07 gennaio 2014

Fermi al palo.

La miglior sintesi della gara della Samp a Napoli l'ha fatta proprio il tecnico blucerchiato, Sinisa Mihajlovic: il serbo ha parlato di mancanza sia di fortuna che di cattiveria. C'è andato parecchio vicino, visto che la Samp vista al San Paolo è stata buona, specie nel primo tempo, mentre nei secondi 45' è riuscita nel cogliere tre pali (impresa titanica). Il Napoli ha comunque dimostrato una superiorità rispetto agli ospiti, ma il passivo sembra esser troppo pesante.

Rafa Benitez, 53 anni, e Sinisa Mihajlovic, 44: il possibile passato e il presente Samp.

La Samp si presenta al San Paolo con il solito 4-2-3-1, con Regini al posto di Costa (seppure questo sia recuperato pienamente) e Soriano riproposto ancora come esterno sinistro. Davanti c'è Eder, nella speranza che possa bucare la fragile difesa azzurra. Dall'altra parte, con le assenze forzate di Hamsik, Zuniga, Behrami e Reina, Benitez propone uno schieramento speculare, con Callejon, Insigne e Mertens dietro l'unica punta, Higuain. Sarà un primo tempo a grandi ritmi quello del San Paolo, con il Napoli subito sugli scudi: Mertens prima costringe Da Costa alla presa a terra, poi è sempre il portiere brasiliano a compiere un miracolo su Higuain in girata. Un super-riflesso, dettato da un buon posizionamento e anche dal tiro centrale dell'argentino. La Samp accusa, vede annullarsi un gol in fuorigioco di Krsticic (in off-side c'è Eder, l'assist-man) e si riprende.
Callejon spaventa un po' Da Costa, ma è la Samp ad avere una super-occasione: filtrante rasoterra di Palombo, Krsticic si inserisce bene, salta Rafael ma non tira quando la porta è ormai spalancata. Allungandosi il pallone, il serbo perde l'attimo e deve rinunciare all'occasione. Eder scalda nuovamente le mani a Rafael, ma è il Napoli ad avere altre due buone chances, partite entrambe dal piede di Higuain: né Callejon, né Mertens però chiudono in tempo e la Samp riesce a finire il primo tempo sullo 0-0.
La ripresa, ahimè, è un'altra storia: sul piano del gioco, gli ospiti scompaiono lentamente dal campo e il buon pressing visto nella prima frazione tende a diventare sempre più leggero. Eder e De Silvestri costringono Rafael a qualche tuffo, ma nulla di impegnativo per l'ex Santos. Chi invece deve raccogliere il pallone in fondo al sacco è Da Costa: al 53', su cross di un ispirato Higuain, Mertens prende in controtempo il portiere della Samp e lo batte sul primo palo. Un peccato, ma il vantaggio degli azzurri è meritato. Poi, ecco l'episodio che spezza definitivamente la gara: Gabbiadini, fin lì abbastanza invisibile davanti, punta un incerto Armero, lo salta e spara un bel sinistro, che solo la traversa ferma. Da lì, la Samp chiederà anche un rigore per atterramento di Regini, anche se sembra che sia il terzino blucerchiato a cercarlo. Intanto, il Napoli chiude la gara: punizione di Mertens, la barriera non fa il suo dovere e nemmeno Da Costa, un po' incerto nell'occasione. 2-0 e tutti a casa.
Tuttavia, c'è ancora del tempo per rammaricarsi: Sansone entra per Soriano e spaventa Rafael. Il numero 12 degli ospiti salta Albiol e scaglia un bel sinistro, che però incoccia il palo per due volte. Sfiga multipla, che fa capire come in ogni caso oggi non sarebbe stata giornata. Il Napoli, dal canto suo, gestisce e cerca con Insigne la via del gol per un paio di volte. La Samp butta dentro anche Pozzi e Costa, ma il risultato non cambia: vittoria giusta dei padroni di casa, anche se il passivo è sembrato eccessivo di fronte ai tre legni colpiti dai blucerchiati.

Pedro Obiang, 21 anni, non ha brillato nella gara di oggi al San Paolo.

Da Costa 6.5; De Silvestri 5.5, Mustafi 5, Gastaldello 5, Regini 6 (dal 27' s.t. Costa 5.5); Obiang 5, Palombo 5.5; Gabbiadini 5.5, Krsticic 6 (dal 32' s.t. Pozzi s.v.), Soriano 5 (dal 20' s.t. G. Sansone 6.5); Eder 6 - già pubblicate su SampNews24

Peccato come la gara si sia conclusa: il 2-0 finale è apparso forse troppo pesante per quanto si è visto in campo. La Samp ha provato a giocarsela, seppur con dei limiti evidenti di fronte alla squadra di Benitez. Ha sofferto, ma è stata in grado di far tremare i 60mila del San Paolo: i tre legni colpiti da Gabbiadini (traversa) e Sansone (doppio palo) hanno fatto comprendere però come, probabilmente, non fosse destino che i blucerchiati passassero in quel di Napoli.
Peccato anche per Da Costa, che ha rovinato la sua ottima prestazione con un intervento troppo leggero sul 2-0 di Mertens, mentre sul primo molti portieri di Serie A avrebbero fatto fatica: il brasiliano, spostandosi al centro per seguire al centro il cross, si è probabilmente condannato a non prendere quel pallone calciato dal belga. Male la difesa, con Regini unico a sembrare sufficiente, specie grazie ad una buona ripresa. Male anche i mediani, che hanno fatto poco sullo scatenato numero 14 del Napoli; le tre mezze punte hanno offerto prestazioni diverse. Se Soriano ha deluso e Gabbiadini, traversa a parte, non ha sfruttato gli avversari deboli di fronte a sé, è andato abbastanza bene Krsticic, seppur abbia sprecato una grossa occasione nel primo tempo.
Capitolo a parte sull'attacco, dove Eder ha fatto il possibile, mentre Pozzi e Sansone non sono dispiaciuti quando sono entrati. Specie l'ex Sassuolo dimostra di avere uno dei mancini più pericolosi della Serie A. Ora si penserà alla Coppa Italia, dove la Samp si prepara a un mini-ritiro e alla trasferta di Roma contro la squadra di Garcia. La competizione non è nei pensieri della società, ma fare un colpaccio contro una delle compagini migliori di quest'anno sarebbe un bel modo di sorprendere tutti: vedremo se la Samp-2 (ci saranno molti cambi e turn-over) sarà in grado di regalarci la prima soddisfazione del 2014. Magari evitando di restare fermi al palo.

Dries Mertens, 26 anni, ha deciso la partita di oggi con una doppietta.

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