10 febbraio 2014

Sofferenze di media classifica.

Doveva essere una gara difficile e tale è stata: Sinisa Mihajlovic si è rivelato un buon profeta. La Samp batte il Cagliari, ma lo fa soffrendo e sparendo dal campo negli ultimi 20' di gioco. Forse il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, ma la difesa blucerchiata è stata ottima in molte occasioni. Insomma, un successo complicato, ma che dà continuità allo score della Samp, che ora è ben lontana dalla zona retrocessione e può guardare con maggior fiducia al futuro.

Diego López, 39 anni, rammaricato per il suo Cagliari sconfitto al Ferraris.

La Samp, dopo la vittoria nel derby, si presenta colma d'entusiasmo di fronte a un Cagliari in ripresa, che ha appena sconfitto la Fiorentina al Sant'Elia. Mihajlovic avrebbe voluto confermare gli undici del derby, ma l'assenza di Maxi López costringe il serbo a rinunciare a lui e a far esordire Okaka. Non solo: anche Mustafi è assente (squalificato); al suo posto c'è l'esordio di Fornasier in campionato, dopo che il giovane difensore aveva giocato solamente in Coppa Italia. López, invece, si presenta con Sau e Nené davanti, con Vecino a sostegno del duo d'attacco: il solito 4-3-1-2 tanto caro ai sardi.
Sau impegna subito la difesa doriana, facendo capire che sarà il pericoloso degli ospiti durante tutto il pomeriggio. Al 10', poi, si sblocca il risultato: Okaka disturba Avramov su un cross di Eder e ottiene l'angolo. Sulla battuta di quest'ultimo, Krsticic riceve palla e mette in mezzo, dove Gastaldello anticipa Astori e firma l'1-0 da distanza ravvicinata. La zuccata del capitano alza a due i gol in campionato e porta la Samp in vantaggio. Eder continua a creare panico tra la difesa sarda, ma è il Cagliari a recriminare: a Sau viene annullato una rete regolare, con De Silvestri che tiene tutti in linea. Un errore che favorisce la Samp, che ci prova ancora con Eder: il brasiliano è decisamente il più attivo tra i blucerchiati, mentre Gabbiadini viene fermato da Murru o murato nelle sue conclusioni dalla retroguardia avversaria. Proprio il numero 11 del Doria potrebbe chiudere il match, ma spara su Avramov alla fine del primo tempo da pochi passi.
La ripresa vede ben altro copione: la Samp gioca di ripartenza, sparendo dal campo con il passare dei minuti. Prima Nené impensierisce Da Costa, poi è Gabbiadini a sprecare ancora il 2-0 con un sinistro forzato dal vertice destro dell'area piccola. Praticamente è l'ultima occasione dei padroni di casa, che subiranno la pressione degli ospiti fino alla fine della gara: un braccio di Fornasier potrebbe essere da rigore sul tiro di Sau, ma l'arbitro ignora l'intervento. I sardi spingono molto, ma fanno fatica a concludere in porta, con il numero 9 rossoblu costantemente il più pericoloso tra i suoi: alla fine, rimangono solo molte scaramucce e l'intervento da rosso diretto di Conti, che per poco non spacca una tibia a De Silvestri. Il risultato non è giusto, ma i tre punti sono tutti blucerchiati.

I ragazzi blucerchiati festeggiano dopo il gol-partita del capitano.

Da Costa 6.5; De Silvestri 6.5, Gastaldello 7, Fornasier 5.5, Regini 6.5; Palombo 6, Krsticic 5.5 (dal 38' s.t. Wszolek s.v.); Gabbiadini 5.5, Soriano 5.5 (dal 15' s.t. Obiang 5.5), Eder 6.5; Okaka 6.5 (dal 38' s.t. Renan s.v.) - già pubblicate su SampNews24

E' arrivato così l'ennesimo successo di Sinisa Mihajlovic: inoltre, la Samp continua a esser imbattuta al Ferraris da quando c'è il serbo sulla panchina blucerchiata. Una sicurezza così grande per il futuro della Samp, tanto da costringere Garrone a insistere sul fatto che il contratto del tecnico scada nel 2015: un modo per allontanare eventuali sirene dell'Inter (che già una volta l'aveva quasi scelto per il dopo-Leonardo) e della nazionale serba (che lo vorrebbe indietro). Mihajlovic è una sorta di Re Mida: ha tirato fuori questa squadra dalla zona retrocessione, l'ha resa cinica ed efficace, propositiva e concreta al tempo stesso. Ha rimesso a posto la difesa, con Da Costa che ha fatto meglio della prima parte di campionato (tanto da rinunciare a Julio Cesar a gennaio). Ha valorizzato Regini, Mustafi, Soriano e Gabbiadini; ha reso Eder bomber implacabile e ha fatto tornare al gol Maxi. In più, ieri Okaka ha fatto una buona gara: l'ennesimo miracolo, visto che non giocava da mesi. Ora c'è solo da sperare una cosa: evitare che si ripeti l'"effetto Rossi". Vi ricordate la Samp dei primi due mesi con Delio Rossi? Stessa identica situazione. Poi l'effetto si è esaurito e gli altri otto mesi con l'uomo di Rimini sono stati un dramma. Mi auguro che non si ripeta quest'eventualità: sarebbe gravissimo e compromettente per la stagione blucerchiata.

Daniele Gastaldello, 30 anni, insacca l'1-0: sarà il risultato finale.

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