02 settembre 2014

Ripartenza col botto.

L'estate 2014 sarà ricordata come rivoluzionaria per la Sampdoria. Cambiata la proprietà, con l'uscita di scena della famiglia Garrone e l'ingresso di un istrionico e misterioso Massimo Ferrero. Cambiate alcune facce in squadra, dove sono arrivati sopratutto Bergessio, Viviano e Silvestre, più una serie di acquisti complementari. Sarà l'ultima stagione per molti "pesi" di mercato. La garanzia? Sinisa Mihajlovic, sempre in panchina. E la prima di campionato si è conclusa con un pareggio allo scadere a Palermo.

Massimo Ferrero, 63 anni, è il nuovo presidente della Samp da giugno.

La partita di Palermo ha dimostrato che la Samp per lo meno avrà una nuova dote nella stagione 2014-15: la grinta, che è sembrata mancare nell'ultima parte della scorsa annata, quando la Samp si è sciolta nel finale del campionato. Scesi in campo con pochi difensori (Romagnoli non era ancora arrivato e Silvestre aveva alle spalle un solo allenamento), i ragazzi di Mihajlovic affrontavano nuovamente Beppe Iachini, il tecnico della promozione ai play-off nel 2011-12. Dal canto suo, il Palermo era e probabilmente rimane un cantiere aperto, in attesa di una salvezza che appare l'unico obiettivo possibile quest'anno. Troppi volti nuovi in Sicilia per sperare in qualcosa di più del mantenimento della categoria.
Partiti piano, i blucerchiati hanno subito il gol del vantaggio rosanero da parte di Dybala. Curiosità: l'attaccante argentino ha segnato solo quattro gol in Serie A, ma tre di questi contro la Sampdoria e tutti al Barbera. Un Dybala scatenato e che ha fatto scattare in Mihajlovic il paragone con Messi, vista la forma del numero 9 del club siciliano. Una Samp un po' contratta, che poi ha perso anche Regini, schierato per l'occasione da difensore centrale. L'ex Empoli si è reso protagonista di due gialli in pochi minuti, prima per un fallo su Dybala e poi per un involontario, ma chiaro fallo di mano. Un inizio non brillante quello del terzino della Samp.
Al riposo sotto 1-0, i blucerchiati non sono riuscito a spezzare di molto l'andamento della gara. Silvestre per Sansone è servito a dare più equilibrio alla difesa, ma il cambio Bergessio per Palombo aveva l'intenzione di ribaltare il risultato. Anche perché il Palermo non ha spinto molto, nonostante il vantaggio sia nel punteggio che negli uomini in campo. Poi la Samp ha trovato il guizzo di grinta nel finale: su corner De Silvestri ha spizzato il pallone sul secondo palo, dove Gastaldello ha concluso in rete. Un pareggio raggiunto al 91', seguito da un grande abbraccio di gruppo, a manifestare come la squadra remi tutta nella stessa direzione. Una situazione molto differente rispetto a quanto verificatosi lo scorso anno, quando la compagine blucerchiata partì in panchina con Delio Rossi e i giocatori - mesi dopo - dimostrarono come fosse complicato seguire l'ex allenatore di Lazio e Palermo.


Il mercato, chiusosi ieri, ha portato qualche novità. La Samp ha soddisfatto tutte le esigenze di Sinisa Mihajlovic, che voleva una squadra completa e ha ricevuto in cambio ciò che aveva chiesto al neo-presidente Ferrero. I due si stimano: sopratutto è il numero uno blucerchiato ad ammirare il tecnico serbo, come ha ribadito più volte durante quest'estate. Si parla di amore puro. Se la stagione andrà come sperano in società (Ferrero ha parlato apertamente di Europa, Mihajlovic di parte sinistra della classifica), è probabile che l'allenatore blucerchiato lasci Genova e si alzi di livello. Del resto, Mihajlovic era il candidato a sostituire Conte a maggio sulla panchina della Juventus.
Del mercato parlerò meglio nei prossimi giorni, ma tante situazioni sono state risolte. Specie in uscita, si è fatto un grande mercato: è mancata la sistemazione di Sergio Romero, ma a questo ha contribuito l'argentino, che ha rifiutato tutte le destinazioni proposte. Nonostante gli sforzi di Mino Raiola (c'è sempre lui dietro queste situazioni), il portiere della Selecciòn non ha trovato un altro "posto di lavoro" degno della sua grandezza. Che andrebbe un filino ridimensionata. Quando è arrivato alla Samp, Romero è stato effettivamente un grandissimo colpo. Ma dopo il finale della stagione 2012-13 e l'anno di panca al Monaco, onestamente non si capisce cosa pretenda l'estremo difensore della nazionale argentina. Romero ora farà il terzo portiere a Genova: sarà contento lui, un po' meno la società, costretta a pagare un milione e 700 mila euro d'ingaggio a un giocatore che probabilmente neanche vedrà la panchina.
Infine, Massimo Ferrero. Quando arrivò in quel pomeriggio di metà giugno in cui rilevò la Samp da Edoardo Garrone, fu tutto molto improvviso. Pochi conoscevano il suo profilo e ciò che faceva nella vita: produttore cinematografico, gestore di multisale romane ed ex attore. Ma sopratutto un personaggio istrionico e tutto da scoprire. Personalmente non ne sono entusiasta. I tifosi della Samp hanno visto la questione in maniera dicotomica: meglio un Ferrero che scatena le risate di quelli di Sky, ma fa un ottimo mercato e costruisce la squadra per il volere di Mihajlovic, o un Garrone signorile, ma incredibilmente sintetico nelle operazioni di mercato? Qui manca la terza opzione: la verità è che io avrei preferito un presidente alla Tommaso Ghirardi, una persona misurata ma capace di riportare il Parma in Europa (sebbene poi il Torino abbia beneficiato del posto in Europa League). Evidentemente l'Italia è destinata a rimanere un paese di scontri da all or nothing, anche su queste misere questioni. In ogni caso, è stata una ripartenza con il botto. Con la speranza che i fuochi d'artificio di questa stagione non siano finiti qui.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni, seconda stagione da tecnico blucerchiato.

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