24 febbraio 2014

Protagonisti inattesi.

Bastano due D per descrivere il Samp-Milan di ieri: Doveri e Da Costa. Forse è semplicistico, ma serve poco per raccontare quanto accaduto nel pomeriggio del Ferraris. La Samp doveva dare dei segnali di vita, ma in realtà esce dalla gara contro il Milan con le ossa rotte: altra sconfitta, altra partita senza gol segnati, in più l'espulsione di Maxi e la rabbia del pubblico per l'arbitraggio di Doveri. Un pomeriggio da dimenticare.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni, s'incontra con il suo ex compagno di squadra, Clarence Seedorf, 37.

La Samp, dopo la batosta netta di Roma, si presenta con alcune defezioni al Ferraris: mancano De Silvestri e Gastaldello e la difesa è da re-inventare. Dovrebbe giocare Berardi e Fornasier, ma l'ex Brescia si fa male prima della gara e Mihajlovic deve ricominciare da capo. Così, dentro Costa a fare il terzino, Regini si sposta al centro a far coppia con Mustafi e Fornasier viene sacrificato sulla fascia destra. A sorpresa, dentro anche Wszolek dal 1' al posto di Soriano, con Eder unica punta. Il Milan, dal canto suo, vuole continuare il trend iniziato con la vittoria sul Bologna: niente Balotelli e De Sciglio, dentro Constant e Pazzini.
Pochi secondi e subito Taarabt impegna Da Costa dalla distanza, ma il tiro è centrale per il brasiliano. Poi è Pazzini a saltare il portiere Samp con un bel pallonetto, ma Mustafi salva sulla linea un gol certo. In compenso, l'errore è dietro l'angolo: sul cross di Rami, Fornasier raddoppia Mustafi e Gabbadini è in ritardo per la copertura di Taarabt. L'ex QPR colpisce di testa centralmente, ma Da Costa respinge sui piedi del marocchino, che non sbaglia una seconda volta: 1-0 già all'11'. La Samp, del resto, fa poco per impensierire la squadra di Seedorf: un sinistro flebile di Gabbiadini è il massimo della vita. Invece, gli ospiti ci provano con Honda, Pazzini e sopratutto Saponara, che sfiora di poco il 2-0 sul cross di un liberissimo Constant.
Purtroppo, il copione della ripresa non cambia, nonostante l'immediato cambio Wszolek-Soriano, che si suppone debba dare più fosforo ai padroni di casa. Invece, al 58' si chiude la gara: cross di Taarabt, Da Costa esce male e subisce anche una carica di Pazzini. Rami, tutto solo, non può che insaccare il 2-0 a porta vuota. Virtualmente, il match si chiude lì, così gli ospiti possono permettersi di gestire il vantaggio accumulato. Gabbiadini ci prova dalla distanza, così come Palombo, ma sembra tutto inutile. L'entrata di Maxi Lopez fornisce nuovo brio alla Samp e l'argentino procura una buona occasione per Eder; il numero 23 del Doria viene lanciato a rete, ma Amelia centra il pallone e poi il brasiliano, facendo svanire le possibili proteste per un eventuale rigore. Poco dopo, ecco la grande coerenza del direttore di gara: Muntari, al 60', manda a quel paese mezzo mondo e si becca il giallo; Seedorf, da vecchio volpone, sostituisce il ghanese immediatamente con Essien. Maxi Lopez, entrato da dieci minuti, ha la sfortuna di insistere con le proteste (ingenuo) e di trovare un arbitro più permaloso di una mina anti-uomo (cit. Luttazzi), il signor Doveri. Che lo caccia senza esitazioni, facendo imbufalire l'intero Ferraris. Da quel momento, il finale è solo l'attesa alla fine, con Eder che non riesce a dimezzare il passivo su un tiro-cross di Renan, complice una paratona di un Amelia in giornata di grazia. Si conclude con una vittoria meritata dei rossoneri, ma con qualche preoccupazione per il futuro blucerchiato.

Adil Rami, 28 anni, festeggia il 2-0 del Milan con il suo allenatore.

Da Costa 4.5; Fornasier 5, Mustafi 6.5, Regini 6, Costa 5; Palombo 5, Obiang 5 (dal 10' s.t. Maxi Lopez 5); Gabbiadini 6, Krsticic 5 (dal 36' s.t. Renan s.v.), Wszolek 5 (dal 1' s.t. Soriano 5.5); Eder 5.5  | già pubblicate su SampNews24

Ora si dovrà ripartire da due gare fondamentali: la prossima settimana si andrà a Torino, nella successiva si ospiterà il Livorno dell'ex Di Carlo. Inutile dire che ottenere quattro punti da questi due match sembra fondamentale per una duplice funzione: allontanare i cattivi pensieri, accumulati negli ultimi 15 giorni, e ripartire nella corsa salvezza. Non so se l'effetto-Sinisa sia già finito, ma qui il problema è un altro: fare quei dieci punti (credo che bastino) per ottenere il mantenimento della categoria. Anche quest'anno è stato deludente e grigio, ma per ora l'importante è chiudere il discorso salvezza il prima possibile.
C'è anche il problema Da Costa: il brasiliano non è mai stato completamente accettato dai tifosi come titolare della porta blucerchiata, ma la giornata di ieri potrebbe aver scritto la parola fine sulla residua fiducia rimasta nel tifoso medio della Samp. C'è chi invoca Fiorillo, chi spera in un ritorno di Storari (ancora?), ma il grido è unanime: via Da Costa. Io credo che, per questa stagione, le cose rimarranno così. Da Costa è un normale numero uno: in B fece miracoli, in A fa il suo e a volte incappa in errori. Per chi non è ben voluto e non produce miracoli, è un problema. Possibile che il brasiliano dica addio a Genova a giugno? Non è il problema principale ora. Ci sono stati protagonisti inattesi, ora ce ne vorrebbero altri per rigirare la barca. Perché la Samp ne ha dannatamente bisogno e non vorrei re-incappare in un altro periodo grigio.

Il duro contatto tra Eder, 27 anni, e Marco Amelia, 31: non sarà rigore.

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