21 dicembre 2015

Meno venti.

Dopo sette turni, finalmente una gioia. La striscia negativa della Samp giunge a conclusione, per fortuna: un 2-0 al Palermo in una fredda serata invernale permette ai blucerchiati di muovere in maniera più sostanziosa la propria classifica, salendo a quota 20. Ai siciliani - infuriati con l'arbitro Fabbri - non resta che un Natale di paura.

Antonio Cassano, 33 anni, autore di un'ottima partita ieri.

La Samp si presenta alla sfida contro il Palermo dopo l'amara uscita dagli ottavi della Coppa Italia contro il Milan. Si continua sulla strada di questo particolare 4-3-3 voluto da Montella, che diventa 4-5-1 in fase difensiva: Cassano è l'unica punta. Schieramento diverso per Ballardini, che punta su un 4-3-1-2 e la coppia d'attacco Trajkowski-Gilardino.
La partita si presenta come combattuta fin dall'inizio, seppur siano soprattutto i padroni di casa a gestire il flusso del gioco. Soriano ha due buone occasioni dal limite, ma le spreca entrambe difettando in precisione del tiro. Il Palermo risponde con tre tentativi dalla distanza, con la coppia d'attacco rosanero che impegna Viviano ad alcuni interventi.
Gli ospiti lamentano la mancanza di un calcio di rigore per un'evidente trattenuta di Cassani su Gilardino, ma il Palermo sparisce per il resto del primo tempo. Da lì la Samp domina, con Cassano che si ritrova a giostrare la manovra d'attacco. Fernando che ha l'occasione più importante su calcio piazzato: solo un miracolo di Sorrentino evita il vantaggio blucerchiato.
Si chiude il primo tempo sullo 0-0, ma lo scenario non cambia la ripresa. Gilardino prova a chiedere un altro rigore, ma stavolta è lui a mollare una gomitata a Moisander al limite dell'area. La Samp spinge meno della ripresa, ma ha un grande merito: quello di chiudere la partita con le due azioni-chiave della ripresa.
La prima è al 52': Cassano viene cercato in profondità, dove scherza Gonzalez e alla fine mette in mezzo. La palla attraversa tutta l'area, prima che Soriano si ritrovi solo e concluda di mancino a pochi metri dalla porta. Sorrentino è battuto e la Gradinata Sud può esultare: quarto centro in campionato per il capitano blucerchiato.
La seconda è al minuto 75: la Samp sta gestendo il risultato, mentre il Palermo fatica a creare qualche occasione. Così Muriel - entrato al posto di Cassano - serve largo Ivan, che non lascia rimbalzare il pallone al limite dell'area e scavalca Sorrentino in uscita con un perfetto lob. Il raddoppio consegna la vittoria alla Samp e il primo gol in A allo slovacco.
La festa è grande, ma la Samp ha almeno altre tre occasioni per triplicare il divario: Carbonero e soprattutto De Silvestri si vedono negare la gioia del gol dal portiere siciliano, migliore in campo dei suoi. Dall'altra parte, Viviano si disimpegna con un bel salvataggio su Trajkowski e un volo plastico su Lazaar: è finita. Finalmente c'è la vittoria per Montella, la prima della sua gestione.

Franco Vázquez, 26 anni, disteso e deluso per il suo Palermo.

Viviano 6.5; De Silvestri 6, Moisander 6.5, Regini 6, Cassani 6.5; Barreto 6.5 (dal 32' s.t. Lazaros s.v.), Fernando 7, Ivan 7.5; Soriano 7 (dal 41' s.t. Coda s.v.), Carbonero 6.5; Cassano 7.5 (dal 25' s.t. Muriel 6.5).

L'arbitraggio è stato oggetto del contendere nel post-gara: sia Ballardini che il patron Zamparini hanno avuto modo di lamentarsi dell'operato del sig. Fabbri. Per quanto il soggetto in questione mi sembri troppo duro con i giocatori, il Palermo ha ragione a metà. C'è un rigore mancante per un fallo di Cassani su Gilardino, ma i siciliani hanno mostrato diverse lacune.
A Genova è arrivata una squadra che non può prescindere dal talento di Franco Vázquez, giocatore tanto elegante quanto in difficoltà in questo momento. Vi parla uno che adora la classe dell'italo-argentino (due tunnel anche ieri), ma che vede il Palermo troppo aggrappato alle sue magie (e a quelle di Dybala, che però se n'è andato a Torino). Servirà altro per salvarsi con tranquillità.
E la Samp? Finalmente si vede la mano di Montella. E non solo a livello di gioco, dove i privi vagiti del tiki-taka montelliano si intravedono. Anche i singoli sembrano in parte rigenerati: Moisander non è continuo, ma sta offrendo prestazioni migliori, Fernando è tornato in formato XL, Viviano sembra non aver problemi con Montella.
Due gli uomini in luce ieri. Il primo è David Ivan, proclamato eroe della Gradinata Sud dopo il bellissimo e primo gol in A. Lui ha la testa sulle spalle, speriamo che il ragazzo si faccia. Antonio Cassano di apparizioni ne ha fatte di più, ma ieri è stata la prima prova debordante di FantAntonio: era ovunque e il derby si avvicina.
Già, il derby. Per ora il futuro, almeno per le prossime due settimane, ma l'attualità parla di una Samp che sta pian piano trovando la sua nuova strada. Il mercato dovrà assecondare questa nuova identità, con rinforzi adeguati. E il Genoa? Beh, soffre, viene contestato ed è quart'ultimo con l'allenatore migliore della sua storia. A noi mancano venti lunghezze alla salvezza, a loro forse qualcosa in più, non solo in termini di punti.

Samp in festa: è la prima vittoria dopo un digiuno di sette gare.

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