02 marzo 2015

Salvi (e ora l'Europa?).

Ora possiamo dirlo con ragionevole certezza: con il 2-1 di Bergamo, la Samp ottiene il suo primo obiettivo stagionale, ovvero la permanenza in Serie A. Non che qualcuno quest'anno avesse qualche dubbio su quest'argomento, ma averla ottenuta a fine febbraio è confortante. Dopo aver battuto l'Atalanta, ora la Samp può forse tornare a guardare all'obiettivo che molti sognano: l'Europa.

Samuel Eto'o, 33 anni, l'uomo ovunque ieri a Bergamo.

La Samp si presenta a Bergamo con tre assenze importanti: Eder, Obiang e Soriano sono tutti squalificati. Mancanze pesanti, che costringono Mihajlovic al cambio di modulo: si torna al 4-3-3, con il tridente composto da Eto'o, Okaka e Muriel dall'inizio. Dall'altra parte, l'Atalanta è reduce dalla sconfitta per 2-1 contro la Juventus e Colantuono rinuncia a un attaccante dall'inizio. Il 4-4-1-1 vede Baselli partire come trequartista dietro l'unica punta Pinilla, mentre sono El Papu Gomez ed Emanuelson gli esterni di centrocampo.
La Samp ci prova nei primi 10' con tre tentativi dalla distanza: due a firma Eto'o sono larghi, mentre quello di Muriel costringe Sportiello in angolo. Da lì la Samp si spegne e lascia campo a un'Atalanta modesta, ma presente: tanto lavoro sulle fasce, dove i bergamaschi costruiscono le loro fortune. Al 16' i padroni di casa passano in vantaggio: cross teso di Dramé dal limite dell'area, palla leggermente deviata da Baselli e Stendardo interviene da centravanti per metterla dentro. Malissimo nell'occasione Regini, che si perde l'uomo all'ultimo momento. L'Atalanta potrebbe anche raddoppiare, ma né Carmona né Emanuelson riescono a battere Viviano. Il primo tempo si conclude con un dominio territoriale dei padroni di casa, che però sembrano esser avanti più per demeriti degli ospiti che per meriti propri.
La ripresa si apre con altre velleità: la Samp alza il baricentro e gli attaccanti - invece di venire a cercare palla a metà campo - stanno più vicino alla porta, sfruttando l'abile lavoro in ripartenza di Acquah e Duncan. Solo Eto'o esula da questo paradigma, ma sarà importante. Eto'o prende la mira al 46', ma manda alto. Poi ci prova due volte Muriel, ma in entrambe non è fortunato. La Samp potrebbe anche pareggiare al 57', ma il colpo di testa di Silvestre su corner trova Cigarini sulla linea. Al 64' è Okaka a mangiarsi un'occasione clamorosa davanti a Sportiello dopo aver saltato abilmente Benalouane.
Tuttavia, al 68' arriva il meritato pareggio: Okaka sponda la palla per Muriel, che dentro l'area di rigore batte con un mancino incrociato, che si infila alle spalle di Sportiello all'incrocio dei pali. Gran gol del colombiano, il secondo in blucerchiato. Ora la partita è in mano alla Samp, che rischia comunque al 71': Carmona fa da appoggio a Denis, che solo in area tira centrale. Viviano c'è e respinge. Ma è l'ultimo pericolo firmato dai padroni di casa. Nella girandola di sostituzioni e cartellini gialli (ben cinque nella ripresa!), gli ospiti trovano il gol del sorpasso. Eto'o prova un gran destro da fuori area all'82' e Sportiello respinge malissimo. La palla rimane in area piccola, dove il più lesto è Okaka, che realizza la rete del 2-1 blucerchiato e chiude un digiuno che durava da quasi tre mesi. Nel finale la Samp può esultare: è la prima vittoria del girone di ritorno!

Luis Muriel, 23 anni, ieri alla seconda rete in blucerchiato.

Viviano 6.5; De Silvestri 5.5, Silvestre 6, Romagnoli 6, Regini 5; Acquah 6.5, Palombo 5.5, Duncan 6.5 (dal 47' s.t. Mesbah s.v.); Muriel 6.5 (dal 32' s.t. Correa 6), Okaka 6, Eto'o 6.5 - già pubblicate su SampNews24

I blucerchiati si rilanciano dopo un mese molto complicato: dopo la vittoria di Parma, si era temuto di aver perso la vera Samp, quella combattiva che aveva messo paura praticamente a chiunque durante il girone d'andata. Certo, l'Atalanta non è sembrata in forma (rimane una squadra in zona retrocessione), ma tre punti di questi tempi fanno bene al morale. Specie ora che il calendario - dopo l'anticipo con il Cagliari - si farà molto più difficile.
Capitolo tridente: alla fine, ha pagato. Ma ci sono voluti 45' e una sgridata di Mihajlovic perché rendesse a dovere. Nel primo tempo Muriel è sembrato apatico, capace di prendersi la ribalta solo con la palla al piede. Okaka ha sofferto parecchio Stendardo e Benalouane nei primi 45', mentre Eto'o - il più positivo nei blucerchiati - ha svariato molto. Nella ripresa, la strigliata di Mihajlovic ha avuto i suoi effetti e il tridente è sembrato più dentro alla partita, anche grazie a un centrocampo più dinamico rispetto ai primi 45'.
Nonostante il suo grande sforzo per tutto il campo, sarebbe bello vedere Eto'o più vicino alla porta. E sarebbe bello vedere il 4-3-1-2 per permettere a Soriano di esprimersi al meglio e a Correa di entrare ogni tanto e crescere in campo (e non in panchina). L'argentino - a differenza di Verona - è entrato bene, concreto e ha aiutato a costruire anche l'azione del 2-1: questi sei mesi per lui sono d'apprendimento.
La corsa all'Europa continua: la Samp ora è -3 dalla Fiorentina, per il quinto posto che varrà sicuramente l'Europa League. Onestamente non vedo come la Samp possa recuperare squadre come la Fiorentina (organico lunghissimo) e la Lazio (che non ha l'Europa League). Credo che l'obiettivo da sogno potrebbe essere il sesto posto e quello realistico debba esser evitare un turno in più di Coppa Italia a novembre 2015. Se la Samp arriverà nelle prime otto posizioni, per me andrà bene: del resto, a inizio anno si era parlato di "parte sinistra della classifica". Intanto siamo salvi. Ora l'Europa?

Stefano Okaka, 26 anni, segna il 2-1 su errore di Sportiello.

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