonostante, la squadra sembra sulle gambe e sopratutto senza mordente. Appena va in svantaggio, il Doria molla.
E ora c'è la Lazio, altra squadra che attraversa un momento difficilissimo: addirittura potrebbe non esserci Pioli in panchina contro la Samp se la trasferta (ininfluente) di St. Etienne dovesse andar male. Si parla di Simone Inzaghi. Qui il problema è un altro: storicamente noi siamo bravissimi a resuscitare i morti. Toccherà navigare a vista, almeno fino al mercato di gennaio.

Vincenzo Montella, 41 anni, deve recuperare una Samp in difficoltà.

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