08 marzo 2015

Tutto è possibile.

Continuità ci voleva e continuità c'è stata: la Samp dimostra che la vittoria di Bergamo non è stata un caso e regola serenamente il Cagliari in 70'. La squadra di Zola dimostra che - giocando così - la B non è lontana, tuttavia la Samp mette in campo quel cinismo che spesso era stato utile durante il girone d'andata. E contro compagini così chiuse, sbloccare la partita diventa fondamentale.

Gianfranco Zola, 48 anni: il suo Cagliari è sempre più vicino alla B.

La Samp si presenta alla sfida contro i sardi dopo i tre punti contro l'Atalanta e con la conferma del 4-3-3. Duncan si sposta in panchina per lasciare spazio al ritorno di Obiang; stessa cosa per Okaka, che cede la sua maglia da titolare a Eder. Dal canto suo, il Cagliari punta anch'esso sul 4-3-3, con il trio composto da M'Poku, Longo e Farias a cercare di qualche problema davanti. In cabina di regia spazio a Cossu, vista la squalifica di Daniele Conti.
Il primo tempo si gioca a ritmi piuttosto blandi: il Cagliari tende a chiudersi in nove dietro la linea della palla, con il solo Longo a rimanere davanti. La Samp, invece, fa un discreto giro palla ed Eto'o è costretto a salire sulla linea dei centrocampisti come a Bergamo. Stavolta la mossa ha un suo senso, visto che c'è troppa densità rossoblu negli ultimi 25 metri. Incredibilmente, è il Cagliari ad avere la chance migliore al 23': Avelar è lasciato solo, cross dalla sinistra e Longo batte a botta sicura dal dischetto del rigore (male nell'occasione Silvestre). Viviano si allunga e neutralizza il possibile vantaggio sardo.
Da lì, la Samp si sveglia e comincia a creare qualcosa. Prima Eder viene contrastato su iniziativa di Regini, poi arriva il vantaggio al 33': su corner di Muriel, Avelar si perde De Silvestri e il numero 29 stacca da solo per l'1-0. Cominciano le danze e i blucerchiati possono festeggiare il vantaggio. Ci sarebbe anche il tempo per trovare il 2-0 in contropiede, ma Obiang non è abbastanza cattivo contro Brkic in uscita e si fa anticipare dal serbo. Si chiude sull'1-0 la prima frazione e la ripresa è ugualmente tranquilla per la Samp. Il Cagliari ha un possesso palla più alto e alza il suo baricentro, ma crea solo un tiro di Farias verso la fine, facilmente parato da Viviano.
I padroni di casa, invece, si fanno più concreti. Ci provano prima Eder ed Eto'o, ma entrambi i tentativi vanno a lato. Poi Obiang avrebbe la palla del 2-0 un'altra volta, ma stavolta spreca peggio che nel primo tempo, tirando una bordata addosso a Brkic. Infine, arriva il raddoppio al minuto 71: Silvestre conquista una respinta della difesa cagliaritana e serve Eto'o in area. Il camerunense controlla e scarica un destro violento che batte Brkic: è 2-0 e il Ferraris è in delirio per il primo gol di Eto'o in blucerchiato. Lo stadio lo omaggia fino alla fine, anche quando esce per Duncan a cinque minuti dalla fine. Nel frattempo, Eder ci prova per il 3-0 con un gran destro, ma Brkic alza la conclusione in angolo. Finisce così, meritatamente.

La gioia ballata di Lorenzo De Silvestri, 26 anni, dopo l'1-0.

Viviano 6.5; De Silvestri 6.5, Silvestre 6, Romagnoli 7, Regini 6.5; Acquah 6 (dal 21' s.t. Soriano 6.5), Palombo 6, Obiang 5.5; Muriel 6 (dal 13' s.t. Okaka 6), Eto'o 7 (dal 40' s.t. Duncan s.v.), Eder 6.5  - già pubblicate su SampNews24

E sono tre punti che pesano. Ora la Samp affronterà un calendario tutt'altro che facile: il trittico composto dalla trasferta di Roma contro i giallorossi, dalla gara con l'Inter e dallo scontro a Firenze dirà effettivamente cosa può essere la Samp nella corsa all'Europa. Ci sarebbe anche la gara con il Milan del 12 aprile prossimo, ma non sappiamo in che condizioni ci arriveranno i rossoneri, alla presa con il possibile esonero di Inzaghi. Rimango convinto che cinque squadre siano fuori dalla portata del Doria nella lunga distanza. Ma non è detto che Roma o Fiorentina non sbaglino qualcosa proprio contro i blucerchiati.
Di queste tre gare, la più importante è certamente quella contro l'Inter. Se la Samp sogna seriamente l'Europa League (altri 20 punti ci vorranno per stare tranquilli), allora vincere a Genova il 22 marzo contro i nerazzurri diventa un obbligo. Nonostante i sette punti di distanza (con l'Inter che però giocherà stasera a Napoli), la squadra di Mancini rimane la concorrente più pericolosa per il sesto posto, che probabilmente varrà l'accesso all'Europa League.
Sono stato molto contento ieri di rivedere i terzini in buona forma. De Silvestri ha giocato un primo tempo da ala, visto che M'Poku è stato schierato bassissimo da Zola. Quando il belga ha avanzato il baricentro nella ripresa, fortunatamente il numero 29 blucerchiato non si è scomposto e ha giocato una buona partita. Stessa cosa si può dire di Regini, apparso in difficoltà nell'ultimo mese, ma molto a suo agio ieri contro Farias e Alejandro Gonzalez.
Per l'Europa, bisognerà sfruttare il calendario. Nelle ultime sei giornate, la Samp ne giocherà quattro al Ferraris. Certo, dovrà ospitare Juventus e Lazio, ma poi giocherà con Udinese, Hellas Verona, Empoli e sopratutto Parma all'ultima. Tutte squadre che - secondo me - avranno già scritto il loro destino nel finale di stagione. Rimango convinto che un piazzamento nella top 8 mi andrebbe bene, ma l'occasione fa l'uomo ladro e non vedo grossi giganti attorno alla Samp per il sesto posto finale. Come dissero i Finley, forse è veramente tutto possibile.

Samuel Eto'o, 33 anni, alla prima rete con la Samp.

Nessun commento:

Posta un commento